Il viaggio di Akane e Miku - Finale

Capitolo 37

AKANE'S POV

"Miku! Miku sono qui!"
Cominciai ad agitarmi cercando di attirare la sua attenzione.
"È tua sorella?"
Da quando si erano risvegliati tutti era iniziata una dura battaglia che pian piano si era spostata dalla sala principale a quella dei consigli. I dodici e Seiya si stavano scontrando con Crono, mentre Saori cercava un modo per liberarmi.
"Sì, è lei! Mi sembra sia con Hyoga e... nostra madre?"
Guardai confusa quell'improbabile trio venirmi incontro e fui lieta di vedere che nessuno sembrava avere ferite gravi.
"Akane cos'è successo? E cos'è... questa?"
Miku fissò confusa la sfera in cui ero prigioniera, dopo aver fatto un cenno di saluto a Saori.
"Mi ha rinchiusa qui dentro, non riesco ad uscire!"
"Ha ragione, ho provato di tutto, ma quando la danneggio si rigenera immediatamente." spiegò la dea guardandola sfiduciata.
"Piuttosto siamo sicuri che Crono non verrà qui, visto che cerchiamo di liberarla?"
"Non preoccuparti, Seiya e i dodici cavalieri lo stanno tenendo impegnato quanto basta, anche se non so quanto tempo ci rimane..."
"Quindi dovrò starmene qui a guardarvi combattere?! Non se ne parla nemmeno!"
Non sarei rimasta a girarmi i pollici mentre loro rischiavano il tutto per tutto, non dopo aver visto Mii venire quasi uccisa.
"Saori possiamo sconfiggere Crono, rinchiuderlo di nuovo. Però ci serve un diversivo, dobbiamo immobilizzarlo per qualche minuto e possibilmente non rimanere uccisi."
Miku spiegò brevemente il suo piano, raccontando cos'era successo al loro fronte.
"Lo distraggo io." disse mia madre.
"È il mio compito, sono stata io a liberarlo ed è giusto che ora lo rinchiuda."
Nella sua voce c'era una leggera tristezza, seppur velata.
"D'accordo, allora potete contare sul mio Cosmo per sigillarlo per sempre."
Con un gesto deciso ed elegante della mano, Saori indossò la sua armatura divina, pronta a terminare la battaglia.
"Mi avete ascoltato? Non rimarrò qui, posso aiutarvi!"
Ricomincia ad agitarmi, sperando di trovare un modo per uscire, ma Hyoga venne avanti per parlarmi.
"Akane, probabilmente il solo modo per farti uscire è sconfiggere Crono. Fidati di noi e riusciremo a liberarti, almeno qui sarai al sicuro."
Appoggiò una mano sulla superficie liscia della sfera e, dopo qualche secodno, posi la mia nello stesso posto.
"D'accordo, fate quello che dovete." mormorai sconfitta.
Hyoga sorrise e si diresse da Seiya per combattere al suo fianco, mentre Saori, mia sorella e mia madre si preparavano per intrappolare il titano. Miku aveva tra le mani un vaso con disegni greci e lo teneva stretto a sè.
"Io aprirò il vaso, anche se il problema sarà chiuderlo. Richiederà una grande quantità di Cosmo."
"Ti aiuteremo."
La dea annuì decisa e impugnò il suo scettro dorato.
"Tocca a te mamma, distrailo e sarà fatta."
"D'accordo. Comunque vada..."
Guardò prima Miku poi me.
"... sono fiera di voi."
Sorrise, poi si voltò e il suo corpo fu circondato da fiamme nere.
"Miku sei sicura di non riuscire a tirarmi fuori da qui?"
"Mi dispiace, ma credo davvero che l'unico modo sia sconfiggere Crono o almeno fargli raccogliere tutto il suo potere in una volta, così la sfera dovrebbe sparire."
Un brivido freddo mi percorse la schiena. Cosa sarebbe successo se avesse raccolto tutto il suo potere in una volta? Saremmo sopravvissuti?
"Non preoccuparti sorellina, presto sarà tutto finito."
La sua voce aveva una nota malinconica, probabilmente la morte di Kanon le era ancora impressa; Finita ogni cosa dovevo organizzare qualcosa per farla stare meglio.
"Saori, quando Crono sarà incapace di muoversi aprirò il vaso, ma per sigillarlo servirà l'aiuto di tutti, cavalieri d'oro inclusi. Dovremmo farlo in fretta, altrimenti scapperà di sicuro."
"Al momento giusto riusciremo a chiuderlo."
Si scambiarono un cenno d'intesa e si voltarono verso la scena della battaglia. Per ora nessuno sembrava prevalere sull'altro, il signore del tempo dimostrava di essere all'altezza del suo nome. Il mio sguardo seguiva i movimenti di Hyoga, temendo potesse restare ferito. Fumiko all'improvviso gridò il nome di Crono da terra e la sua voce risuonò nell'aria che ci circondava. Lo stupore si fece spazio sul volto del titano, che scagliò i cavalieri lontani da sè con un sol colpo.
Atterrò di fronte alla vampira, visibilmente confuso.
"Cosa ci fai qui? Non dovevi occuparti degli altri uomini di Atena?"
Fumiko lo guardò senza lasciar trapelare alcuna emozione.
"Sono qui per fermarti."
Il bel viso di Crono si tramutò in una maschera di rabbia e dolore.
"Spero tu stia scherzando!"
In tutta risposta le fiamme nere lo circondarono come se fossero tentacoli, bruciandogli le vesti.
"Aiutatemi e tenerlo, Miku è il momento di usarlo!"
Camus, Mu, Shaka, Dhoko, Aphrodite, Aldebaran e Hyoga si gettarono sul titano, usando le loro mosse più forti per trattenerlo.
Miku di fronte a me aprì il Vaso degli Dei insieme a Saori; in quel momento sentii una forte energia attirarmi al suo interno e la sfera che mi teneva prigioniera scomparve. Caddi sul pavimento di marmo con un leggero tonfo e mi precipitai da mia sorella.
Sembrava faticare a tenere il Vaso degli Dei da sola, perciò l'aiutai.
"Imprigioniamolo una volta e per sempre!"
Le presi la mano e corremmo verso Crono, mentre Saori e i cavalieri rimasti concentravano il loro Cosmo per il sigillo finale. Ma eravamo stati troppi ingenui. Con un grido furioso il titano si liberò, scagliando i corpi dei cavalieri in aria e le grida e il clamore delle armature rimbombò nella Sala dei Consigli. Caduta a terra, vidi che Miku era riuscita e rimanere in piedi, almeno in parte. Ci scambiammo uno sguardo, intuendo quello che stava per succedere.
"Non penserete di certo di potermi rinchiudere un'altra volta?!"
Allungò entrambe le mani verso il cielo e, con un lampo verde, il tempo di fermò.

Ehilà!
Scusatemi per il capitolo corto e il ritardo di un mese, però sto avendo dei problemi in famiglia, mia madre non sta molto bene e anch'io non sono dell'umore più roseo. Però cercherò di far uscire i prossimi capitoli più in fretta, nonostante mi sia un po' difficile ultimamente, perdonate il mio calo di scrittura