Questa one-shot non è scritta a scopo di lucro.
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The way that your lips move
The way you whisper slow
[...] You're watching, I feel it
I know I shouldn't stay
I picture your hands on me (I think I wanna let it happen)
But what if you kiss me? And what if I like it?
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Solida tradizione dei Senior students di Miami, finalmente liberi dai vincoli scolastici, era trascorrere una serata in spiaggia, davanti a un falò ardente, per inaugurare la prima estate da adulti. Come se esso fosse stato un profano ed effimero fuoco della divina Estia, negli intenti catartico, iniziatico a un'età meno verde, la sabbia di South Beach mutava per l'evento nel pritaneo della Florida. Al pari di nuovi nati, i giovani ci avrebbero girato attorno, incoronati non d'olivo o lana, come i neonati ellenici, ma d'alloro e fiori esotici, e ciascuno di loro si sarebbe votato a un'arte, ridenominandosi davanti ai coetanei.
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Miami, Florida
Giugno
Il giorno fu una corsa a scavezzacollo verso la sera. Mano a mano che nei cuori dei diciottenni l'ansia cresceva, alla vista del rosseggiare del cielo, Erebo, imbracciato l'arco di Artemide, si premurò di scoccare cupi dardi contro la sommità della volta tramontante, perché, precipitando nell'oceano, la dipingessero di manganese e cobalto e poi, del colore proprio della notte.
Poseidone riversava le onde sulla battigia con indolenza, gorgheggiando una melodia che prometteva tranquillità. L'intera South Beach pullulava di corpi sudati, resi più o meno bronzei dal sole rovente. Le zanzare ronzavano nell'aere, moleste. Le cicale, soverchiate dal rumore del traffico urbano, faticavano a emergere con il loro canto stagionale.
Daniel "Danny" Smith, il capitano della squadra di football, un armadio compatto come un carciofo con la testa rasata e le guance paonazze, guidava a tavoletta la berlina imprestatagli dal padre lungo l'arteria che collegava la terraferma di Miami alla sua parte insulare. Al suo fianco sedeva Camila Cabello, Junior student imbucatasi alla cerimonia grazie a un'intricata serie di conoscenze; dietro di lei, Lauren Jauregui, Katia Hudgens e Austin Mahone. Nell'utilitaria scalcagnata che seguiva, qualche metro distante, Normani Hamilton alla guida, Zachary Breed, la cheerleader Olivia McKennie, Lucía Vives e Weston Fox.
Le due vetture gareggiarono tra loro, mantenendosi a una velocità di poco superiore ai limiti, cosicché potessero zigzagare agilmente nel traffico senza che la polizia facesse loro caso. Percorsero la sezione finale del ponte con le fiancate quasi incollate l'una all'altra.
Nella Ford di Danny, Camila aveva allungato un mignolo tra la portiera chiusa e il proprio sedile, e avvolgeva quello di Lauren, discretamente.
Era un'amicizia antica, la loro. Risaliva alla primissima infanzia ed era stata favorita dalla contiguità dei loro domicili e dall'ottimo rapporto che intercorreva tra i loro genitori. Sebbene non si passassero nemmeno un anno di differenza, Lauren non sapeva ricordare il proprio principio di vita in assenza di Camila; come se, infanti, fossero emerse in successione dalla stessa sorgente e avessero cominciato a scivolare a valle spalla a spalla, senza mai perdersi di vista o seminarsi. Crescere era equivalso a mantenere una promessa di inseparabilità, allacciando un rapporto sempre più stretto in una perfetta concordia emotiva.
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The Moon told me
Hayran KurguRaccolta di one-shot ispirata ai primi due album da solista di Camila Cabello, "Camila" e "Romance". Contiene ventiquattro capitoli, sia inediti che extra, per quanto riguarda le fanfiction presenti sul mio profilo. "Señorita" non è presente a causa...