XXVIII

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Passati alcuni giorni arrivò il momento per Yoongi e Jimin di tornare a Daegu e, come ogni volta, tutti si riunirono all'entrata del castello, per salutarli.

"Taehyung!" Esclamò Jimin appena lo vide.

L'azzurro corse verso il minore, ignorando il suo alfa che, preoccupato, gli diceva di rallentare. Taehyung aspettava l'altro omega a braccia aperte, pronto a ricevere un abbraccio.

"Spero di rivederti presto, hyung." Il minore parlò.

"Spero di tornare presto." Sorrise Jimin. "O potete venire voi a Daegu!"

"Mi piacerebbe conoscere il vostro regno." Gli rispose Taehyung.

I due omega si salutarono. Yoongi e Jimin salirono sulla stessa carrozza che giorni prima li aveva portati fino a Seoul, una carrozza di colore azzurro e con dettagli in oro. Quando la piccola porta del mezzo si chiuse Jimin agitò la sua piccola mano per salutare l'omega minore; quest'ultimo rispose con un dolce sorriso.

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La prima cosa che fece Jimin non appena arrivarono a palazzo fu correre verso la loro stanza, per poi entrare rapidamente nel bagno; aveva ancora la nausea a causa della gravidanza.

Yoongi, preoccupato, lo seguì rapidamente. Suho, che era pronto ad accoglierli all'entrata del castello, rimase sorpreso per il comportamento della coppia, che non lo avevano minimamente salutato.

"Quanta educazione..." Sussurrò il giovane alpha, dirigendosi verso la camera dei re.

Nel frattempo, nel bagno della camera da letto, Jimin rigettava ciò che prima era stata la sua colazione. Yoongi bussava disperatamente alla porta, volendo entrare; ma l'omega aveva chiuso a chiave, proprio per non far entrare l'alpha.

"Jimin, stai bene?" Chiese il moro, appoggiando l'orecchio alla porta per cercare di sentire meglio una possibile risposta del minore.

"S-si..." Rispose l'omega.

L'azzurro aprì la porta, ma decise di ignorare l'alpha e dirigersi direttamente verso la cucina per prendere dell'acqua.

"Jimin, dove vai?!" Chiese Yoongi seguendolo.

Proprio in quel momento arrivò Suho, che fermò i movimenti del fratello; il maggiore aggrottò la fronte, volendo seguire il suo omega.

"Tu ed io dobbiamo parlare." Commentò il minore.

"Di cosa scusa?" Chiese impaziente di terminare la conversazione il moro.

"Di quello che ha detto Jungkook! Cosa farete? Attaccare? Iniziare una guerra?" Cominciò con le domande Suho.

"Iniziare una guerra? Quello è proprio ciò che vogliamo evitare." Rispose Yoongi. "Invieremo degli uomini a Busan, per spaventarli."

"Credo che sia una buona idea." Disse pensieroso il minore. "Ora che ci penso ci sarebbe un'altra cosa di cui voglio parlarti."

"Cosa succede?" Questionò Yoongi.

"Me ne andrò dal castello." Quella risposta sorprese il maggiore.

"Come dici?" Chiese ancora il re, non credendo a ciò che gli aveva detto il fratello.

"Quello che hai sentito; ci ho pensato molto e... tu e Jimin state iniziando ad avere una famiglia tutta vostra, io sarei solo di troppo qui; ho deciso di andare a vivere vicino al villaggio." Spiegò.

"Sai che puoi rimanere vero? Non sei di troppo; a Jimin non disturba la tua presenza, e nemmeno a me." Sorrise il maggiore.

"Ormai ho deciso, vivrò in una delle ville vicino a palazzo; me ne vado ma non voglio andare dall'altra parte del regno." Rise il giovane alpha.

Yoongi sospirò e annuì, capendo la motivazione del fratello. Era vero che adesso avrebbe avuto una nuova famiglia, con il suo omega; ma comunque amava la sua vecchia famiglia, suo fratello.

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Cadde la notte sul regno di Daegu, i due re si trovavano già nel loro letto, pronti a dormire. Le risate dell'omega riecheggiavano nella stanza, e si poteva sentire anche qualche risata appartenente all'alpha.

Yoongi si trovava tra le gambe del suo omega, baciando il ventre di quest'ultimo; il quale rideva per colpa del solletico causato dai dolci bacetti. L'alpha risalì fino al viso del minore, fino ad arrivare a baciare le sue labbra, facendo ridere nuovamente il contrario.

Il moro si sdraiò di fianco all'omega, continuando ad accarezzare la sua pancia gonfia. Jimin lo guardava con amore nello sguardo. L'alpha non poté trattenersi dal baciare nuovamente le dolci labbra del suo omega, facendolo sorridere felice.

"Si inizia a notare la pancia." Disse il maggiore, continuando ad accarezzare la zona.

"Non è vero, ancora non si vede niente." Gli rispose tristemente l'azzurro.

E così la coppia si addormentò; tra carezze, baci e parole dolci.

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Suho si trovava all'entrata del castello, sorridendo a suo fratello e all'omega di quest'ultimo. I re non erano molto sicuri sul lasciar andare il minore a vivere da solo così facilmente.

"Ne sei sicuro vero?" Chiese l'omega.

"Si, è giunto il momento di occuparmi pienamente della mia vita, e non dipendere da mio fratello." Scherzò.

"Non sono molto sicuro che sopravviverai una settimana." Commentò il maggiore dei tre.

"Ma certo che ce la farò!" Gli rispose il minore.

"Non sai nemmeno cucinare." Lo prese in giro Yoongi.

"Quello è un problema mio, e poi posso sempre venire qui per rubare del cibo." Continuò Suho.

"Non ci pensare nemmeno." Il maggiore aggrottò la fronte, serio.

Suho rise per quella conversazione, ma smise subito, quando vide che la sua carrozza era arrivata; Il minore degli alpha prese le sue ultime cose e si incamminò verso l'interno del mezzo di trasporto.

Una volta accomodato salutò i due maggiori con la mano, e la carrozza iniziò a muoversi, diretta verso la sua nuova casa.

"Non essere triste, non sta andando dall'altro lato del mondo." Rise l'omega.

"Mi mancheranno i suoi scherzi a colazione." Gli rispose il maggiore.

"Vivrà a soli cinque minuti dal palazzo, non è tanto." Gli fece notare Jimin.

"Lo so...; ma comunque so che prima o poi ritornerà a vivere qui." Scherzò il maggiore. "Scommetto che tra una settimana sarà di nuovo qui con noi."

L'omega si limitò a negare con il capo, per poi dirigersi verso la sala da pranzo; era mattina e nessuno aveva ancora fatto colazione.

La partenza di Suho avrebbe cambiato molte cose dentro il palazzo.

My Prince (YoonMin) ➳ Omegaverse [Italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora