Capitolo 25

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MIKU'S POV

"Ahi!"
"Di nuovo?"
"Mi fai male!"
"Più ti muovi più ti farà male, sei fortunata che sia nulla di serio. La prossima volta che vedo Milo..."
Mi allontanai dall'aria di tempesta che aleggiava intorno a Kanon e che gli era rimasta da quando ero entrata sporca di sangue e da sola. Una volta pulita però mi ero resa conto che le ferite erano per lo più superficiali e non troppo profonde. Il problema è che bruciavano come se vi fosse stato appicato fuoco. Avevo dormito malissimo continuando a maledire Milo in ogni modo possibile e immaginabile, ma sopratutto la mia debolezza. I miei pensieri erano tutti ingarbugliati e non riuscivo a fare chiarezza su quello che era successo in così poco tempo. Oltretutto neanche cosa fare il pomeriggio.
"Miku!"
"Kenshin, cosa c'è?"
"Alla fine oggi vieni?"
"Non so..."
"Beh, io, so che ci saranno Shun e June, Shunrei e Shiryu, Akane e Hyouga, Seiya e Saori, Ikki ed io."
"Allora direi che siete già abbastanza, anche senza di me."
"Ma dai che stai qui a fare? Oltretutto oggi tocca a Saga tenerti d'occhio e credo che anche lui venga."
"Kenshin davvero, non posso venire conciata così!"
Mi squadrò confuso per un attimo.
"Che hai di diverso?"
"Sono piena di bende forse? Oltretutto ancora un pochino bruciano."
"Ripeto, che hai diverso? Durante l'addestramento eri sempre conciata così, perchè ora non va bene?"
"Perchè a quanto ho capito è una qualche festa e poi non ti sembrano tutte coppie? Praticamente tutti sono in compagnia!"
"E allora? Siamo insieme, ci divertiamo."
"Ma non ti sembra imbarazzante? Io, te ed Ikki saremmo gli unici in mezzo a loro che si terranno mano nella mano per tutto il tempo!"
"In realtà non è proprio così... vedi io ho chiesto a Luna se le andava di venire..."
"Che?!"
"Volevo parlartene, ma ultimamente sei sempre via."
"Ora sono qui."
Kenshin sospirò passandosi una mano tra i lunghi capelli castani, con un gesto nervoso.
"Allora... ti va di parlarne un secondo?"
Uscimmo dalla casa dei Gemelli, sedendoci sui gradini all'esterno.
"Allora?"
"Io avevo già incontrato Luna una volta, prima che ci andassi tu. Non abbiamo parlato di chissà che, però mi è sembrata molto... triste.
Io sono stato solo per molto tempo quindi so che non è per niente piacevole e lei non scende mai dall'Altura delle Stelle. Prima non le era permesso, ora è diverso però..."
Sembrava alquanto imbarazzato a parlarne, perciò aspettai in silenzio che continuasse.
"Volevo farle vedere com'è il mondo esterno!"
"Ecco perchè hai instito per venire con me quel giorno. Non eri preoccupato, volevi solo vederla."
"No! Cioè... ero anche preoccupato per te. Dopo sono andato altre volte a trovarla, di nascosto. Ho provato a convincerla a scendere, ma era dubbiosa, prima di oggi."
"Capisco..."
Mi era difficile accettare che a Kenshin piacesse Luna, la stessa ragazza che aveva predetto il mio futuro infausto.
"Oltretutto voleva anche parlare con te mi ha detto."
"Con me? Perchè mai?"
"Credo si voglia scusare, sai è difficile avere il dono della preveggenza. Non fai altro che dire agli altri i guai che lo aspettano e nessuno poi torna più lì. Per rabbia, capisci?"
"Io... sì. Immagino non sia colpa sua..."
"Bene allora."
Si alzò scrollando le spalle.
"Mi sono tolto un peso. Dopo questa mia confessione però dovrai venire per forza."
"Non lo so..."
"Allora decido io per te, verrai."
"Ma è ridicolo! Sono libera di scegliere!"
"Allora scegli in fretta!"
Mi salutò e so diresse di corsa verso Crocus, lasciandomi sola.

Maledetto Kenshin!

Entrai sbattendo la porta e mi diressi verso camera mia. Guardai la mia immagine allo specchio, soffermandomi sulle bende alle braccia e al fianco.

