Capitolo 32

4 1 0
                                    

MIKU'S POV

"Kanon?"
Finalmente lo fissavo con il mio vero volto e anche lui poteva vederlo per la prima volta.
"Mi dispiace ragazzina, dovrai proseguire senza di me questa volta."
"Cosa?"
Ad un tratto realizzai.
"No, no, no! Non ti azzardare a farlo!"
Comincia a battere i pugni sulla barriera che aveva innalzato, nel futile tentativo di distruggerla.
"Qualcuno deve farlo e io sono l'unico col Cosmo in grado di risvegliare tutti."
"Morirai idiota! Apri questa barriera!"
"Molto probabilmente sì, ma devo provare lo stesso."
"Non uscirtene con queste frasi da filosofo all'ultimo! Apri la barriera! Ora!"
"Miku, la visione che ho avuto non ha fatto altro che risvegliare quei ricordi che avevo insabbiato. Ho commesso così tanti errori che ancora non mi perdono, questa è la mia occasione."
"Occasione per cosa?! Nessuno ti incolpa più per ciò che hai fatto, non devi farti perdonare nulla!"
"Tu non la pensi in questo modo, ma io sì. Dopp oggi sarò finalmente libero e non avrò più rimpianti, tranne uno..."
Si avvicinò a me e appoggiò una mano vicino alla mia. Il mio volto era rigato di lacrime e i singhiozzi mi scuotevano il petto.
"Mi dispiace doverti lasciare indietro in questo modo. Sono felice di poter vedere il tuo viso alla fine, i tuoi occhi hanno il colore dell'oceano. Non piangere Miku, non per me. Sei stata il mio orgoglio, l'unica cosa buona che abbia fatto, sono fiero di te."
"No ti prego... non andare..."
"Sono contento che ti sia tolta quella maschera, non meriti di essere nascosta. Quando non ci sarò più viaggia, trova un posto da chiamare casa, sii felice con qualcuno. Mi spiace solo di non poter essere lì per vedere la fantastica donna che diventerai."
Staccò le dita dalla barriera e si voltò di spalle, camminando con calma verso le immense porte del Sacrario.
"No Kanon no! Non abbandonarmi anche tu! Ti prego voltati, torna indietro!"
Cominciai a colpire la barriera con più forza, se fossi riuscita ad incanalare abbastanza Cosmo l'avrei rotta e avrei impedito al mio maestro di morire sacrificandosi.
"Passi della Gru!"
La colpì ripetutamente con i calci e provai a teletrasportarmi all'interno, ma non ci riuscii. Cominciai ad accanirmi usando tutta la mia forza, finchè le ferite alle mani non si fecero di nuovo sentire. Gridavo e piangevo, anche quando lo vidi scomparire all'interno del Sacrario. Due forti braccia mi tirarono indietro, avvolgendomi sicure.
"Ormai è andato Miku, non puoi fare più nulla."
La voce di Ikki era triste, ma non mi permise di liberarmi per tornare a colpire lo scudo. Mi limitai a piangere e singhiozzare, sentendo che una parte del mio cuore se n'era andata per sempre. Ikki non mi lasciò un secondo e dopo un po' mi abbandonai tra le sue braccia e lasciai che mi confortasse. Le lacrime si asciugarono e io rimasi sola col mio cuore spezzato. Kanon era stato un maestro, un padre, un amico, una persona su cui potevo fare completo affidamento e ora si avviava verso morte certa.
Era colpa mia. La profezia aveva ragione, non facevo che portare morte e distruzione, anche tutte le persone di Crocus erano morte perchè mi ero fidata di mia madre. Ancora ne sarebbero morti, per prime le persone che amavo. Mi guardai tremante le mani, sentendomi un'assassina, le vedevo sporche di sangue innocente e non potevo fare nulla. Rimpiansi di non avere la maschera, perchè in quel momento la mia espressione era puro orrore e dolore.
"È colpa mia..."
"No, non è vero."
"Sì invece."
"No, ti sbagli."
"Perchè ne sei così convinto?! Non vedi che cosa ho causato?! Tutto per il mio egoistico desiderio, tutto solo per trovare mia madre!"
Ikki mi scostò a forza le mani dal viso guardandomi fisso negli occhi, anche per lui era la prima volta in cui non indossavo la maschera.
"Mi rifiuto di credere che tutto ciò sia colpa tua, come hai detto, volevi solo avere una famiglia. Non sei colpevole delle azioni degli altri, profezia o no."
"Allora sei un indiota, continuo a fare danni! Se non avessi svegliato Kanon ora lui non sarebbe... non sarebbe..."
Il solo pensiero mi dava il voltastomaco, ma per ora riuscivo ancora a percepire la sua presenza.
Le mie spalle erano scosse dai tremiti e sentivo il mio cuore battere furiosamente, come se volesse sfondarmi il petto.
"Devo continuare a provare! Sicuramente riuscirò a rompere la barriera!"
Mi voltai verso quel muro invisibile, pronta a tutto pur di aprire un varco.
"Shun aiutami."
Ikki e suo fratello mi presero saldamente per le braccia, trascinandomi via. Continuavo a dibattermi, urlando di lasciarmi andare, ma non ci riuscii. Piano piano vidi le grandi colonne bianche svanire e allora smisi di agitarmi, lasciando che mi portassero via. Giunti fino alla casa del Toro ci fermammo e fui libera. Shun mi fissava con le lacrime agli occhi e si sedette vicino a me.
"Mi dispiace Miku, non puoi immaginare quanto..."
La sua voce tremava ed era molto pallido. Non dissi niente, qualsiasi cosa sarebbe stata inutile.
Fissavo il vuoto davanti a me, l'espressione vacua e assente.
"Miku."
Anche Ikki si sedette al mio fianco.
"Capisco il dolore che provi, a perdere una persona amata e credere che sia colpa tua. Fa un male tremendo."
Mi portai le ginocchia al petto e vi nascosi la faccia, cercando di non piangere più.
"Ma non puoi neanche lasciare che questo dolore ti consumi. Altrimenti non ne uscirai più. Kanon si è sacrificato per aiutarci, non dovremmo onorare la sua scelta?"

Lo so... lo so... ma allora perchè non riesco ad alzarmi?

Sapevo di dover raggiungere gli altri per combattere, perchè le armature presto avrebbero raggiunto le case più alte. Lo sapevo, però il mio corpo sembrava di pietra, non riuscivo a muovermi.

Kanon...

Sentii Ikki che si alzava e mi posava una mano sulla spalla.
"Vieni, andiamo."
Mi tese una mano con un'espressione rassicurante. Dopo qualche attimo la presi e mi misi al suo fianco. Anche Shun ci si avvicinò, cacciando via le lacrime.
"Raggiungiamo gli altri."
Iniziammo a correre e io non lasciai per un istante la mano del cavaliere della Fenice. La sua stretta era calda e gentile e mi infuse una nuova determinazione. Avrei fermato questa battaglia, trionfando in onore del mio maestro.

Il viaggio di Akane e Miku - FinaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora