La notizia degli occhi di Harry si diffuse per tutta Hogwarts. In molti ipotizzarono un ritorno del signore oscuro, per fortuna di Harry i professori intervennero nell'immediato per far si che gli studenti della scuola di magia si concentrassero sulle varie verifiche. In tutto questo trambusto, Harry era concentrato a finire il regalo per il professore di Pozioni. Aveva tutto, ma l'elfo per la rilegatura sembra inesistente. Tutti i suoi tentativi di convincere la custode della biblioteca della scuola a dire dove si trovasse il famoso elfo, furono un fallimento. Purtroppo la data di scadenza era dietro all'angolo ed Harry non riuscì a completare nulla. In questa situazione, non ci fu l'aiuto di Draco, il biondino aveva un comportamento più freddo del solito e ciò preoccupò assai il giovane Potter.
L'ultimo giorno per finire il regalo era ormai arrivato. Harry non perse la speranza e provò, ogni momento di pausa, a convincere la custode a dirgli dove si trovava l'elfo. La cosa strana di questa giornata fu il fatto che la biblioteca non sembrava molto attiva, non che i servizi offerti da essa stessero scioperando bensì era deserta, in qualsiasi orario non vi era nessuna presenza di studente eccetto quella di Harry. Il silenzio rendeva l'atmosfera cupa e perfetta per uno scenario di un film horror, almeno era ciò che pensava Harry. Per tutta la giornata cercò un modo per riuscire a ottenere ciò di cui aveva bisogno, ormai la scadenza era alle porte e doveva trovare un modo. Dato che aveva non poche difficoltà per la ricerca dell'elfo, doveva iniziare a pensare ad un piano di riserva e la biblioteca risultavo il luogo perfetto per far ricerche. In quanto non aveva molto tempo, decise di saltare l'ultima lezione della giornata che valeva a dire una settimana di punizione perché si trattava della lezione di pozione.
Una volta giunto in biblioteca, Harry notò che la custode non era presente e quindi decise di aspettarla girando tra gli scaffali in cerca di una soluzione. Il silenzio era devastante e fastidioso alle orecchie del ragazzo d'oro. L'oggetto del suo interesse fu qualcosa inerente alla rilegatura, sperava in un libro che spiegava come rilegare un libro attraverso un incantesimo, ma ritenne che la rilegatura del mondo magico fosse simile, se non uguale, a quella babbana. Durante la sua perlustrazione, sentì dietro a sé una presenza attraverso dei passi. Fece finta di non notare ciò, ma le sue orecchie erano in ascolto per qualsiasi suono. La situazione gli ricordò il Quidditch, soprattutto la ricerca del boccino d'ora. Con la bacchetta in mano riuscì a girarsi in tempo e lanciare un incantesimo di blocco, a quanto pare la fortuna girava per lui ed effettivamente era riuscito a fermare il soggetto che aveva sentito per tutto quel tempo.
-Brutto bastardo! Come ti sei permesso? - urlò un vecchio elfo burbero
Harry rimase immobile dinanzi all'elfo. -E tu chi saresti? - chiese confuso il ragazzo e nel mentre lanciò un incantesimo che permise all'elfo di muoversi. Era diverso a tutti gli altri elfi della scuola, possedeva delle vesti eleganti color camoscio ornate in oro.
-Chi sono io? - domandò severo l'elfo -CHI SONO IO?? Ma come osi insinuare che non mi conosci??
-Conosco diversi elfi della scuola- confessò Harry -ma non ti ho ma visto-
-Io sono Gormer, uno dei più grandi rilegatori della storia dei Maghi - si presentò l'elfo con un inchino per poi proseguire con tono triste -o almeno lo ero, prima dello scoppio della prima Guerra Magica. Ma questo non ti deve importare, ora con permesso-
-No aspetta!- pregò Harry prendendo l'elfo per la sua giacca -Ti prego ho necessità del tuo prezioso lavoro!-
Gormer osservò il ragazzo, per un attimo ebbe l'istinto di accettare l'incarico -Mi dispiace ragazzo, non vedo come io possa aiutarti...sono anni che non rilego più un libro- detto ciò si staccò dalla presa di Harry e si avviò per andarsene.
