Capitolo 2

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«Mikasa» sussurrò Beatris, nel buio della stanza. Si sporse oltre il bordo del proprio letto a castello, si affacciò sul letto che aveva sotto e, anche se per l'oscurità non riusciva a vederla, sapeva che l'amica era lì. «Ehy, Mikasa» chiamò ancora, non avendo ricevuto risposta.
«Sh»l'ammonì Mikasa. «Cerca di dormire».
«Non ci riesco» confessò Beatris e si sporse ancora di più, mettendosi letteralmente penzoloni giù dal suo letto.
«Hai corso tutto il giorno, non hai un minimo di stanchezza?»
«Sì, ma sono anche tanto agitata! Cosa ci aspetterà domani, secondo te?»
«Lo vedremo domani mattina. Ora prova a chiudere gli occhi, stai disturbando il resto dei compagni».
«Quel Shadis mi mette i brividi, fa davvero una gran paura» insisté Beatris, ignorando il suggerimento di Mikasa.
«Fa paura anche a me» una voce dolce, morbida, provenne dal letto a fianco di quello di Mikasa. Sentirono qualcuno muoversi, coperte che venivano scostate, probabilmente la fonte della voce si stava avvicinando a loro per poter parlare meglio senza alzare troppo lavoce. «Ma è il suo compito addestrarci, penso sia normale che sia così severo. È ovvio che il percorso non sarà facile».
«Ed è per questo che sono così agitata» sospirò Beatris, sporgendosi ancora di più. Ormai almeno metà del busto era fuori dal suo letto, riusciva a tenersi su solo puntando le dita dei piedi oltre il bordo opposto. «Ah, a proposito! Mi chiamo Beatris!»
«Io sono Christa. Piacere di conoscervi».
«Lei è Mikasa» presentò Beatris, sapendo che l'amica non sarebbe stata di troppe parole.
«Ehy!» una quarta voce si aggiunse, ma fu meno aggraziata, più roca, ma soprattutto più incazzata. «Qui c'è qualcuno che sta cercando di dormire! Fate silenzio!»
«Te l'avevo detto» rimproverò Mikasa, guardando nel buio il punto dove immaginava si dovesse trovare Beatris. La sentì muoversi e agitarsi sopra di lei, sentì il cigolio del letto e infine i suoi piedi che si poggiavano a terra al suo fianco. Non ebbe tempo di chiedersi cosa stesse combinando che sentì l'amica alzarle le coperte di dosso e infilarsi nel suo letto.
«Che stai facendo?» chiese, irritata per l'invasione.
«Fammi posto, spostati».
«Torna nel tuo!» la riproverò, ma a furia di spingere Beatris riuscì a ritagliarsi un angolino nel letto di Mikasa, anche se col sedere era costretta a sporgersi verso l'esterno. Si raggomitolò al fianco dell'amica, le strinse un braccio intorno al petto e si ammorbidìlì, al suo fianco, abbracciata a lei.
«Tel'ho detto! Non riesco a dormire!» rispose, cercando di trovare una posizione più comoda.
«Ehy!» ruggì nuovamente la voce proveniente dal letto sopra di Christa, irritata per il rumore.
«Ymir, stai facendo più rumore tu di loro, però» disse Christa.
«Chiudete il becco» disse qualcun altro, da un letto adiacente al loro, di fronte a quello di Beatris. E il silenzio calò finalmente nell'istante in cui si resero conto che stavano davvero disturbando più di una persona, ma Beatris si ostinò a voler restare lì, ancorata a Mikasa. Insistere sarebbe stato inutile e avrebbe disturbato ancora, per nessuna vera ragione alla fine. Perciò Mikasa sospirò, rassegnata, e si fece un pochino più piccola contro almuro così da permettere a Beatris di sistemarsi meglio al suo fianco. Si stese e tornò a chiudere gli occhi, stretta nell'abbraccio dell'amica. Era imbarazzante, l'indomani chi si fosse svegliato prima di lei le avrebbe viste teneramente abbracciate, non proprio un bel modo di presentarsi, ma si sorprese di scoprire che alla fine non le importava più di tanto. Beatris era invadente e caotica, a volte difficile da gestire come fosse stata una bambina da rincorrere per impedirle di farsi del male, ma era anche qualcosa che molto si avvicinava a una sorella. Da quando erano scappate da Shiganshina ed erano rimaste sole, spesso la notte si erano ritrovatea dormire insieme, per cercare l'una il conforto dell'altra. Erano state sempre insieme, loro due Eren e Armin, poter affrontare un nuovo percorso così spaventoso come lo era l'addestramento militare incoraggiate dalla loro vicinanza era piacevole. In fondo, quelli sarebbero anche potuti essere i loro ultimi ricordi felici... cosa sarebbe successo, una volta lasciata l'accademia e arruolati nel corpo di ricerca? Quante altre occasioni di dormire insieme avrebbero avuto? Si girò verso Beatris, le poggiò la guancia contro la tempia e ricambiò l'abbraccio, prima di riuscire finalmente a chiudere gliocchi.
«Cerca di non farti sgridare ancora, domani» le disse, un attimo prima di addormentarsi e sentì Beatris ridacchiare divertita, prima di crollare definitivamente.

I got you || Reiner x OC || Attack on titan/Shingeki no KyojinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora