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mi svegliai con la faccia sul suo petto.alzai il capo per guardarlo meglio:aveva le labbra leggermente schiuse e respirava lentamente.sembrava un angelo.i suoi capelli erano sparpagliati sul cuscino.

presi la sua mano,lasciando una scia di baci sul dorso.continuai ad ammirarlo

"smettila di guardarmi tay" mormorò

"scusa" ridacchiai

"buongiorno anche a te" disse.mi tirai sù

"buongiorno noioso!" dissi.mi tirò a sè,baciandomi.

portò una mano sotto la mia maglietta,iniziando a farmi il solletico.mi divagai dalla sua presa,ridendo

"dylan smettila" gridai ridendo,dandogli degli schiaffetti su suo braccio

rise,adoravo la sua risata.

"dylan!" dissi senza respirare

così decise di smettere,lasciandomi andare.

*********

raccolsi i miei capelli in una coda spettinata

"ho preparato la colazione,vieni!" gridò dall'altra parte della casa

"sono qui!" dissi correndo nella sua direzione.

mise nel piatto un'uovo e della pancetta

andai a sedermi.accanto al mio piatto c'erano diverse lettere.le presi in mano sfogliandole

"lasciale tay" disse sorridendo

"e se non lo faccio?" continaui a sfogliare le diverse lettere

"tay" mi avvertì,sorridendo.

mi alzai,correndo con le diverse lettere nel salotto.lui si alzò,e venne verso di me.

ridacchiai

caddero dalle mie mani alcune delle lettere.mi piegai per riprenderle,quando una mi incuriosì,più delle altre

"stanford university" lessi sulla busta.l'aprii di fretta,curiosa di leggere cosa c'era scritto all'interno

"signor.o'brien

siamo lieti di annunciarvi che è stato ammesso all'università di stanford.siamo fieri di accoglierla nel mese di gennaio nella nostra sede. 

si prega di arrivare in sede il giorno 20 gennaio 2015

saluti,stanford university"

portai una mano alla bocca,sentii dylan pronunciare il mio nome diverse volte.

mi alzai,cacciando via le lacrime

"per-perchè non me lo hai detto?" dissi piano,singhiozzando.alcune ciocche di capelli ricadderò sul mio viso

"te l'avrei detto tay.l'altra sera te lo avrei detto" disse abbassando lo sguardo

"dylan" dissi piangendo "quando hai fatto domanda?" chiesi

"qualche mese fa" disse portando una mano dietro la nuca

"ci eravamo già conosciuti vero?" dissi tra i singhiozzi

lui annuì

buttai la lettera sul pavimento,e sorpassai dylan 

"dai tay non fare così" disse prendendomi per il polso

"no!lasciami!" gridai divacandomi dalla sua presa

"aspetta tay" disse portandomi a se

"non..non chiamarmi così" dissi ascigandomi le lacrime.lui non disse niente

lo sorpassai e salii nella "nostra stanza" prendendo i pochi vestiti rimasti sul pavimento,rimettendoli nella borsa.

scesi di nuovo giù,vedendo dylan distrutto sul divano.indifferente,aprii la porta e uscii di casa,sbattendola alle mie spalle.

20 MarchDove le storie prendono vita. Scoprilo ora