Capitolo 31

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MIKU'S POV

Stare tra le braccia di Kanon era davvero un sollievo, per svegliarlo avevo consumato quasi tutto il mio Cosmo e da sola mi reggevo in piedi a malapena. Yuziriha ci veniva subito dietro, senza distogliere gli occhi da me. Senza farlo apposta avevo praticamente adottato una bambina, senza sapere nulla di lei.
"Yuzuriha non sei stanca di camminare? Vuoi che Kanon porti anche te?"
"No no, sto bene."
"Quanti anni hai?"
"Quasi sette!"
Sorrise orgogliosa, evidentemente la perdita della madre per il momento non sembrava averla turbata oltre la crisi di pianto che aveva avuto sul momento.

Menomale, anche se mi spiace di non essere stata in grado di salvarla...

"Tutto bene?"
Kanon mi guardò leggermente preoccupato.
"Sì, mi sento solo come se fossi stata colpita in pieno da un meteorite."
"Devi fare attenzione quando usi il tuo Cosmo in quella maniera, potresti rischiare di morire."
"Però dovevo svegliarti, senza contare che tutto questo è in buona parte colpa mia. Devo fare qualcosa in prima persona per fermare mia madre..."
Al solo pensiero di doverla affrontare come un vero nemico sentivo una fitta al cuore, ma non potevo non far niente dopo tutti quelli che erano morti a Crocus.
"Quelle fiamme nere mi preoccupano, sono quasi alla casa dell'Ariete e non lasciano altro che cenere dietro di loro."
Dopo ancora qualche minuto di camminata arrivammo al Sacrario. L'esterno era occupato da feriti e presidiato da cavalieri che si assicuravano che non ci fosse nessun nemico in vista. Kanon mi depose a terra e io cercai con lo sguardo Akane.
Vidi June e Luna, ma di lei nessuna traccia, forse era dentro.
"Kanon!"
Shiryu e Kenshin si avvicinarono a noi con il volto pieno di speranza alla vista del cavaliere d'oro.
"Che sollievo vederti, nessun cavaliere d'oro è presente, nemmeno Atena e Seiya si sono visti. Le case sono deserte, Akane e Hyoga li stanno cercando nel Sacrario."
Kenshin si inginocchiò al mio fianco e mi scoccò un'occhiata preoccupata.
"Ma che ti è successo? E chi è lei?"
Yuzuriha si sedette vicino a me e fissò il mio amico con curiosità.
"L'ho salvata da Crocus, si chiama Yuzuriha."
"E che hai fatto alle mani?!"
Me le prese con delicatezza, ma le ritrassi immediatamente appena le toccò. Il bruciore era ancora forte.
Gli raccontai brevemente cos'era successo alla casa dei Gemelli.
"Quindi Saga non è lì..."
Anche lui era preoccupato per il suo maestro.
"No mi spiace, era venuto con me alla festa, però a Crocus non c'è più nessuno ormai."
"Capisco..."
"Luna come sta? E Akane? Hai visto gli altri?"
"Akane e Hyoga sono nel Sacrario e cercare sopravvissuti, June e Shunrei si stanno occupando dei feriti, invece Ikki e Shun dovrebbero essere da queste parti. Luna non sta molto bene, pensavo che la tua presenza potesse aiutarla visto che la profezia parla di te, stavo venendo a cercarti quando è arrivato Kanon."
"Perchè non sta bene?"
"Non ne ho idea, non dice nulla ed è completamente inerme."
Era seriamente preoccupato, perciò mi feci forza e mi alzai, cercando di andare da lei. Kenshin e Yuzuriha mi aiutarono e mi fecero avvicinare all'astrologa, seduta sui gradini.
"Ehi Luna sono io, Miku. La profezia si è avverata, avevi ragione."
Appena pronunciai quelle parole il suo corpo fu scosso da un tremito e sembrò riprendersi.
"Miku, Kenshin! Io... non so cosa mi sia successo."
"Forse hai reagito all'avverarsi degli eventi che avevi anticipato."
Kenshin l'abbracciò di slancio e così fece lei, aggrappandosi a lui come se fosse la sua ancora di salvezza.
Sorrisi, aspettando il ritorno di Akane per poter fare lo stesso.
"Miku!"
Ikki e Shun mi si avvicinarono preoccupati.
"Allora sei qui! Akane mi aveva detto che eri andata a cercare Kanon!"
Shun tirò un sospiro di sollievo.
"Sì, voi state bene?"
"Sì per ora, ma credo che questo sia solamente l'inizio."
Ikki scrutò in lontananza preoccupato. Vederlo salvo mi fece sentire meglio.
"Ehi sembra che siano tornati."
Mi voltai e vidi Akane e Hyoga che correvano nella nostra direzione.
"Miku! Grazie al cielo!"
Akane mi abbracciò stretta e poi si accorse delle mie condizioni.
"Ora ti aiuto, non preoccuparti."
Iniziò a medicarmi col suo Cosmo, partendo dai miei palmi bruciati.
"Grazie sorellina."
"Figurati."
"Li abbiamo trovati, tutti." disse Hyoga.
"Sono nel Sacrario, tutti i cavalieri d'oro, Atena e Seiya."
"Sono addormentati vero?"