Sembro una mummia, dovrei andare così? Mettermi qualcosa di più carino?

La cosa più elegante che avevo era l'armatura e non era neanche un vero e proprio vestito.

Sono sicura che Akane si metterà qualcosa di suo, anche Shunrei, Saori, June e Luna saranno di sicuro molto belle...

Pensai ai bei capelli argento di Luna e mi passai una mano tra i miei, neri ispidi. Dopo lo scontro con Milo mi ero lavata, ma i miei capelli erano abbastanza lunghi, quindi li avevo lasciati da parte perchè richiedevano più tempo.

Ma perchè mi sto soffermando su queste cose?! Non è da me!

Decisi di mettermi l'armatura e fregarmene di cosa avrebbero pensato gli altri; era Akane quella stilosa, non io.
"Miku sei lì?"
"Entra pure."
La testa di Saga fece capolino dalla mia porta, ma non entrò.
"Kenshin è già andato, tu cosa hai intenzione di fare? Oggi devo controllarti io."
"Credo che andrò."
"Ah ok."
Mi fissò un secondo senza dire nulla, forse chiedendosi il perchè dell'armatura. Uscii anch'io, seguita dal cavaliere d'oro e ci incamminammo, mentre intorno a noi molti altri cavalieri andavano nella stessa direzione. Dopotutto era passato molto tempo da una festa vera e propria.
"Ti devo ringraziare sai."
"Me?"
"Sì, dopo tutto quello successo con Hades io e Kanon non andavamo ancora d'accordo. Ce l'aveva con me ed è comprensibile, ma anch'io ero arrabbiato con lui. Ci parlavamo a stento, finchè non sei arrivata tu. Non so se lo sai, ma l'hai cambiato in meglio. Vedo che è felice e ora discutiamo senza problemi. Grazie a te e a Kenshin abbiamo finalmente superato i nostri divari."
"Oh, ehm... grazie?"
Arrossii, non ero abituata a complimenti del genere anche se mi faceva piacere. Anch'io ero molto affezionata a Kanon.
"Lui oggi verrà?"
"Sì, ma più tardi. Quando arriviamo ti lascio con i tuoi amici, tanto se ci sarà anche Saori non dovrebbero esserci problemi."
"Ok."
Per un po' non parlammo più, ma a un certo punto decisi di rompere il silenzio.
"Saga..." mi fermai un attimo.
"Secondo te scoppierà davvero la guerra?"
"Non lo so. Di certo questo oracolo non è di buon auspicio."
Fissai le lastre di pietra della strada, chiedendomi quando sarebbe accaduto.
"Luna non ha mai sbagliato vero?"
"No, ma c'è sempre un prima volta."
"Sai... forse avevano ragione Shaka e gli altri. Dovrei essere rinchiusa."
Il cavaliere mi appoggiò una mano sulla spalla incoraggiandomi.
"Non abbatterti così. Fin da quando ero ragazzino ho visto molti scontri e alcuni gli ho causati io stesso, ma per quanto terribili possano essere ho imparato che si può sempre uscirne vincitori. Non mi sarei mai aspettato di vedere il Grande Tempio in pace per così tanto tempo e per me è abbastanza. Se ci sarà una guerra la affronteremo, dopotutto l'hai anche tu, giusto?"
Guardandolo mi ricordò davvero Kanon e sorrisi.
"Grazie."
"Stai andando a una festa, non puoi essere triste. Oltretutto siamo arrivati."
Davanti a noi la luce del tramonto dipingeva Crocus di rosso e non potei fare a meno di fissare il paese che si stendeva davanti a me, decorato a festa e pieno di gente che rideva.
Non seppi spiegare perchè, ma sentii una grande tristezza nel cuore, come se fossi consapevole che non sarebbe durato più per molto. Fissai il sole rosso che piano piano scompariva oltre le montagne, senza sapere che non ero l'unica che in quel momento guardava con tristezza l'orizzonte.






Una donna elegante guardava con nostalgia il sole tramontare da un balconcino di ferro. Quella scena le era terribilmente familiare e ormai sapeva che non si poteva più tornare indietro. Abbassò lo sguardo sulla folla festosa e sulla strada illuminata da lanterne che ospitava bancarelle profumate di spezie e dolci, poi voltò le spalle a quel mondo a cui non era mai appartenuta.

Il viaggio di Akane e Miku - FinaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora