𝐷𝑜𝑛'𝑡 𝑙𝑒𝑡 𝑚𝑒 𝑔𝑜 |𝑝. 𝑚|

𝙲𝚑𝚊𝚙𝚝𝚎𝚛 𝟹𝟹

* POV DI AMELIE *

E 'passato un giorno da quando ho parlato con Ivan e ha cercato di dirmi che era sua sorella ma quando mi fece conoscere la sua famiglia lui e sua sorella non si sono nemmeno salutati per quando non si stanno simpatici. Quella mattina me ne sono subito tornata in clinica senza nemmeno rivolgergli parola, non meritava neanche che io gli dessi delle spiegazioni della mia freddezza nei suoi confronti. Inoltre ieri sera mi sono anche scritta con Payton e mi sono sentita di nuovo meglio, come se niente fosse successo. Adesso sono qui sulla mia solita sedia mentre faccio la chemio e mi sento sola, di solito c'ea Ivan che mi faceva compagnia ma adesso non c'è nemmeno lui, co'ho di sbagliato? Perchè nessuno mi rimane vicino? Questa mia serie di domande viene interrotta da una chiamata, alzo il cellulare ei miei occhi si illuminano, è lui:

A: ehi

P: ehi piccolina

A: come stai? Sento la tua voce parecchio stanca

P: adesso che ti sento sto meglio Amy, tu?

A: anche io adesso che ti sento mi sento meglio. Dico mentre arrossisco ma per fortuna lui non lo vede, mi sento come un'adolescente in una crisi ormonale

P: posso farti una domanda?

A. certo, dimmi tutto

P: perchè non ti ho mai visto con quella vestaglia addosso? Dice mentre sento che la sua voce diventa sempre più roca e io di conseguenza arrossisco ancora di più

A: come fai a sapere che indosso una vestaglia? 

P: lo scoprirai più tardi, adesso ti lascio che devo fare delle cose importanti qui all'ospedale. Ti voglio bene piccola

A: d'accordo. Ti voglio bene anch'io Payt. Dico per poi riattaccare

La scusa dell'ospedale è orribile, diciamocelo tutti, ma magari non è in vena di parlare, non so ma spero che sia una cosa temporanea. Nel mentre controllo un pò i vari social mi imbatto nella foto che avevo postato ieri per l'anniversario mio e di Ivan, senza neanche pensarci l'eliminazione sia da Instagram che dalla mia galleria, colgo anche l'occasione per eliminare qualsiasi ricordo io abbia di lui, e con lui. 

Mi si avvicina un'infermiera e di solito questo significa che la seduta è finita ma la sacca è ancora mezza piena, lei si avvicina e mi lascia un bigliettino dove sopra c'è scritto per il mio unico e vero amore. Resto per circa 5 minuti a fissare quella busta pensando chi possa essere il destinatario ma deciso di aprirla comunque:

Ti starai chiedendo chi ti abbia inviato questa lettera ma lo scoprirai solo stasera se verrai al ristorante più bello di tutta Madrid con me, dentro alla busta c'è il bigliettino in modo che tu possa capire di cosa sto parlando, ma adesso veniamo a noi . Ti scrivo questa lettera per dirti anche che, non appena finisci la seduta, corri nella tua stanza e spero che il mio regalo ti piaccia, ci ho messo più di due ore a scegliere quello giusto e questo è proprio nel tuo stile quindi spero di averci azzeccato. Ti amo, il tuo orsacchiotto <3

All'inizio non capivo chi fosse ma quando mi ha chiamato orsacchiotto il cerchio di persone a cui stavo pensando si è ridotto a sole due. Un'opzione è Payton perchè quando ero ancora a LA mi svegliava cos'ì, ma poi penso che anche Ivan mi chiamava così. Spero con tutta me stessa che sia Payton perchè con il mio ex non voglio più averci a che fare. 

Richiudo la busta e aspetto con ansia di finire la chemio per andare a vedere cosa mi aspetta nella mia stanza, per non pensarci decido di telefonare a Selena e mi racconta qualche novità successa all'ospedale ma stranamente non mi ha parlato di Payt, cosa che faceva sempre, anche quando non volevo neanche sentirlo nominare.

Una volta terminata mi alzo come un fulmine e corro verso la mia stanza, spalanco la porta e quello che trovo sul letto mi fa venire le lacrime agli occhi. Ci sono dei cioccolatini con un classico peluche a forma di orsacchiotto e vicini a questi una scatola abbastanza grande color panna. Mi avvicino lentamente, sposto l'orsacchiotto con i cioccolatini e apro la scatola. Il contenuto mi lascia a dir poco sbalordita, c'è un bellissimo vestito, con tanto di scarpe, nero con le maniche lunghe e abbastanza aderente, dire che è bellissimo è un'eufemismo perchè è stupendo. Questo può avermelo fatto una sola persona ma non credo sia lei per il semplice fatto che è dall'altra parte del mondo, adesso ve lo mostro:

Visto che a stasera manca ancora tanto deciso di rimetterlo nella sua scatola e lo poggio nell'armadio in modo che sia al sicuro da chiunque. Le mie giornate qua in clinica sono sempre le stesse e anche quella di oggi si aggiunge alla monotona routine quotidiana: chemio la mattina, vado in giardino a parlare con qualche signore anziano, pranzo, mi metto sul letto e dormo fino all'ora di cena ma oggi non farò l'ultimo step. Voglio essere perfetta per questa cena quindi inizio a prepararmi subito dopo il pranzo. Mi faccio un bagno caldo, esatto nella mia stanza al posto della schifosa doccia degli ospedali ho una bellissima vasca, e ci rimango per un'oretta buona, poi esco e inizio a farmi i capelli. Non appena finisco con l'acconciatura mi accorgo che sono già le sei e io alle 8 devo essere davanti al ristorante, naturalmente ho già il permesso, faccio un trucco molto semplice perchè odio il mascherone, mi vesto e dieci minuti alle 8 sono pronta. prenoto un taxi e con 5 minuti di ritardo sono davanti al luogo prestabilito ma della persona che mi ha dato tutte le informazione non c'è nemmeno l'ombra quindi decido di entrare e stranamente il cameriere già sapeva il mio nome. Mi portano in una stanza con delle luci soffuse e non appena la porta si chiude sento una voce:

??: sei bellissima stasera piccolo panda ...........

SPAZIO AUTRICE ✨☁

Hey ragazze, sono tornata con i miei soliti capitoli "lunghi" e dettagliati, so che vi erano mancati hahahha, no scherzo. Penso che abbiate capito chi sia, già dal capitolo precedente, sia dal nomignolo nella lettera e quello a fine capitolo, secondo voi cosa accadrà? Se il capitolo vi è piaciuto lasciate una stellina e un commento. Ci sentiamo ragazzi, luv u ✨🖇