"Ha ragione Miku, sembra che dormano, però hanno gli occhi aperti. Quando abbiamo provato a toccarli ci siamo bruciati."
"Anche Kanon era così, per svegliarlo ho dovuto usare quasi tutto il mio Cosmo e mantenere un contatto."
"Allora sappiamo come fare, però c'è un'altra cosa. Ai loro loro piedi c'è una specie di sostanza viscosa, che li sta come cristallizzando, man mano che risale. Credo che una volta completamente rinchiusi non potremo svegliarli."
"Quanto tempo abbiamo circa?"
Kanon si avvicinò preoccupato.
"Non so bene, forse un quarto d'ora. Era quasi all'altezza delle ginocchia."
Appena finì di parlare si sentì un rombo in direzioni di Crocus e le fiamme si levarono altissime, spandendo un fumo grigio che non prometteva nulla di buono.
"Cosa succede?" chiese Luna allarmata del rumore.
Kanon fissò la casa dell'Ariete in lontananza.
"Dal fumo sembra che stia uscendo qualcosa. Sembrano delle armature nere, almeno credo. Stanno venendo sicuramente qui però."
"Non devono arrivarci!"
Grazie alle cure di Akane mi sentivo decisamente meglio e mi alzai.
"Se arrivano al Sacrario sarà un problema proteggere gli altri e difenderci allo stesso tempo. Dobbiamo fermarle prima."
"Sono d'accordo. Dobbiamo andare."
Shiryu iniziò a radunare i cavalieri in grado di combattere, lasciandone un po' a guardia del Sacrario.
"Ci divideremo in due, una parte attaccherà e una rimarrà qui. Dobbiamo anche svegliare i cavalieri d'oro, altrimenti moriranno."
Quello era il compito più arduo, se io ero riuscita a svegliare una singola persona, come avremmo fatto con più di dodici? Sicuramente qualcuno ci avrebbe rimesso la vita.
"Io rimarrò qui."
Akane si fece avanti con determinazione.
"Posso essere più utile alle persone che sono qui, con me ci saranno anche June e Shunrei."
"Anche io rimango." Luna lasciò le mani di Kenshin e si mise al fianco di mia sorella.
"Bene, noi tutti andremo ad affrontare quelle cose e a cercare in qualche modo di bloccare le fiamme."
Anche io mi sarei unita a loro, perciò salutai mia sorella.
"Fai attenzione, se sarai laggiù non potrò curarti."
"Starò attenta. Akane, probabilmente laggiù incontrerò nostra madre, io... non posso ucciderla, non voglio farle del male. Cercherò di parlarle."
"So che lo farai."
Ci abbracciammo e mi diressi da Kanon, fiduciosa che si sarebbe unito a noi per andare alla casa dell'Ariete.
Gli altri cominciarono ad avviarsi, Shun si fermò un secondo con June ed Ikki lo aspettò. A un certo punto Yuzuriha afferrò la mia mano cercando di tirarmi indietro.
"Non andare! Non andare!"
Aveva il viso disperato e gli occhi lucidi.
"Io devo andare, così potrò proteggere voi che siete qui."
"Ma così morirai! Non voglio!"
Iniziò a piangere nascondendosi il viso con le mani. Mi chinai alla sua altezza e la scostai le mani dal volto.
"Yuziriha è in parte colpa mia se sta succedendo tutto questo, non posso non far nulla. Non avere paura, ritornerò di sicuro!"
Smise per un secondo di singhiozzare.
"Di sicuro?"
"Di sicuro!"
"Di sicuro eh? Promettilo."
Anche se aveva perso la madre, la forza di quella bambina mi incoraggiava. Quello che avevo detto era vero, era colpa mia. Non meritavo di essere un cavaliere di Atena, oggi non avrei combattuto per lei, ma per la mia famiglia. Sarei stata soltanto Miku, non Miku il cavaliere donna. Era compito mio fermare mia madre, mettere fine a tutto questo e volevo farlo essendo soltanto me stessa.
"Miku, ho paura quando non ci sei, portami con te se vai laggiù."
Yuzuriha mi supplicò con un'espressione terrorizzata.
Tremante, mi tolsi la maschera e gliela misi. Le stava grande, ma anche bene. Abbandonando la mia maschera alle spalle stavo rinunciando al mio voto di cavaliere, ma non mi importava. Servire Atena non era mai stata l'ambizione della mia vita.
"Tienila tu, così sarò sempre con te, anche quando mi troverò laggiù. Ti prometto che tornerò."
Mi alzai e godetti del vento che sfiorava il mio viso, finalmente non più coperto dal metallo. Ora potevo affrontare mia madre senza alcun rimpianto. Salutai Yuziriha, che teneva la maschera come se fosse una qualche reliquia sacra, raccomandandole di stare sempre sempre vicino ad Akane. Appena feci un passo indietro però, una barriera mi divise dagli altri, lasciando fuori me, Ikki, Shun e quelli che dovevano venire a combattere. Confusa mi guardai intorno, per scoprire che Kanon era rimasto dentro e mi stava salutando con un'espressione che non avrei mai dimenticato.

Il viaggio di Akane e Miku - FinaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora