AKANE'S POV
Fissavo la donna che ci osservava da una scalinata e solo allora mi accorsi che ci trovavamo al centro di una specie di arena, circondata da scalinate, probabilmente per il pubblico. Miku aveva un colorito vitreo e mi rammaricai di non averla convinta a riposare prima di compiere il viaggio. Non che io fossi messa meglio, visto che ero esausta e non sapevo se avrei retto un combattimento al momento.
La donna si avvicinò cautamente e riuscii a riconoscere chi era, sebbene portasse una maschera di metallo che le copriva completamente il volto.
"Chi siete e come siete arrivate qui?"
La sua voce era imperiosa ed era sulla difensiva, qualsiasi cosa avessimo fatto di sospetto ci avrebbe attaccato.
"Il mio nome è Akane, per favore aiutami! Mia sorella sta male!"
La donna si avvicinò ancora, più tranquilla, guardandoci più da vicino.
"Non vogliamo farti niente di male, siamo solo esauste e non credo che mia sorella stia tanto bene."
"È lei tua sorella?"
Indicò Miku accasciata sulle mie spalle.
"Sì, siamo gemelle. Per favore aiutaci."
Stette un attimo in silenzio, poi sospirò.
"Non posso fidarmi di voi, ma non credo che ci farete del male. Il mio nome è Castalia, se vuoi vivere seguimi. Non ho il diritto di lasciare in vita degli intrusi, ma non mi sembrate cattive persone."
Mi fece cenno di seguirla e mi aiutò a portare Miku che era debole e faticava a camminare. Superammo varie strutture, ma la notte fonda non aiutò a riconoscere bene il paesaggio. Ogni tanto si sentivano delle voci maschili in lontananza e si vedevano delle luci date da alcune torce accese. Seguii Castalia senza fiatare, ripassando tutto quello che sapevo su Saint Seiya, dove era chiaro che eravamo finite. Ma non capivo come facesse a essere viva, dopo la guerra contro Hades mi sembrava che la maggior parte dei cavalieri fossero morti, allora perchè c'erano così tante persone in giro?
Dopo un po' di tempo arrivammo davanti a un imponente edificio di marmo bianco, a cui facevano la guardia due guardie armate. Castalia mi fece cenno di rimanere indietro e io presi Miku e mi nascosi nell'ombra. La poca luce era data da due grandi fuochi ai lati dell'entrata, sorvegliata dai due uomini. Sentii mia sorella muoversi e la aiutai a mettersi in piedi.
"Stai bene? Hai una pessima c'era, ti ho portata sulle spalle per tutto il tempo, insieme a Castalia."
"Castalia?"
La sua voce era un sussurro e a pensare che ero io la causa del suo stato attuale, sentii una morsa allo stomaco. Era una cosa che non mi sarei mai perdonata.
"Sì, proprio lei. Siamo arrivate in un'arena, a quanto pare siamo finite in Saint Seiya. Credo che questo sia il Sacrario. Castalia ci ha lasciate vive, ma non so se riusciremo a cavarcela senza fare niente. Riesci a correre?"
La risposta era evidente, a malapena si reggeva in piedi, figuriamoci correre. Nonostante questo si alzò traballando e si sporse per vedere cosa succedeva. Castalia stava parlando con le guardie mentre agitava le mani, dopo un po' i due annuirono e lei si avvicinò alla nostra postazione.
"Vedo che tua sorella sta meglio, seguitemi."
"Dove ci stai portando?"
Non volevo finire coinvolta in qualcosa ancora prima di essere arrivata, per il momento la mia priorità era trovare un posto dove Miku potesse riprendere le forze.
"Come ti ho già detto, non sono autorizzata a lasciare in vita gli intrusi, è già tanto che non vi abbia ucciso. C'è solo qualcuno che può garantire per la vostra vita e che deciderà che fare con voi."
Le guardie aprirono il portone ed entrammo, mia sorella si reggeva ancora a me, ma almeno riusciva a camminare anche se la sua pelle era estremamente pallida. Entrammo in un salone enorme, circondato da colonne di marmo alternate a delle tende. In fondo alla sala c'era un trono dorato, ma non vi era seduto nessuno. Oltre e noi e a Castalia non c'era anime viva, cosa che mi confondeva ancora di più. In che punto del tempo eravamo arrivate?
A un certo punto una ragazza fece il suo ingresso nel salone, aveva lunghi capelli viola, un vestito bianco e uno scettro dorato: Saori. Invece di sedersi si avvicinò a Castalia che si era inchinata, rimanendo però sempre un po' distante.
"Sono arrivata il prima possibile, cosa devi dirmi?"
"Divina Atena, questa sera ho trovato queste due ragazze nel nostro territorio. Non ho visto come ci sono arrivate, è come se fossero apparse all'improvviso. So che la regola è chiara sugli stranieri qui, ma non credo che rappresentino una minaccia."
Solo in quello momento mi accorsi che la rossa stava rischiando l'osso del collo per noi; mi chiesi perché.
"Capisco. Chi siete e cosa ci fate qui?"
Saori aveva la voce stanca e il viso provato, segno che le cose non stavano andando molto bene al Grande Tempio.
"Il mio nome è Akane e lei è la mia sorella gemella Miku. Non vogliamo fare niente di male, siamo capitate qui per sbaglio, vorrei solo che qualcuno aiutasse mia sorella, sta male. Poi ce ne andremo e non ci rivedrete più."
"E come mai sta male? Come avete fatto ad arrivare qui all'improvviso?"
"Ecco..."
Non sapevo che dire, potevo inventarmi una frottola, ma non avevo idee. Come le spiegavo che eravamo appena state reduci di una battaglia e che arrivavamo da completamente un altro mondo? Miku mi fissava aspettando che dicessi qualcosa, ma non sapevo che dire. Di sicuro Saori si sarebbe accorta di una bugia e che qualcosa nella nostra storia non quadrava. Sospirai, non avevo altra scelta, anche per evitare situazioni spiacevoli in futuro.
"Noi in realtà..."
Cominciai e le raccontai ogni cosa, ogni tanto guardavo Miku che diventava sempre più pallida, non avrebbe retto lungo. Finii il discorso minuti dopo e aspettai una risposta. Saori sembrava stupita e incredula, ma dopo poco si riscosse.
"Non so se credervi o no, ma dopotutto ultimamente stanno succedendo un sacco di cose strane."
Fece una pausa e ci fissò a lungo.
"Non sono sicura di voler credere a questa storia e nemmeno che voi non siate delle nemiche che cercano di infiltrarsi per qualche piano, ma una cosa l'ho capita. Avete bisogno di aiuto e ho appena trovato un modo per tenervi d'occhio e aiutarvi allo stesso tempo. Diventerete dei cavalieri."
"Eh?!"
La sua affermazione mi scioccò.
"Esatto, tanto hai detto che possedete già delle abilità che siete in grado di padroneggiare egregiamente, giusto? In più sapete anche combattere, sarà un addestramento veloce. Vi do questa possibilità, noi abbiamo bisogno di cavalieri e voi di aiuto, cercate vostra madre, no? Se accettate mi prenderò cura di voi e vi aiuterò a trovarla. Altrimenti dovrete andarvene adesso, sempre se riuscirete a sfuggire a Castalia."
Deglutii, non avevamo altra scelta. Mi girai verso che Miku che mi fece un cenno di assenso e risposi tremante.
"Noi... accettiamo."
"Ottimo. Castalia, portale negli alloggi per le donne e provvedi affinché vengano curate e nutrite. Poi vedremo di trovarvi un maestro, in quanto donne avete due possibilità. Fammi sapere cosa sceglieranno e a che punto sono con il controllo del loro potere Castalia. E prima che ve ne andiate, benvenute."
Sorrise e lasciò il salone.Ehilà!
Come potete vedere ho pubblicato il capitolo prima di giovedì, questo perchè ormai la scuola è praticamente finita e ho molto più tempo per aggiornare più spesso^^
Spero che il capitolo vi piaccia, ci sentiamo al prossimo!
Sarah♡
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Il viaggio di Akane e Miku - Finale
FanfictionAkane e Miku, ormai diciasettenni, sono finalmente arrivate nel luogo dove dovrebbe trovarsi la madre che stanno cercando. Questa volta si addentreranno nel mondo di Saint Seiya, la loro ultima tappa. Qui dovranno affrontare la prova finale che le m...