Capitolo 5

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Harry aprì gli occhi e si ritrovò nell'aula di pozioni, quella stanza però aveva qualcosa di diverso dal solito: era vuota, non c'era nessun Serpeverde o Grifondoro. L'unico spettatore era il professore di pozioni stesso, Severus. -Ben svegliato Potter. Che sensazioni ha dato poter dormire durante tutte le mie ore?- Il tono non era come quello che aveva sempre usato, era più pacato. Severus accennò un mezzo sorriso divertito; Harry invece non capiva cosa stava succedendo, perché il suo professore che gli parlava senza usare un tono duro o acido? Harry si schiaffeggiò per vedere se era un sogno, ma nel farlo sentì dolore. Severus lo guardò confuso ma allo stesso tempo divertito. -Potter, ma che ti prende? Prima dormi tutta la lezione e poi ti schiaffeggi?- Severus posò la sua mano sulla guancia dolorante di Harry. -Harry...- la sua voce e il viso stavano cambiando non erano più quelli del suo amato, ma di Draco?

-Harry! Svegliati! Non puoi dormire quanto ti pare il primo giorno di scuola!- I sogni di Harry furono rovinati da Draco, arrivava sempre a interrompere le parti più belle. "Accidenti a te Draco" pensò Harry per poi dire -Ho capito, mi alzo e andiamo a fare colazione così sarai contento- Harry dopo essersi preparato, uscì dalla stanza e raggiunse la sala comune dei Serpeverde dove lo aspettava Draco. Harry ormai non era più un Grifondoro, ma bensì un Serpeverde, ed aveva bisogno di tempo per abituarsi ai nuovi colori, al nuovo ambiente e alle persone appartenenti a quella casa.

Draco ed Harry, arrivati nella Sala Grande, si misero seduti vicino all'entrata, lontani dagli altri Serpeverde. Il motivo era che volevano parlare di cose di cui solo loro erano a conoscenza, ma la quiete durò poco. Mentre stavano facendo colazione con uova e salsicce, tre voci conosciute si avvicinarono...

-Che fai Harry? Ti sei alleato con il furetto?- Draco si girò per guardare male il proprietario della voce, oltre non poteva essere se non quello stupido di Weasley. Harry alzò lo sguardo per guardare il trio che aveva davanti, erano Ron, Hermione e Ginny. -Che cosa possiamo fare per te Ron?- chiese. Ginny non diede tempo di far rispondere il fratello -Per quale ragione hai chiesto a Silente di farti cambiare casa?- il tono con cui pronunciò quelle parole era furioso ma anche confuso. Harry si alzò da tavola, e Draco ripeté l'azione. Harry prese fiato per un attimo e poi sputò fuori tutto quello che pensava -Il fatto è molto semplice: tu Ginny, sei sempre in calore e mi stai addosso di continuo, in più a momenti ti sei fatta tutti quelli di Grifondoro; tu Ron, sei infantile e rozzo, per certi aspetti; e tu Hermione, sei peggio di una madre che soffoca il proprio figlio per dire ciò che deve e non deve essere fatto, non mi meraviglio che anche Snape ti abbia chiamata "un'insopportabile so-tutto-io"-. Finito di parlare, insieme a Draco uscì dalla Sala Grande per raggiungere l'aula di Trasfigurazione per la lezione con Corvonero. I due lasciarono quel trio senza parole. Ron era a bocca aperta, Ginny era rossa dalla rabbia che provava ed Hermione non sapeva cosa fare o cosa dire a riguardo.

Draco ed Harry, appena fuori dalla porta della Sala Grande, scoppiarono in una risata che non riuscivano più trattenere. -Hai visto la faccia di "Miss so-tutto-io"?- disse Draco riprendendo la citazione di Harry, che a sua volta aveva preso orgogliosamente da Snape. -Non sapeva proprio cosa dire, forse perché avevi ragione- concluse Draco, smettendo di ridere e cercando di tornare serio. Harry rispose tranquillamente -Nella vita bisogna essere sinceri: prima con sé stessi e poi con gli altri-. Draco lo guardò divertito. -Harry, ti conviene concentrarti più sulla lezione di Trasfigurazione... che sulla filosofia!- e detto ciò, scoppiarono a ridere di nuovo.

