Capitolo 15

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Finalemente sento del movimento fuori dalla porta. Mi alzo dal divano. La porta si apre e vedo un Klaus tutto sporco di sangue dalla testa ai piedi; lo sguardo vuoto. All'inizio non si accorge di me, così io, per cercare di sdrammatizzare, gli dico "addirittura 'signor Klaus' ti fai chiamare" scherzo io, riferendomi a come l'aveva chiamato l'anziana signora che mi aveva aperto la porta.
Lui si gira verso di me, spalanca gli occhi e socchiude la bocca. "Krystal" sussurra lui. "Klaus" gli sorrido io. Con la velocità da vampiro viene davanti a me. Mi prende il viso tra le mani e mi bacia. Restiamo a baciarci per attimi che sembrano infiniti, fino a che si stacca e dice con gli occhi lucidi "sei proprio tu? Com'è possibile. Io credevo che tu-"
"sì, ero morta. Ma ora sono ritornata" gli sorrido. Lui mi abbraccia.
"ma come hai fatto?" mi chiede lui confuso.
"è complicato da spiegare.."
"ora basta chiacchiere che è ora di cena!" urla Rebekah che è dietro di noi. La guardiamo confusi.
"già, eravate così presi dai vostri momenti da piccioncini che, anche con il vostro super udito, non mi avete sentita entrare" scherza lei. Io e Klaus alziamo gli occhi al cielo.
Scendendo dalle scale ci raggiunge anche Elijah per la cena.
"Klaus, vai a darti una lavata" gli dico.
"d'accordo, mammina" mi dice lui, e se ne va. Io e Rebekah ridiamo, mentre Elijah cerca di trattenere invano una risata.

Finita la cena mi alzo dal tavolo, ringrazio tutti quanti per l'ospitalità e dico che è ora di tornare a casa.
"aspetta, ti accompagno" mi dice Klaus.
"no, non ti preoccupa-"
"ho detto che ti accompagno" dice lui alzandosi dalla sedia e andando a prendere la giacca. Io alzo gli occhi al cielo.

Mentre stiamo camminando verso casa mia, mi squilla il telefono. "pronto?"
"ciao, Krys. Dove sei?". È Bonnie.
"ehm, sto tornando a casa, perché?"
"vieni subito dai Salvatore"
"d'accordo. Arrivo subito". Chiudo la telefonata.
"chi era?"
"piantala Klaus, so benissimo che hai ascoltato tutto"
"ok mi hai scoperto. Ora andiamo". Mi prende per mano e raggiungiamo la pensione a velocità vampiro.

"bene Krys, sei arriva-.. Aspetta, cosa ci fa lui qui?" mi chiede Damon.
"beh, lui..."
"è venuta a casa mia e la stavo accompagnando a casa, ma poi la vostra stupida telefonata ci ha disturbati" risponde Klaus al mio posto.
"che ci facevi a casa sua?" mi chiede Damon.
"Damon, non stavo facendo niente a casa sua. Sono solo andata a trovarlo dopo che sono rimasta morta per un mese e sono stata lì a cenare. Ora mi dite perché siamo qui oppure continuiamo a farci gli affari miei?"
"io proporrei la seconda opzione" dice Damon.
"Damon, ti ammazzo" gli dico io.
"Damon, piantala" dice Stefan, mentre io e Klaus ci sediamo sui due posti liberi sul divano.
"a questo punto è un bene che ci sia anche Klaus, visto che gliel'avremmo detto domani. In pratica Bonnie continua a sognare le bare dove c'erano gli Originali, prima che Klaus li risvegliasse tutti. Il problema è che sogna un'altra bara, ma non sappiamo chi o cosa ci sia dentro, visto che nel sogno è sigillata." spiega Stefan. Tutti quanti guardiamo Klaus.
" allora? Sai qualcosa di questa bara?" gli chiede Elena.
Dopo un attimo di esitazione, l'ibrido sospira e dice "sì, so qualcosa, ma non vedo il motivo per cui dovrei dirvi cosa ci sia dentro".
"perché sicuramente è un'altra minaccia che dovremo affrontare. Dopotutto, a Mystic Falls le cose vanno sempre così." dice Damon.
"si, ma se non apriamo la bara, vedrete che non ci sarà nulla di cui preoccuparsi". Conclude Klaus.

Io e Klaus siamo davanti a casa mia. "vuoi entrare?" gli chiedo io.
"perché no" risponde lui.
Lo faccio entrare e andiamo in cucina. "vuoi qualcosa da bere?" gli chiedo mentre mi preparo un bicchiere di acqua. "no, grazie".
"allora mi vuoi dire cosa c'è o no in quella bara?"
"mhm.. Fammi pensare.. No"
"dai, perché??" gli dico avvicinandomi.
"perché dopo lo andresti a dire ai tuoi amichetti"
"non è vero"
"si che è vero" dice avvicinandosi ancora di più a me.
Io non resisto e lo bacio. Gli metto le braccia dietro al suo collo mentre lui mette le mani sulla mia vita. Con la velocità da vampiro andiamo nella mia camera da letto senza smettere di baciarci. Mi appoggia al letto e si mette a cavalcioni su di me. Comincia a togliermi i vestiti e io faccio lo stesso con lui, fino a che rimaniamo in intimo. Comincia a baciarmi il collo e io emetto dei piccoli gemiti, fino a che sussurro "Klaus, fermati". Immediatamente lui si ferma e mi chiede, a tono di voce basso "che succede, tesoro?". Io mi tolgo Klaus di dosso e mi alzo dal letto. "non mi hai ancora detto cosa c'è in quella bara" gli dico mentre mi metto il pigiama.
Lui si siede sul letto "stai parlando seriamente?"
"mai stata più seria di così" gli dico girandomi verso di lui. Quando vedo la sua faccia scioccata riesco a stento a trattenere una risata.
Mi sdraio sul letto, tiro su il lenzuolo e mi giro in modo da dargli le spalle.
"tanto non riesci a resistermi" mi dice lui.
"oh si invece. Ci riesco benissimo. Notte, Klaus" gli dico trattenendo di nuovo una risata.
"ti odio, Krystal"
"nah, non è vero"
"già.. non è vero. Buonanotte, tesoro" mi dice lui abbracciandomi da dietro.

È mattina e sento qualcosa di pesante sulla vita. Apro gli occhi e vedo che è il braccio di Klaus. Cerco di muovermi, ma lui aumenta la presa. Cerco di rigirarmi tra le sue braccia e lo chiamo sussurrando "Klaus". Lo ripeto altre due volte, ma vedo che continua a dormire beato.
Mi fermo un attimo a guardarlo e non riesco a smettere di pensare che è bellissimo. I riccioli castani chiari che gli cadono sulla fronte, la faccia rilassata e l'espressione tranquilla.
"sei inquietante" mi dice lui, facendomi sussultare leggermente dallo spavento.
"che?" chiedo io confusa.
"mi stavi fissando. È un tantino inquietante" dice lui aprendo gli occhi.
"non ti stavo fissando" gli dico diventando rossa in viso.
"invece si. E comunque sei bellissima quando arrossisci" dice lui facendo un ghigno divertito.
Io alzo gli occhi al cielo. "ora lasciami andare che devo andare in bagno".
"d'accordo, principessa". Finalmente toglie il braccio, mi alzo e vado in bagno. "comunque non puoi negare che sono bellissimo" mi urla Klaus, ancora sdraiato a letto.
"abbassa l'ego, Narciso". Sento la sua risata e io non posso fare a meno di sorridere. Sentirlo ridere e vederlo sorridere mi rende felice.

Dopo aver fatto colazione, ovviamente a base di sangue, ritorniamo a casa sua a piedi.
Entriamo in casa e Klaus si blocca di colpo. Non riesco a capire cosa stia succedendo. Vicino agli altri fratelli Mikaelson c'è una persona; all'inizio non capisco chi sia, fino a che Klaus dice...

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