XIX

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Yoongi corse verso il luogo che gli avevano indicato, l'infermeria dove Jimin aveva portato quella cucciola. Una volta entrato lo vide parlare con due persone: una donna alpha e un uomo omega.

"Mille grazie sua maestà, vi siamo infinitamente grati per aver portato qui nostra figlia." L'omega si inchinò rispettosamente, la sua alpha lo imitò.

"Non c'è di che, mi sono accorto che si stava presentando e che aveva bisogno di soppressori." Scrollò le spalle il biondo.

"Jimin!" Esclamò Yoongi avvicinandosi ai tre.

Una volta accanto a lui, il moro lo abbracciò e inalò il suo aroma per cercare di calmare la sua respirazione agitata; la preoccupazione che aveva provato, e che ancora provava, svanì immediatamente.

"Yoongi?" Disse Jimin con un leggero rossore sulle guance.

"Non hai idea di quanto io mi sia preoccupato quando mi hanno detto che eri andato in infermeria." Confessò l'alpha allontanandosi di poco dal corpo dell'omega.

"Ho solamente accompagnato una cucciola che si sentiva poco bene." Spiegò il biondo.

"Non mi hai detto niente" Quello sembrò quasi un rimprovero.

"Tu ti eri allontanato con quella direttrice." Jimin corrucciò le sopracciglia.

"Jimin, ci stava facendo fare un giro della scuola." Rispose Yoongi.

"Sembrava che lo stesse facendo fare solo a te, a me semplicemente mi ignorava; non mi ha nemmeno salutato." Il biondo lo guardò con sguardo triste.

Yoongi rise leggermente, in quel momento l'omega si stava comportando in modo adorabile, ma lo sguardo infastidito che gli dedicò il biondo lo fece zittire immediatamente. Nessuno dei due aggiunse altro, e decisero di uscire dall'infermeria, per tornare a ciò che stavano facendo prima.

Continuarono con i loro doveri finché la notte cadde su Daegu, e così i re tornarono a palazzo. Una volta lì i due andarono direttamente nella loro stanza, erano troppo stanchi anche solo per cenare.

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Yoongi si svegliò repentinamente per colpa del caldo improvviso che avvolse il suo corpo. Aprì gli occhi e vide che era ancora notte fonda, e girandosi verso Jimin si sorprese, trovandolo completamente coperto dalle lenzuola; l'omega non aveva caldo.

Tutte le sue domande sull'origine di quella temperatura elevata si sfumarono quando sentì una forte fitta al ventre. L'alpha capì immediatamente il suo significato; era arrivato il suo calore.

Nel frattempo Jimin dormiva tranquillamente fino a quando sentì il suo lupo interiore iniziare ad agitarsi irrequieto. Quando aprì gli occhi la prima cosa che vide fu il volto dell'alpha, a pochi centimetri da lui.

"Yoongi?" Disse il minore confuso.

Prima di poter anche solo continuare percepì le labbra dell'altro sulle proprie. Jimin sgranò gli occhi per la sorpresa; finché l'aroma dell'alpha, intensificato dal calore, arrivò alle sue narici e capì.

Jimin sentì le labbra dell'altro scendere verso il suo collo, dove cominciò a lasciare baci umidi che lo fecero gemere lievemente.

"Yoongi..." Sospirò l'omega.

L'alpha tornò ad attaccare le sue labbra, e questa volta Jimin non esitò a corrispondere quel bacio. Nel tentativo di riprendere fiato, Jimin aprì la bocca; l'alpha non perse l'occasione e fece entrare la sua lingua nella bocca del minore, cercando la gemella.

"Jimin..." La voce da alpha si fece sentire, ma questa volta non spaventò l'omega. "Sei così bello." Quelle parole sorpresero Jimin.

"Y-Yoongi, io..." Il minore non sapeva che dire.

"Io lo so, il mio lupo me lo dice sempre; sei il mio omega, il mio compagno destinato." Questo lo disse con la sua voce normale, evitando di usare quella da alpha.

"A-anche il mio l-lupo lo dice." Rispose l'omega.

"Il mio marchio starebbe davvero bene qui." Disse l'alpha, baciando il collo del minore.

"E perché non ce lo metti?" Sussurrò in risposta l'omega, con un sorriso sulle labbra.

L'ala sorrise, l'omega gli aveva dato il permesso di fare ciò che desiderava da quando aveva scoperto che erano destinati.

➖👑➖

L'omega si svegliò lentamente, aprendo gli occhi; tutti i ricordi della notte anteriore riaffiorarono nella sua mente. Sospirò per la sorpresa e posò una mano sul suo collo, esattamente all'attaccatura della spalla, e lo sentì; sul suo collo c'era il marchio di Yoongi.

Jimin si alzò a sedere sul materasso e si girò verso Yoongi, l'alpha stava ancora dormendo profondamente. Il suo calore ancora non era passato, quindi doveva essere molto stanco.

Continuò a guardarlo ancora per qualche istante, e poi decise di alzarsi definitivamente, senza però svegliare il maggiore. Si vestì con una camicia azzurra,dei pantaloni neri e delle scarpe dello stesso colore. Aveva fame, e così si diresse verso la sala da pranzo, per poter fare colazione e portare qualcosa all'alpha.

L'omega arrivò nella sala e immediatamente gli sguardi dei genitori e del fratello di yoongi si posarono su di lui. L'omega si inclinò leggermente in avanti, a mo di saluto, per poi sedersi a tavola, nel suo solito posto. Gli sguardi di tutti erano ancora puntati su di lui, e la cosa lo mise leggermente a disagio.

"Sei completamente ricoperto dell'odore di Yoongo." Disse Suho, facendo arrossire Jimin.

Il giovane alpha si avvicinò a Jimin, e quando fu abbastanza vicino, abbassò il colletto della camicia dell'omega; rivelando così il marchio fatto dall'alpha, e permettendo ai due maggiori di vederlo.

L'unica donna presente fece un verso di sorpresa, suo marito sorrise orgoglioso e Suho urlò dall'emozione e la felicità. Iniziò a toccare delicatamente il collo e il marchio dell'omega, cosa che fece agitare quest'ultimo; ma immediatamente un forte ringhio si fece sentire, e il giovane alpha si allontanò di scatto dal biondo.

"Tu! Non avvicinarti più al mio omega!" Urlò Yoongi dirigendosi verso Jimin.

Il suo calore lo rendeva ancora più possessivo nei confronti dell'omega, per quel motivo gli diede molto fastidio vedere suo fratello alpha troppo vicino a Jimin.

"Yoongi, hai marchiato Jimin." Commentò la madre.

"Lo so." Sorrise orgoglioso l'alpha, avvicinandosi sempre di più all'omega.

Una volta arrivato di fianco a lui si abbassò alla sua altezza, visto che il biondo era seduto, e lasciò un dolce bacio a stampo sulle labbra del minore, che non esitò a ricambiare il gesto.

I due re erano davvero felici in quel momento, erano finalmente legati da qualcosa di tanto potente quanto lo era quella cicatrice sul collo del minore; Yoongi non aspettava altro da molto tempo, e Jimin adesso si sentiva protetto e al sicuro da qualsiasi male.

La loro unione non era per niente combinata o per obbligo, ma era puro amore ciò che li univa, dovevano ringraziare i loro genitori per averli 'costretti' a sposarsi.

My Prince (YoonMin) ➳ Omegaverse [Italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora