Capitolo 11

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È la mattina dopo. Rebekah ormai abita con me, visto che non ha una sua casa a Mystic Falls. Inoltre alle altre ragazze, tra cui Damon e Stefan, non va molto a genio la bionda Originale.

Ieri sera io e Rebekah siamo tornate a casa tardi dal falò. Sono ancora nel letto. Mi sveglio sentendo il mio cellulare che sta squillando sul comodino. "pronto?" dico con la voce ancora impastata dal sonno.
"ciao tesoro"
"Klaus?" strabuzzo gli occhi.
"sono proprio io"
"che vuoi?"
"sei scontrosa sta mattina. Sei tutto il contrario di ieri sera"
"ieri sera?" chiedo io confusa.
"sì, mi hai scritto un messaggio in cui sostenevi il fatto che ti mancassi io e i miei baci. Non temere, tra poco ritorno a Mystic Falls e potrai avere tutti i baci che vuoi" dice lui. Anche se non lo vedo, so benissimo che ha stampato un ghigno divertito in faccia.
In quel momento controllo se è vero quello sta dicendo, e trovo un messaggio da parte mia delle due di notte che dice 'ehi Klaus. Sono io, Krys. Quando torni a Mystic Falls? Mi manchi. Però mi mancano soprattutto i tuoi baci. Devo ammettere che baci bene. Torna presto, la tua Krys.'
Io divento tutta rossa in faccia dall'imbarazzo e ritorno alla chiamata "ehm... E-ero ubriaca"
"certo. Comunque fra non molto torno. Ah, e mi manchi anche tu, tesoro...
E sinceramente mi mancano anche i tuoi baci" ride lui.
"sta zitto, Klaus"
"a presto, tesoro"
"ciao, Klaus".
Finisce la chiamata e sprofondo la faccia nel cuscino.
Entra Rebekah in camera mia "allora, avete finito voi piccioncini di parlare e andiamo a scuola, oppure stiamo tutto il giorno a letto?" dice lei sarcastica, mentre cerca di trattenere a stento una risata. Sicuramente ha sentito tutta la telefonata.
"Rebekah, giuro che io ti uccido"
"che ho fatto?" dice, non riuscendo a smettere di ridere.
"mi hai dato seriamente il suo numero, nonostante io te l'abbia chiesto mentre ero ubriaca?!"
"mi avevi detto che l'effetto dell'alcool era quasi passato!"
"e tu ci hai seriamente creduto? Guarda che figura che ho fatto!".
La mia scenetta da finta arrabbiata finisce nell'esatto momento in cui scoppio in una risata, aggiungendomi a quella di Rebekah.

Dopo scuola, io e Rebekah siamo a casa nostra e stiamo aspettando Elena, visto che quest'ultima ci ha detto che deve metterci al corrente di una cosa importante.
"ehi Krys, sono arrivata!" urla Elena entrando dalla porta.
"ehi ciao, vieni".
"bene, ora guardate" dice la doppelgänger mettendo delle foto sul tavolo del salotto.
Ci avviciniamo tutte al tavolo. Elena fa una serie di collegamenti tra le foto, e conclude il suo discorso dicendo "quindi Klaus ha ucciso la madre".
A questo punto Rebekah si arrabbia, non volendoci credere, e prende Elena per il collo. Elena a fatica dice "Klaus ti ha detto che non l'ha uccisa lui, solo per far in modo che tu rimanessi al suo fianco".
La bionda sbatte Elena contro il muro e urla "stai zitta, smettila di parlare, vattene immediatamente". Dopo ciò, Rebekah si inginocchia a terra, piange e sussurra ripetutamente "non è possibile".
"Elena, vattene" le dico io a bassa voce. Lei non se ne vuole andare "Klaus è un mostro. Sta manipolando tutti noi. Io, Rebekah, tu.. Tutti quanti" mi dice la bruna.
"Elena, adesso esci da casa mia" le dico alzando la voce. Lei sospira e poi se ne va. Io vado da Rebekah e l'abbraccio. "va tutto bene, Bekah. Scoprirò la verità, non ti preoccupare."

È sera e sono seduta sul mio letto. Ormai sono due notti che passo a parlare al telefono con Klaus. Non parliamo di chissà cosa: lui mi parla della sua vita e io della mia.
Squilla il telefono "ciao, amore"
"ciao, Klaus"
"che succede? Sembri scossa"
"è successa una cosa oggi.. Nulla di che, però per qualcun altro è importante"
"racconta tutto"
"oggi pomeriggio è venuta Elena a casa mia. Ci ha fatto vedere delle foto."
"e...?"
"quelle foto mostrano la vita degli Originali. Rebekah mi ha detto che avevate inciso voi quei simboli nei sotterranei dei Lockwood, più di 900 anni fa. Elena ha detto che tu hai ucciso vostra madre. Rebekah piangeva, non ci voleva credere... È vero? Quello che hai fatto, intendo".
Dall'altro capo del telefono sento un sospiro "si, è vero" confessa lui.
"perché non l'hai detto a tua sorella?"
"nella mia vita sono sempre stato solo.. Mio fratello Elijah e Rebekah sono gli unici che mi sono sempre stati affianco. Non volevo perdere anche mia sorella. Mi dispiace per averglielo tenuto nascosto"
"questo dovrai dirglielo anche lei, appena torni. Lei merita di sapere la verità. Tu sei l'unico che può dirglielo. Poi io sicuramente la aiuterò a superarlo, ma sei tu quello che deve dirle la verità."
"si, hai ragione, Krys. Ora che hai scoperto cosa ho fatto, mi odi, non è vero?"
"no, Klaus. Non ti odio. Ieri mi hai raccontato la tua vita. So che tua madre probabilmente ti odiava e ti ha rinnegato. Quindi so il motivo per cui hai fatto ciò che hai fatto. E ora so anche perché lo hai tenuto nascosto a Rebekah."
"grazie, Krys. Sei fantastica"
"non c'è di che" Con il mio udito di vampiro, sento da fuori la porta un piccolo rumore. "ora devo andare, Klaus. Ci sentiamo. Buonanotte".
"buonanotte, tesoro".
Chiudo la chiamata ed esco fuori dalla porta. Vedo Rebekah con gli occhi lucidi in piedi di fronte a me. "mi dispiace, Bekah" le dico abbracciandola.
"almeno ora so la verità" mi risponde lei. "quell'idiota deve morire".
"cosa?" le chiedo io confusa.
"deve soffrire come ho fatto io". Detto questo, ritorna nella sua stanza. Io rimango lì in piedi a fissare la direzione in cui se n'è andata la mia amica, completamente sorpresa dalle sue parole.

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