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Jungkook scosse leggermente suo fratello, cercando di svegliarlo; era svenuto da un po' ormai e ancora non si riprendeva.
"Credi che sia qualcosa di grave?" Chiese il castano al cugino.
Seokjin sospirò pesantemente. "Non lo so, non sappiano nemmeno il motivo dello svenimento."
Un piccolo verso di dolore uscì dalle labbra di Jimin. I due cugini si girarono verso di lui; l'omega stava aprendo gli occhi, cercando di abituarsi alla luce del sole che attraversava le sottili tende.
"Jimin!" Esclamò l'alpha, contento di vedere suo fratello finalmente sveglio.
"Che-Che cosa è successo?" Chiese l'azzurro.
Rapidamente i ricordi della notte precedente gli tornarono alla mente, si ricordò di tutte le emozioni negative che aveva provato. Tutte quelle emozioni negative che non gli appartenevano, erano del suo alpha.
"Y-Yoongi!" Esclamò "Il m-marchio! C'è ancora?!" Chiese abbassando il collo della maglia.
Jungkook si avvicinò per controllare e, effettivamente, si trovava ancora lì, proprio dove doveva stare. L'alpha annuì e Jimin, vedendolo, tirò un sospiro di sollievo.
"È per quello che sei svenuto?" Chiese Jin. "Hai sentito qualcosa da parte di Yoongi?"
"I-io ho sentito le sue emozioni... era preoccupato e triste." Spiegò l'azzurro.
"Guarda il lato positivo, almeno sappiamo che sta bene." Sorrise il maggiore per rassicurarlo.
Jimin si limitò ad annuire al commento di suo cugino.
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Taehyung si trovava nella stanza di Jimin, per fargli compagnia. Il biondo aveva deciso di rimanere a dormire con lui, così non sarebbe rimasto solo.
Ad un certo punto Taehyung andò di corsa in bagno; Jimin si avvicinò lentamente allo stipite della porta e si preoccupò vedendo che l'altro omega stesse vomitando.
"Taehyung, come ti senti?" Chiese
"B-bene... credo mi abbia fatto male la cena..." Disse cercando di sorridere.
"Taehyung..." Sussurrò il maggiore, abbassandosi alla sua altezza.
"Hyung fai piano, potresti farti male." Taehyung si alzò rapidamente, ma la nausea lo invase nuovamente.
"Tae... io... quando eri a Daegu sei andato in calore vero?" Chiese Jimin e l'altro annuì. "Sono passate quasi due settimane... e..." E in quel momento il biondo capì.
"Jimin hyung! Cosa stai insinuando?!" Tae si sorprese alle parole del maggiore. "Ho solo 18 anni, no..." Sussurrò.
"Non è sicuro Tae, però il tuo aroma è più dolce. Jungkook lo noterà." Sorrise Jimin.
I due omega rimasero a parlare per un po' poi Jimin decise di chiamare il medico. E come i due omega sospettavano, il dottore diede la grande notizia: Taehyung aspettava un cucciolo.
➖👑➖
Due settimane erano passate da quando aveva lasciato Daegu. Yoongi camminava debolmente tra gli alberi del bosco; aveva fame ed era molto stanco.
L'alpha non mangiava da due giorni; una vecchia alpha che viveva nel bosco gli aveva offerto un pasto ed un posto per passare la notte. Il re riconoscente accettò il gentile aiuto di quella alpha. La mattina dopo però mangiò rapidamente qualcosa e ripartì, per trovare il suo omega.
Un pensiero che attraversò la sua mente gli fece accennare una risata: era passato da essere un re che otteneva tutto ciò che desiderava solo chiedendo a un alpha che desiderava solo rivedere il suo omega e passava anche giorni senza mangiare o dormire.
Ringraziava il fatto che alcuni lo riconoscessero e gentilmente lo aiutavano; qualche ora prima un signore beta lo aveva riconosciuto come re di Daegu e gli offrì un passaggio sul suo calesse, lo avvicinò a Seoul. E infatti adesso era molto più vicino alla sua meta.
L'alpha continuò a camminare lentamente; era giorno ma comunque era troppo stanco per accelerare un po' il passo. Yoongi ad un certo punto alzò lo sguardo e, ciò che si ritrovò davanti agli occhi gli fece venir voglia di buttarsi a terra e piangere di gioia.
Davanti a lui c'era il palazzo reale di Seoul, in lontananza. Voleva correre ma i suoi deboli muscoli non glielo permettevano.
Yoongi non voleva attraversare il villaggio, per evitare che le persone lo vedano in quelle condizioni proseguì il suo cammino attraverso il bosco, conosceva un'altra entrata a palazzo che non richiedeva l'attraversamento del villaggio.
Davanti ai cancelli vide delle guardie reali, ma comunque si avvicinò e finalmente arrivò all'entrata del castello.
"Signore, non può..." Una persona si avvicinò a lui. "Re Min..."Sussurrò una volta riconosciuta la misteriosa figura davanti a lui.
"Hoseok... aiutami." Disse quasi in un sussurro.
Hoseok aiutò l'alpha ad arrivare nella camera da letto di Jimin; il rosso lo posò delicatamente sul letto e Yoongi sospirò rilassato sentendo la morbida superficie sotto di lui.
Un medico entrò nella stanza; Hoseok aveva mandato una cameriera a chiamarlo e il vecchio alpha arrivò immediatamente a palazzo. Iniziò a visitare il re, ma la porta venne bruscamente aperta.
L'alpha si girò e vide Jimin con gli occhi lucidi, ma si preoccupò vedendo le goccioline di sudore sulla fronte dell'omeda, Yoongi sapeva che aveva corso.
"N-non dovresti correre." Disse con difficoltà, posando una mano sulla guancia del suo omega.
"Y-Yoongi..." Sussurrò Jimin, stringendo la mano dell'alpha che lo stava toccando tra le sue.
"Jimin, non piangere." Vedendo come le guance dell'azzurro cominciavano a bagnarsi, gli asciugò le lacrime dolcemente.
"Il re sta bene. È solo debole per colpa della denutrizione e della stanchezza. Arrivare da Daegu a Seoul camminando richiede un grande sforzo." Disse il dottore. "Ha solo bisogno di mangiare e di riposare." Detto ciò si ritirò dalla stanza.
Jimin percepì la stanchezza fisica e mentale del suo alpha, cominciò a rilasciare il suo aroma, cosa che fece molto piacere all'alpha; nel momento in cui sentì quel dolce odore si addormentò rilassato. In quel modo non sentiva il dolore delle sue ferite. Jimin si sdraiò di fianco all'alpha, chiudendo gli occhi e sentendo pace e tranquillità grazie all'aroma del suo alpha.
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My Prince (YoonMin) ➳ Omegaverse [Italian translation]
FanficJimin, principe di Seoul, era destinato a diventarne il re ma, essendo omega, non poteva salire al trono; era letteralmente inutile e per di più veniva anche maltrattato da suo fratello minore. Un giorno, suo padre gli si avvicina e gli dice che dov...