-Nemmeno se le pagine in questioni sono le traduzioni degli appunti di uno dei fondatori della scuola, Salazar Serpeverde?- urlò Harry nella speranza di convincere l'elfo ad aiutarlo.
-Oh ragazzo, non sai in cosa ti stai immischiando- disse l'elfo girandosi verso il ragazzo -Tutti i rilegatori sanno che chi riesce a tradurre gli appunti di Salazar Serpeverde è maledetto in quanto parla o comprende la lingua dei serpenti-
-Non mi importa, sono nato con la maledizione e sono disposto a morire con essa- affermò il ragazzo. L'elfo scrutò attentamente lo sguardo fiero e determinato del giovane.
-Per l'amore di Merlino, sei disposto a maledirti per amore di qualcuno- Harry si sentì pietrificato dalla parole del vecchio elfo. -Ti prego ragazzo, non chiedermi di rilegare quelle pagine, almeno tu, in quanto salvatore del mondo magico, non cedere nel maledirti-
-Ti prego- implorò Harry, si inginocchiò in segno di supplica -Non ho molto tempo a disposizione e sono disposto a fare tutto ciò che è in mio potere-
L'elfo con tutto il dolore negli occhi acconsentì -Non venirmi a dire che non sei stato avvisato-
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Per fortuna di Severus la giornata stava per finire. Sulla sua cattedra guardò il foglio con l'orario e notò che oggi avrebbe avuto Griffondoro e Serpeverde dell'ultimo anno, il ciò equivaleva avere Harry in classe.
Il suo umore peggiorò non appena comprese che Harry non si sarebbe presentato a lezione. "Quel moccioso osa saltare le mie lezioni...i suoi compagni non hanno detto nulla quindi dubito che sia malato". Tutti gli studenti erano sull'attenti, il professore era attornato da un'aura cupa, e ciò provocava un senso di ansia.
Durante la lezione, Severus non diede vita facile a nessun studente. Sapeva che quel Potter stava tramando qualcosa e lui doveva sapere di cosa si trattasse.
Mancano 10 minuti alla fine delle lezioni; ormai era diventato impaziente il professore. Smise di spiegare chiudendo tutti i libri degli studenti con un movimento di bacchetta.
Presi dallo spavento gli studenti, arrivo un esclamazione al dir poco fuori luogo.
-Ma che cazzo?! Ma è scemo-
Non ci volle molto a capire che le parole erano fuoriuscite dalla bocca di Ron Weasley.
Severus si alzò bruscamente dalla sua cattedra e si diresse verso l'uscita, ma non prima di fare una tappa dal banco di Ron.
-Molto bene Weasley, 500 punti in meno per Griffondoro e un mese di punizione. Stai sicuro che i guai sono solo iniziati per te-
Affermato ciò, uscì senza dar spiegazioni a nessuno.
"Cosa stai combinando maledetto Potter?"Il professore controllò ogni angolo dove Potter poteva essere. Guardò anche in camera sua, ma con vani risultati.
Iniziò a girare all'impazzata per la scuola. Ma la sua ricerca fu interrotta dal professore Brown.
-Severus!- urlò cercando di raggiungerlo
-Non ho tempo da perdere con te- rispose accertando il passo. Non aveva nessuna intenzione di fermarsi per qualcuno che disprezzava.
-Non fare il prezioso- supplicò con il respiro affanato -io e te bisogna parlare della sua volontà -
Severus si fermò e lo guardò fuorioso il suo collega.
-Io e te non dobbiamo parlare di niente! Con permesso- disse Severus tornando sui suoi passi
-Non puoi scappare dall'argomento. I suoi occhi sono la prova che è iniziato il processo- le sue parole vennero seguite da una risata.---
Nota dell'autore:
Guess who is back? Me!!
Scusatemi tanto per l'attesa...tra il blocco universitario e quello creativo, mi ero scordata di aver tra le mie bozze un nuovo capitolo.
Vi avrò fatto incuriosire ancora di più? Fatemelo sapere nei commenti!!Spero vi piaccia! <3
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Nero Smeraldo
FanfictionLa guerra contro Voldemort è finita grazie alla vittoria di Harry Potter. Silente ha finto la sua morte, ed è vivo. Severus grazie all'aiuto di Harry è riuscito a salvarsi dal morso di Nagini. Harry, dopo la guerra ha capito che a Ron e Hermione no...