Durante il tragitto, Harry non guardava dove stava andando a causa di un libro che aveva tra le mani, guardava i vari incantesimi che durante l'anno avrebbe imparato. Come il giorno prima, andò a sbattere contro qualcuno. -Potter! Sta preparando un attentato alla mia vita, dato che è la seconda volta in due giorni?!- Harry sentendo la voce del professor Snape, alzò lo sguardo dal libro che ormai era per terra. -M-Mi scusi tanto signore- aveva la gola secca -ero preso dalla lettura e non mi sono accorto della sua presenza- le sue scuse erano vere. Harry, per non stare troppo a contatto con gli occhi del professore, si abbassò per riprendere il suo libro. -Mi scusi ancora- detto ciò insieme a Draco, riprese la strada per andare verso l'aula di Trasfigurazione.

Severus guardò i due ragazzi allontanarsi, soddisfatto che Harry si era scusato prima di tornare sui suoi passi. "Maledetto moccioso", nel pensarlo le sue labbra si incurvarono appena verso l'alto. Smise di osservare i due ragazzi, e continuò a camminare verso i sotterranei poiché aveva lezione di Pozioni con quelli del sesto anno. Dato che aveva sentito la conversazione tra Harry, i due Weasley e la Granger (e nessuno si era accorto che lui era passato dietro di loro), aveva in mente di umiliare la signorina Weasley, non tanto perché ci provava con il suo Harry o perché fosse un odiatissimo Weasley, ma per il fatto si credeva una dea scesa in terra. Ovviamente avrebbe preso di mira anche il "signor" Weasley e la miss so-tutto-io, nomignolo di cui era fiero, soprattutto dopo che lo aveva sentito usare anche da Harry. Cos'altro poteva andare storto nella giornata di Severus: toglieva punti e decideva le punizioni.

In un altro corridoio c'erano, Ron, Hermione e Ginny che discutevano sulle parole di Harry.

-Ron! Ma come ti sei permesso di non difendermi dall'offese di Harry? Ti ricordo che sono tua sorella- disse Ginny piena di rabbia. Ron si fermò e la guardò dritta negli occhi -Io difenderti? Sei tu che ti sei fatta questa reputazione con le tue azioni, hai fatto tutto da sola. Sei tu la responsabile delle tue azioni, non io, anche se sei mia sorella. Harry ha ragione su di te e tutti lo sanno. Quindi, chiediti perché Harry prova disgusto per te, che se sei intelligente ci arrivi- rispose secco Ron. Ginny non ebbe il coraggio di ribattere perché sapeva che Ron ed Harry avevano ragione su di lei, e lo sapeva benissimo ma non sopportava il fatto che glielo si rinfacciasse e se ne andò via da lì per raggiungere la sua classe.

Hermione sospirò -Harry ha ragione su di noi, ci conosce meglio lui di noi stessi- disse per poi guardare Ron. -So che a volte sembro una so-tutto-io, ma è vero che dico anche cosa bisogna fare e cosa no?- Ron la guardò -A volte sei peggio di mia madre! Ora andiamo che abbiamo Storia della Magia...- Hermione lo guardò a bocca aperta, ma non disse nulla e si diresse insieme a lui verso l'aula della loro materia.


_Nota dell'autore_

Spero che il capitolo vi sia piaciuto! Come potete ben notare non sono un genio nella grammatica^w^ inoltre vi volevo ringraziare di cuore, a tutti colore che seguono la mia storia o coloro l'hanno visualizzata per puro caso, grazie a voi la mia storia ha raggiunto +1K di visualizzazioni <3 per me è un record, non ho mai pensato di raggiungere tanto. Vi devo dire che all'inizio avevo paura di pubblicare storie per paura di essere criticata, invece ho capito che nella vita bisogna buttarci, a qualcuno può piacere le mie storie ad altri no, ma l'importante è che faccio provare emozioni a qualcuno <3 Grazie di tutto <3

Il prossimo capitolo spero di pubblicarlo presto, ma se non ci riesco è perché ho anche la scuola a cui pensare e ad altre mie passioni come il disegno, ogni giorno scrivo sempre un pezzo in più della mia storia e poi arriva il momento in cui la pubblicherò.

Grazie ancora <3



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