Capitolo 23

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MIKU'S POV

Rimasi a fissarlo per un attimo, poi mi ripresi.
"Seiya! Non ci credo, finalmente ti sei svegliato! Com'è successo?"
"Ehm, tu chi saresti? Non mi sembra di aver mai visto un cavaliere donna simile a te."
Notai che si appoggiava alla parete come se gli mancassero le forze e mi precipitai ad aiutarlo.
"Mi chiamo Miku e, per rispondere alla tua domanda, siamo al Grande Tempio."
"Quindi l'hanno ricostruito! Ma dove sono tutti? Saori sta bene? Shiryu, Shun, Hyoga e Ikki??"
"Tranquillo, stanno tutti bene. Sei rimasto in coma per molto tempo, come ti senti?"
"Abbastanza male in effetti."
Pensai dove potevo portarlo, ma sia Saori che i cavalieri d'oro erano impegnati e mi venne in mente una sola persona a cui potessi affidarlo.
Gli misi un braccio intorno alle spalle per sorreggerlo e poter correre contemporaneamente, poi partii di corsa verso le case dei cavalieri d'argento. Seiya si guardava intorno confuso, ma allo stesso tempo felice e sollevato.
"Come hai fatto svegliarti? Mi è stato detto che hanno provato di tutto."
"Non lo so, era come se stessi dormendo, poi ho sentito qualcosa. Sembrava il Cosmo di qualcuno in realtà; mi ha svegliato."
"Capisco, è molto strano."
Durante il tragitto Seiya non fece altro che chiedere dei suoi amici, di Saori e di cosa era successo mentre lui era in coma. Gli raccontai tutto per filo e per segno, finché non arrivammo dove avevano la propria casa i cavalieri d'argento. Sempre sorreggendolo, mi avvicinai a una casetta un po' più grande delle altre e bussai. Qualche secondo dopo la chioma rossa di Castalia fece capolino dalla porta.
"Miku, cosa ti porta qui all'imp-"
Si bloccò fissando Seiya che la guardava sollevato.
"Mi dispiace, ma non sapevo dove altro portarlo. Saori e gli altri dodici sono al Sacrario a discutere."
Ci volle un attimo perchè il cavaliere dell'Aquila si riprendesse.
"C-certo, ti do una mano."
"Ce la faccio, tranquilla."
Adagiai il cavaliere sul semplice letto accanto a una finestrella. L'interno dell'abitazione era spartano, ma allo stesso tempo grazioso. Qua e là c'erano dei fiori in vasi colorati e la cucina aveva dei bei soprammobili.
"Hai bisogno di qualcosa? Acqua?"
"Sì grazie Miku."
Presi un bicchiere di vetro e lo riempì, poi lo porsi a Seiya. Castalia sembrava ancora sotto shock, perciò mi avvicinai e la feci gentilmente sedere su una sedia.
"Porto un po' d'acqua anche a te."
Presi un secondo bicchiere, osservando Seiya con la coda dell'occhio, sembrava essersi appisolato. Probabilmente il suo corpo era esausto e doveva riprendersi da tutto quel tempo passato tra la vita e la morte.
"Ecco."
Misi il bicchiere in mano alla rossa che bevve lentamente.
"Grazie, scusami, è solo che è..."
"Improvviso?"
"Abbastanza. Ho passato giornate intere accanto a lui, pregando che in qualche modo si svegliasse, ma niente. Trovarlo così davanti a me è stato scioccante."
"Gli ho raccontato in breve quanto è accaduto in questo tempo, neanche lui sa con certezza come si sia svegliato, solo che ha percepito il Cosmo di qualcuno."
"Grazie di averlo portato qui, Miku."
"Mi sembra di tornare indietro a quando tu hai fatto la stessa cosa per e per Akane. Come mai?"
Lei rimase un attimo in silenzio, mettendo via il bicchiere.
"Non saprei con esattezza. In quell'attimo mi era tornato in mente Seiya credo, nei vostri occhi c'era la stessa luce. Non potevo terminare lì le vostre vite."
"Anche se ora è stata emessa quella profezia su di me?"
"Non mi pento di avervi salvate, siete delle brave ragazze. Non curarti della profezia, ciò che conta sono le tue azioni."
Mentre Castalia di stava per rimettere la maschera sentii che la porta veniva aperta e mi misi subito in guardia.
"Aiolia?"
"Miku? Cosa ci fai qui?"
"Ha portato una splendida notizia, l'incontro è finito?"
"Sì Castalia, purtroppo temo di non poter portare altrettanto liete notizie."
"Cosa intendi? Aspetta un attimo, Castalia la tua maschera!"
La donna stava tranquillamente senza, nonostante ci fosse un uomo proprio davanti a lei.
"Tranquilla Miku, non devo indossarla davanti a lui."
Fissai prima uno e poi l'altro, realizzando ciò che aveva detto.
"Ma quindi siete-"
"Ehm, non volevi sapere come si è concluso il discorso?"
"Eh? Ah sì, cosa avete deciso?"
Ci sedemmo intorno al tavolo per stare più comodi.
"Devo dire che hai fatto proprio un bel discorso, però il problema rimane. Alla fine si è deciso di votare per la tua situazione, Saori era contro, ma è stato comunque preso provvedimento. Ti è concessa la libertà di movimento, ma a patto che ci sia sempre uno di noi a controllarti e non potrai andare oltre Crocus."
Il suo tono era amaro, intuii che anche lui era contro. Non potevo fare a meno di sentirmi un po' abbattuta, ma era meglio della reclusione. Oltretutto non potevo buttare le mie parole al vento.
"Mi dispiace."
"Non importa, quello che ho detto non cambia. Credo che però ora dovrei tornare alla casa dei Gemelli."
"Sei sicura?"
"Sì Castalia, Kanon sarà abbastanza alterato. Ti lascio Seiya."
"Seiya?!"
"Ora ti dico, è stata Miku a portarlo qui."
Mentre parlavano uscii in silenzio, notando però le loro mani che si sfioravano. Sentii la solita stretta al cuore e mi diedi della sciocca per l'ennesima volta.

