Mamma,come sempre,mi venne a svegliare. Solo che quella mattina ero felice,e non succede spesso. Scesi di sotto a fare colazione. Poi risalì su. Presi una camicia scozzese rossa e verde dall’armadio e un legghins nero con una cerniera sul fianco,poi le dr martens. Mi chiusi in bagno per truccarmi : misi un po’ di correttore e del blush,un filo di matita alla fine dell’interno occhio,un ombretto bianco illuminante e una linea di eyeliner poi conclusi con del mascara e un rossetto (lo stesso usato ieri) vinaccio. Lasciai i capelli sciolti e un po’ spettinati. Presi il giubbotto dall’attaccapanni e lo zaino e uscii di casa. Come al solito faceva freddo,quindi cercai in tutti i modi di coprirmi il collo con il giubbotto. Arrivai in stazione e aspettai che arrivasse il treno,una volta posizionato sui binari mi andai a sedere. Stavo sentendo la mia amata musica quando il treno partì. Ci metto 10 minuti per arrivare a scuola,di solito.
Entrai a scuola e all’entrata c’era dylan che stava prendendo qualcosa dall’armadietto
“hey dyl” dissi andandogli incontro
“hey tay” disse richiudendo il suo armadietto di fretta
“qualcosa non va?” dissi sorridendogli
“em,no,no va tutto bene” disse grattandosi la nuca. Poi suonò la campanella
“i-io dovrei andare” dissi salutandolo con la mano allontanandomi sempre più velocemente. Non ho idea del perché era così imbarazzato,maledetta,pensai.
Le ore passarono velocemente e finalmente suonò la campana della quinta ora. Con me c’era lily vicino al mio armadietto,forse mi stava aspettando.
“allora,com’è andata ieri?” disse venendo vicino a me
“mh,bene” dissi spostando un ciuffo dei miei capelli dall’altra parte
“lui com’è?” disse sorridendo
“è simpatico,molto simpatico” dissi facendo un sorriso malizioso
“ma parliamo di te” dissi continuando “che hai fatto ieri?”
“sono uscita con josh” disse. Josh è il suo ragazzo,lo conosco benissimo perché è il suo vicino di casa e da piccola passavo la maggior parte del tempo a casa di lily.
Io e lily uscimmo dalla porta principale insieme,su un muretto c’era dylan a parlare con un gruppetto e appena mi vide li salutò e si avvicinò a me
“hey” disse aggiustandosi la camicia
“hey” dissi facendogli cenno con la mano.
“forse dovrei andare”disse lily
“ci vediamo” dissi abbracciandola. Nel frattempo dylan stava arrivando.
“tay,ho la macchina qui fuori se vuoi ti accompagno a casa” disse
“oh,em,vabene. Ora che ci penso non mi va proprio di andare in stazione” dissi guardandolo
“com’è andata la giornata?” disse guardando le mattonelle del marciapiede
“diciamo che è andata bene” dissi aggiustandomi lo zaino sulle spalle
“cavolo,ho voglia di pizza” disse dylan
“oh,anche io” dissi facendo un piccolo gemito
“sai,ho la casa libera oggi,se vuoi venire a mangiarla da me non ci sono problemi” disse dylan tutto d’un fiato
“mh” dissi “vabene,ora chiamo mamma e l’avviso”
“fantastico” rispose dylan.poi arrivammo alla macchina. Chiamai mamma e mi disse che per lei andava bene. Arrivammo a casa di dylan
“ dylan,è questa casa tua?” dissi sgranando gli occhi
“em,si” disse non facendoci caso più di tanto. Era una casetta molto grande di legno,e io amo le case così,poi c’era un giardinetto con uno scivolo (forse per ginny). Entrammo in casa e dylan poggiò le chiavi della macchina all’ingresso.
“puoi poggiare lì il tuo zaino” disse indicandomi il posto dov’era il suo
“oh merda” sentii dylan dire dal salotto
“è successo qualcosa?” dissi affacciandomi al salotto
“GINNY” gridò dylan
“ho dimenticato ginny,è ancora all’asilo devo andarla a prendere” disse recuperando le chiavi dell’auto
“m-ma non è andata tua madre?” dissi seguendolo.lui fece no con la testa. Entrammo in macchina,attraversammo varie strade prima di arrivare all’asilo (che era lo stesso di quando ero piccola). Vidi una bambina bionda sul ciglio della strada che stava piangendo. Dylan scese di fretta e andò a recuperare ginny. Gli sussurrava che andava tutto bene,e che ora c’era lui. Le asciugò le lacrime dal viso e la prese in braccio per poi portarla in macchina.
“prendila tu” disse dylan.io non amo i bambini,anzi li odio ma lei era così carina.
“hey,ciao ginny” dissi mettendola sulle gambe asciugandogli con il polsino della camicia le lacrime che le cadevano sul quel viso paffuto
“e tu,tu chi sei?” disse ginny con la voce spezzata
“sono taylor,ma puoi chiamarmi tay e sono l’amica di tuo fratello” dissi abbracciandola. Lei senza problemi si buttò fra le mie braccia. Dylan mi guardò sorridendomi,io ricambiai.
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20 March
FanfictionTaylor Holland Williams,una ragazza semplice,solare e timida. Dylan O'Brien,un ragazzo tranquillo,trasferitosi a York per la scuola. Taylor e Dylan si incontreranno,stravolgendo le loro vite.