An Original Love | N.M.

Capitolo 7

È estate. Io, Stefan e Klaus siamo insieme da due mesi.
Ora ci troviamo in una piccola città del Tennessee davanti a una casa isolata.
Io e Klaus andiamo a bussare alla porta. Ci apre una donna "cosa volete?"
A parlare è Klaus "io e la mia ragazza siamo rimasti a piedi, la ruota della nostra macchina ha bucato e vorremmo fare una telefonata. Questa è la prima casa che abbiamo visto"
Quando ha detto 'la mia ragazza' non so nemmeno il perché, ma il mio cuore ha cominciato a battere più velocemente. Klaus probabilmente se n'è accorto perché ha fatto un ghigno divertito.
"ci chiedevamo se potrebbe farci entrare per usare il telefono" dico allora io.
"non fa niente, vi porto il telefono fuori". Detto ciò, la donna entra in casa e dopo pochi minuti ritorna da noi.
"ecco il telefono"
"io pensavo che le persone che vengono dalla campagna fossero più ospitali" dice Klaus mentre soggioga la donna "ora facci entrare in casa tua".
Ci avviamo verso la porta di casa e ci dice "potete entrare".
Dopo che siamo entrati, Klaus chiede alla donna di un certo Ray Sutton.
"io non so niente di Ray Sutton"
"oh invece si, tesoro, so benissimo che viene in questa casa una volta al mese e che vi tenete ogni giorno in contatto". Mentre Klaus dice questo, entra un'altra donna nel salone. "oh scusate, non pensavo ci fossero ospiti".
"non ti preoccupare, amore, ce ne stavamo quasi andando, ma prima..." Klaus spezza il collo alla signora, e la ragazza urla di terrore. Io alzo gli occhi al cielo: fa sempre le cose con violenza. "ora dimmi dove si trova Ray Sutton"
"va bene, va bene, te lo dirò, ma ti prego, non farmi del male.. Ray si trova in un bar a 7 kilometri da qui".
"brava, ora fai entrare il mio amico". Klaus si sta riferendo a Stefan, che sta aspettando fuori dalla porta sul retro.
"puoi entrare" dice la ragazza.
"Stefan, ora sono tutte tue". Io e Klaus ce ne andiamo, mentre Stefan uccide e si nutre di quelle due donne.

Io e Klaus stiamo aspettando Stefan in macchina "sempre così devi fare te."
"così come? Cosa ho fatto adesso?" dice Klaus alzando gli occhi al cielo.
"beh devi sempre le fare le cose con cattiveria.. Non c'era bisogno di ucciderle"
"invece si, sono possibili testimoni, non dobbiamo lasciare tracce"
"se lo dici tu" dico sospirando e guardando fuori dal finestrino.

Tutti e tre siamo in macchina e ci stiamo dirigendo al bar indicato dalla donna, in cui si dovrebbe trovare questo Ray Sutton, un licantropo.
Arriviamo fuori dal bar e facciamo un piano per attirare la sua attenzione.
Entriamo dentro il bar. Stefan e Klaus si siedono su un tavolo vicino alla finestra, mentre io vado verso Ray Sutton che si trova al bancone.
"vorrei un Bourbon per favore" dico al cameriere.
"oh no, offro io alla signorina" dice Ray guardandomi e sorridendomi.
"io sono Ray" dice porgendomi la mano.
"Krystal". Dopo ciò, arriva il mio Bourbon. Io e Ray iniziamo a parlare. Tutto questo fa parte del nostro piano, ovvero attirare la sua attenzione su di noi.

Narrazione esterna
Mentre Krystal è con Ray, Stefan e Klaus sono seduti ad un tavolo non molto lontano da loro. Klaus non smette di togliere gli occhi di dosso da Krystal.
"sei geloso" gli dice Stefan.
"cosa? Ma che dici?" risponde Klaus
"oh andiamo, ti da fastidio il fatto che ora sta flirtando con quel lupo"
"non so di cosa tu stia parlando"
"lei ti parla con arroganza, ti sfotte, e tu non le dici niente. Se lo avessi fatto io, probabilmente sarei già sotto terra in una bara. Cerchi di non farla stare male, stai attento a come fai a parlare con lei... E ora sei chiaramente geloso"
"io non sono geloso."
"oh si che lo sei"
"piantala Stefan" sbotta Klaus "a me non serve una distrazione, devo andare avanti con il mio piano e lei sarebbe solo d'intralcio".
Mentre stava dicendo queste parole...

Narrazione interna
Mentre stavamo parlando, Ray ad un certo punto mi mette la mano sulla mia coscia. Io sussulto leggermente, ma subito dopo arriva Klaus e dice "leva immediatamente quella lurida mano dalla mia ragazza."
"oh scusa, non sapevo avesse un ragazzo" si scusa Ray.
"a dire il vero non sapevo nemmeno io di averlo" dico io e alzo gli occhi al cielo.