Quello non è il tuo destino Miku, ormai lo dovresti sapere.

Quando entrai nella casa dei Gemelli le mie parole si rivelarono vere, Kanon era furioso. Appena entrata mi venne incontro e mi prese delicatamente le spalle.
"Miku mi dispiace! Ho provato a dire che non centri niente e non distruggeresti mai il Grande Tempio, ma hanno comunque deciso di sorvegliarti." si voltò brevemente indietro.
Guardai nella stessa direzione e vidi Milo che mi salutava.
"Che ci fa lui qui?"
"Visto che devono sorvegliarti e io sono stato sollevato dal compito..." borbottò Kanon irritato.
"Ehi Miku, scusa l'incomodo, ma oggi tocca a me tenerti d'occhio."
"Fa niente, sempre meglio di altri."
Mi girai verso il mio maestro per rassicurarlo.
"Stai tranquillo Kanon, mi va bene così. Sinceramente pensavo che mi avrebbero reclusa." risi nervosamente, ma dovevo sembrare rilassata.
"Se lo dici tu... ora che farai?"
"Uhm, pensavo di allenarmi un pochino, vieni anche tu?"
"Mi dispiace, ma devo parlare con Saori. Sarò via fino a stasera."
"Oh capisco, allora sarò da sola presumo."
Lasciai Kanon nell'atrio e mi diressi verso le arene da allenamento, dopo essermi tolta l'armatura e aver indossato la divisa per allenarmi.
Sentivo Milo che mi seguiva in silenzio, ma cercai di non pensarci.
Arrivata al campo, comincia ad accanirmi contro un manichino, sfogando la mia rabbia contro il legno.
"Vuoi una mano?"
"Eh?"
Mi girai e vidi Milo che mi fissava.
"Che intendi dire?"
"Che se vuoi puoi scontrarti con me. Stare qui a guardare è noioso e poi sarebbe interessante sifdarti."
Lo fissai stupita.
"Dici davvero?"
"Perchè no?"
Si liberò dell'armatura rimanendo in divisa da allenamento, in modo che fossimo pari.
"D'accordo allora, non trattenerti cavaliere d'oro!"
"Lo stesso vale per te cavaliere della Gru!"
Una piccola folla curiosa si era radunata intorno a noi e iniziava a bisbigliare eccitata di vedere un cavaliere d'oro in azione.
"Arrivo!"
Corsi contro di lui e il scontro iniziò.

Il viaggio di Akane e Miku - FinaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora