Capitolo 22

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MIKU'S POV

"Kenshin mollami!"
"Ti ho cercata ovunque, non hai idea di quanto fossi preoccupato!"
"Si si, ma ora sto bene e sono qui. Puoi anche lasciarmi sai!"
Mi staccai a forza dal suo abbraccio tra le risate di Kanon e lo sguardo divertito di Saga.
"Che insensibile che sei!"
"E tu sei appiccicoso!"
"E voi siete due bambini. Miku dovremmo parlare di una cosa."
Mi voltai verso il mio maestro, sapendo che questo momento sarebbe arrivato.
"Riguarda la profezia di Luna, vero?"
"Atena vorrebbe parlarti. Ti aspetta al Grande Tempio, ti avviso, ci saranno anche gli altri cavalieri d'oro. Come sai è una questione complicata."
"Ho capito..."
Abbassai lo sguardo sospirando.
"Andiamo allora."
Io, Kanon e Saga uscimmo dalla Casa dei Gemelli, Kenshin non poteva venire. Facemmo la strada in silenzio, senza dire nulla, percorrendo i bianchi corridoi del Grande Tempio con solo il suono dei nostri passi. Nella parte più lontana dall'entrata c'era un'ampio spiazzo circolare aperto su cui sovrastava una circonferenza di pietra con tredici posti. Ognuno era occupato da un cavaliere delle dodici case e uno da Atena, in modo che fosse di fronte all'accusato, in questo caso me. Saga andò a sedersi tra Aldebaran e Deathmask, Kanon invece mi strinse delicatamente una spalle e poi si mise alle mie spalle. Io presi un respiro profondo e avanzai fino al centro. Saori parlò:" Miku, mi spiace per quello che è recentemente successo, ma proprio per questo la riunione è inevitabile. Tutti qui sono stati informati della profezia di Luna, come delle tue ultime azioni, quali la tua fuga e poi il tuo ritorno. Oggi decideremo come comportarci e quali misure prendere in vista di questo nuovo conflitto."
Rimasi in silenzio, sapendo che probabilmente le cose non sarebbero andate molto bene per me da lì in avanti.
"Se è vero che scatenerà una catastrofe perchè non farla sorvegliare da qualcuno?"
Il cavaliere del Cancro mi fissò con freddezza, ma fu interrotto da quello della Vergine.
"Saranno le sue azioni la causa, potremmo provare a prevenirle in modo che non possa fare alcunché."
"Cosa intendi dire Shaka?" chiese Kanon acidamente.
"Potremmo chiuderla nella casa dei Gemelli o da qualche altra parte."
"È fuori questione! Mi oppongo alla proposta lady Isabel."
"Non lasciarti accecare solo perchè è tua allieva Kanon, devi considerare la questione oggettivamente."
"Potrebbe già essere in atto qualcosa, dopotutto non sappiamo cos'è successo durante la sua breve fuga."
Aphrodite parlò con voce strascicata, ma decisa concordando con Shaka e Deathmask.
"So per certo che non ha fatto nulla di sconsiderato, io l'ho vista a Crocus."
Apprezzai il commenti di Milo e anche Camus annuì.
"Se non facciamo nulla però potrebbe scoppiare un'altra guerra! Ci siamo appena ripresi dalla lotta contro Hades, sarebbe devastante."
"Shura ha ragione, potrebbero morire altre persone."
"Non possiamo neanche rinchiuderla come un animale, vi ascoltate quando parlate?"
"Sei troppo morbido Dohko, dobbiamo considerare il benessere della maggioranza."
"Sono d'accordo Shaka, ma fino a prova contraria è solo una ragazzina innocente."
"Sono d'accordo con Aldebaran, non possiamo farle questo."
"E se non lo facciamo cosa succederà? Sarà già troppo tardi Mu!"
Si misero tutti a litigare, Kanon compreso. Ognuno diceva la sua e il risultato non migliorava affatto la situazione. Io rimasi in silenzio a fissare il pavimento, sentendo un peso tremendo sul cuore. Quel litigio era colpa mia, forse avevo già fatto anche scattare il conto alla rovescia alla rovina.

È solo colpa mia, hanno ragione a volermi rinchiudere. Forse se passassi il resto del mio tempo in una gabbia tutto andrebbe meglio...

Pensieri del genere mi affollavano la mente e mi sentivo soffocare. Poi però mi ricordai della battaglia con i lupi e i vampiri. Lì avevo fatto una scelta, avevo deciso di lottare e non arrendermi ad Akihiko, grazie alla mia decisione Akane era riuscita a vedere la verità.

Cosa ti sta succedendo Miku?! Sei patetica! Lasciare che gli altri litighino per il tuo destino rimanendo zitta senza dire niente! Prendi in mano la situazione e alza la testa!

"Scusate!"
Provai a gridare, ma la mia voce era troppo debole in mezzo alle altre. Saori accorse in mio aiuto e con un suo gesto ci fu silenzio.
"Scusate, ma visto che è una situazione che riguarda me, vorrei poter dire anch'io la mia."
"Parla pure Miku." Atena sorrise.
Mi feci coraggio e avanzai al centro.
"So che la notizia di una nuova guerra è allarmante e che potrebbero morire innocenti, tutto si ripeterebbe da capo un'altra volta. Tristemente il fato ha deciso che sarei stata io la causa scatenante, avrei decretato la rovina.
Tuttavia non sappiamo con certezza in che modo, potrei averlo già fatto oppure no, però sono sicura di una cosa sola."
Li fissai tutti a turno, lentamente.
"Se dovesse davvero scoppiare un'altra guerra, vinceremo di sicuro! Voi cavalieri avete affrontato tante difficoltà e ne siete usciti sempre vincitori. Perchè siete uniti e siete forti! Non vi arrendete mai e lottate con tutte le vostre forze per Atena, per la pace, per gli indifesi! Perciò non litigate tra voi a causa mia, non dividetevi in questo modo! Se ci fosse uno scontro saremo in grado di superarlo, io vi darò tutto il mio appoggio, non sono così forte, ma anch'io ho qualcuno da proteggere e non lascerò che un nemico me lo porti via! Accetterò qualsiasi cosa vogliate impormi, ma vi prego, considerate le mie parole. La mia fedeltà rimane alle persone con cui ho vissuto e chi mi hanno aiutata, se dovessi scatenare un conflitto mi impegnerei per prima per fermarlo!"
Avevo parlato così tanto che mi mancava il fiato, sentivo però una strana sensazione lungo tutto il corpo.
I dodici rimasero in silenzio, alcuni mi fissavano sprezzanti, altri stupiti e altri ancora orgogliosi. Saori si alzò in piedi guardandomi dritta negli occhi.
"Grazie per le tue parole cavaliere, decideremo ora cosa fare nei prossimi giorni. Puoi andare."
Mi voltai e uscii in silenzio, sentendo gli sguardi di tutti trafiggere come dardi infuocati. Ma non ero scoraggiata, anzi. Avevo detto quello che volevo, ora potevo solo aspettare.
Mi lasciai lo spiazzo alle spalle, diretta verso l'uscita.
"Scusami. Sai per caso dove sono?"
Mi voltai verso la voce e vidi scioccata il Seiya, il cavaliere di Pegasus in carne ed ossa che mi fissava spaesato.

Il viaggio di Akane e Miku - FinaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora