Capitolo 19

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Sono passate due settimane dall'ultima volta in cui abbiamo visto Esther. Klaus non lo vedo da allora.

Stasera a scuola c'è un ballo a tema anni '20 e io, Caroline, Bonnie ed Elena stiamo allestendo la palestra. Rebekah è in ritardo.
Si aprono i portoni della palestra ed entra Rebekah in tutto il suo splendore. "finalmente ci hai degnato della tua presenza" le dice Caroline.
"sta zitta, biondina" le risponde l'Originale.
"ok ora basta litigare perché altrimenti non finiamo più e non riusciamo a preparare questo posto per stasera" interviene Bonnie.

Mentre stiamo mettendo degli striscioni sulle pareti, Caroline ci domanda entusiasta "allora, con chi andrete al ballo?".
"io con Stefan" risponde Elena.
"io con Jeremy" dice Bonnie.
"io invece con Tyler" afferma Caroline.
"voi due, invece?" chiede la bionda a me e Rebekah.
"io non sono mai andata ad un ballo scolastico" risponde Rebekah. Io la guardo, le sorrido e le dico "allora ci possiamo andare insieme". 
"perché non ci vai con Matt?" mi chiede Care.
"Caroline, lo sai benissimo che non mi piace Matt".
"lo so, ma è sempre meglio di Klaus". A questa affermazione, io e Rebekah guardiamo male Caroline, e poi io sospiro e continuo "comunque, Klaus non si fa vedere da due settimane, non importa." mento io. La verità è che mi importa eccome. Rebekah mi mette una mano sulla spalla, come per confortarmi. Mentre dico quell'ultima frase, però, i miei occhi diventano di un bianco che tira sul giallino. Le ragazze, tranne Rebekah, mi guardano spaventate, ma io non dico nulla; interrompo quasi subito questo silenzio a dir poco imbarazzante, i miei occhi ritornano al loro colore naturale e, con un sorriso finto, dico "continuiamo, altrimenti tutti quanti penseranno che siamo delle pessime organizzatrici di party". Le mie amiche fanno una risatina e continuiamo con il nostro lavoro.

Abbiamo appena finito di decorare la palestra. Rebekah mi prende un attimo in disparte, in modo che le altre non ci sentano. "ma sei impazzita?"
"che vuoi dire? Che ho fatto?" le chiedo io confusa.
"gli occhi"
"cos'hanno?"
"sono blu."
"blu? Aspetta, perché? Non ho fatto nulla".
"mi vuoi dire che non l'hai fatto di proposito?"
"no, certo che no!"
"è mai capitato?"
"poche volte. Può capitare involontariamente solo quando sta per arrivare una minaccia imminente".
"...che ovviamente non sappiamo né come né quando arriverà, né chi sarà.. Insomma, non sappiamo niente".
"già.. Di sicuro non arriverà tra molto tempo. Però è possibile che arrivi stasera, domani, ma anche tra uno o due mesi.. Chi lo sa". Intanto chiudo gli occhi, mi concentro e li faccio ritornare normali.
La nostra conversazione viene interrotta da Caroline. "che ci fate ancora qui? Il lavoro è stato fatto, ora andiamo a cambiarci che tra un po' arrivano le persone". Io e Rebekah alziamo gli occhi al cielo e andiamo a casa per indossare abiti a tema anni '20.

Arrivo alla festa e raggiungo le mie amiche. "siete stupende, ragazze".
"anche tu, Krys, sei meravigliosa" mi dicono loro.

"ehi Krys, ti va di ballare?" mi giro e vedo Matt. "certo, Matt".

Io e Matt stiamo ballando, quando da dietro sento una voce che mi fa venire i brividi lungo la schiena "ragazzo, vattene".
"lei sta ballando con me, Klaus".
"vattene oppure ti costringerò io" afferma l'ibrido. Io alzo gli occhi al cielo e dico "Matt, per favore, vai. Non voglio che qualcuno si faccia male".
Matt sospira e poi se ne va.
"che vuoi, Klaus?" dico girandomi verso di lui.
"ballare" mi dice lui con un sorriso.
"io non voglio ballare con te".
"si che vuoi, invece".
"ho detto di no. Ora puoi pure andartene."
"perché così scontrosa?"
"beh, non ti sei fatto né vedere né sentire per due settimane, ora piombi qua a questa festa e fai il geloso. Non ti sembra leggermente scortese da parte tua?" gli chiedo io sarcastica, incrociando le braccia sotto il seno.
"hai ragione, ma avevo delle cose di cui occuparmi. Non potevo perdere tempo."
"perdere tempo? Quindi io sarei una perdita di tempo?"
"no, non intendevo questo.. Mi dispiace. Solo un ballo, ti prego".
"promettimi che dopo te ne andrai"
"forse" dice lui con un sorrisetto. Io alzo gli occhi al cielo, ma alla fine accetto.

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