Capitolo 4

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CASTALIA'S POV

Dopo aver lasciato le due ragazze da sole mi diressi nuovamente verso il Sacrario e attesi che Atena mi ricevesse. Non dovetti aspettare molto, poco dopo arrivò salutandomi, con la stessa espressione stanca che aveva in quei giorni.
"Allora? Come sono?"
"Le ho messe alla prova entrambe e sono molto capaci. Hanno una buona padronanza dell'arte del combattimento e anche dei propri poteri. Come hanno detto però non sono ancora in grado di usare quelli nuovi."
"Bene, ma io intendo anche nell'altro aspetto. Come le hai trovate?"
"C'è indubbiamente un forte legame tra di loro, che ci abbiano detto la verità o no, ho visto che sono determinate a portare a termine la loro missione. Le ho osservate per tutto il giorno e sono come una cosa sola, anche se la minore spesso guarda l'altra con senso di colpa. Forse è per via di ciò che è successo, ma Miku non ce l'ha per niente con lei."
"Capisco."
Atena si sedette stancamente sul trono con lo sguardo che vagava per la stanza, senza soffermarsi su niente in particolare.
"Sono tempi difficili, certo abbiamo sconfitto Hades, ma a caro prezzo. Sono rimasti pochi cavalieri e quelli ancora in vita faticano ad accettarsi tra loro. Secondo te ho fatto la scelta giusta con quelle due ragazze?"
"Non lo so divina Atena, ma di sicuro siete stata molto generosa a lasciarle vivere."
"Chiamami pure Saori, Castalia, dopotutto eri la maestra di Seiya."
La sua voce tremò per un attimo, ma fu solo un secondo.
"Scelta giusta o no, sento che quelle due avranno un ruolo importante in futuro e ora più che mai abbiamo bisogno di qualcuno su cui contare. Assegnale pure a chi ti avevo già detto e riferiscigli che quando riusciranno a conquistare la loro armatura troverò la loro madre, almeno ci proverò. Vai pure e grazie."
"Come desidera."
Lasciai la stanza in silenzio, gli stessi pensieri li avevo avuti quando le avevo viste per la prima volta. Sicuramente quelle due gemelle avrebbero avuto un ruolo importante in ciò che doveva accadere.



MIKU'S POV

Io e Akane eravamo di nuovo nell'infermeria, mi ero fatta controllare, ma la donna non aveva saputo dirmi che cosa fosse successo. Stavo parlando con mia sorella quando mi ricordai una cosa, frugai tra i miei vecchi vestiti e tirai fuori una foto.
"Tieni è per te, l'ho trovata nella nostra vecchia casa insieme a Yuri. È meglio se la tieni tu."
La foto ritraeva noi due insieme ai nostri genitori da bambine.
Akane la prese con mani tremanti e le lacrime cominciarono a scenderle silenziose sul viso. Se la strinse al petto affettuosamente.
"Grazie sorella, non ho praticamente ricordi di quei giorni..."
"Non preoccuparti, sono sicura che qui troveremo nostra madre. Me lo sento."
All'improvviso Castalia entrò nell'infermeria e Akane si sbrigò a nascondere la foto.
"Tutto bene Miku? Ti sei fatta controllare?"
"Mi ha detto che non sapeva bene cos'era accaduto, ma che sto bene. Quindi credo che non ci sia nessun problema."
"Ottimo. Ho parlato con la divina Atena e so già a chi assegnarvi per l'addestramento, avrete due maestri diversi viste le vostre abilità."
"Due maestri diversi? Quindi non saremo insieme?"
La voce di mia sorella era preoccupata e un po' mi stupii. Di solito ero io quella ansiosa, ma immaginai che dopo gli avvenimenti successi si sentisse ancora in colpa e volesse tenermi d'occhio.
"Visto che avete preso due strade diverse è naturale. Tanto potrete ancora vedervi nel tempo libero e nelle pause, qui c'è sempre da lavorare."
"Akane va bene così, credo che sia anche meglio. Per tutto questo tempo ho sempre vegliato su di te e sono successe tante cose che forse sono dipese anche dal mio errore di volerti sempre proteggere. Credo che sia giusto allenarci divise, ci permetterà di imparare di più ed essere più indipendenti, non credi?"
"Io... sì, credo che vada bene allora..."
Era ancora un po' titubante, ma sapevo che era la cosa migliore per entrambe, la battaglia alla villa ci aveva cambiato e avevamo bisogno di stare sole per un po'.
"Visto che siete d'accordo vi dirò con chi andrete. Akane devi imparare a padroneggiare i tuoi nuovi poteri sul ghiaccio, ho deciso di affidarti a Camus, il cavaliere d'oro dell'Acquario. Ultimamente anche Hyoga si sta allenando con lui, però visto che sarai una Saintia le tue lezioni saranno divise a metà: una parte con Camus e una con le altre Saintia, verranno loro da te."
"Oh, capisco. Quindi per quel tempo dove starò?"
"Alla casa dell'Acquario o al Dormitorio per Saintia decidi tu, ma la maggior parte del tempo credo che lo passerai ad addestrati con Camus."
"Va bene, allora ci penserò."
"Per te invece Miku, avevo pensato di farti addestrare da Saga, ma dovrei parlare con lui. Akane riesci ad arrivare alla casa dell'Acquario da sola? Io accompagno Miku alla casa dei Gemelli per parlare con Saga."
"Sì certo, dovrei riuscire ad arrivarci."
"Bene, salutatevi. Da ora prenderete due strade diverse e vi allenerete per diventare dei cavalieri."
Detto questo uscì lasciandoci sole per un attimo. Akane mi abbracciò stretta e sentii che tremava.
"Dai su, non è un addio. Siamo solo a sette case l'una dall'altra, ci vedremo spesso."
"Lo so, lo so, è solo che..."
"Non hai ancora superato quello che è successo quella sera, vero?"
"È impossibile nasconderti qualcosa, anche senza la telepatia."
"È solo il mio intuito, è così?"
"Sì, non credo che riuscirò ad accettare il fatto di averti quasi uccisa."
"Capisco, ma sono sicura che ce la farai. Sei cresciuta e non smetti di stupirmi, sorellina. Ci vediamo presto."
L'abbracciai anch'io, uscimmo insieme poi lei si avviò verso la casa dell'Acquario da sola e io verso quella dei Gemelli con Castalia.

Il viaggio di Akane e Miku - FinaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora