Capitolo 9

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Io e Klaus rientriamo nel retro del locale dove si trova Stefan. "non sto nascondendo niente, lo giuro!" esclama Stefan.
"Stefan, sai che ti posso soggiogare. Ora dimmi cosa nascondi". Ordina Klaus.
"non sto nascondendo nulla!"
"ok, allora mi costringi a farlo" dice Klaus. L'ibrido soggioga Stefan. "la collana si trova a Mystic Falls. Elena, la doppelgänger, è viva, ecco perché non riesci a fare ibridi" dice Stefan neutrale, visto che è soggiogato.
Klaus mi guarda e sussurra "da te non me l'aspettavo". Io abbasso lo sguardo e la testa dispiaciuta e mormoro un "mi dispiace".
"beh signore e signori, si ritorna a Mystic Falls" esclama con finta gioia Klaus.

Ora siamo su un camioncino. Alla guida c'è Klaus; seduto vicino a quest'ultimo c'è Stefan, mentre io e Rebekah siamo nel retro.
Io ho gli occhi lucidi e sto tenendo ancora lo sguardo a terra. "Krys, mi dispiace"
"non devi dispiaceri Bekah.. Ho sbagliato, ne sono consapevole."
"cosa c'era tra te e mio fratello?"
"niente..."
"andiamo, lo so che c'era qualcosa. Avete una chimica pazzesca, la tensione sessuale tra di voi è alle stelle, vi tenete per mano"
"Bekah, non so se c'era qualcosa, ma anche se ci fosse stata, ora non ha più importanza, ho rovinato tutto...Sei arrabbiata con me, non è vero?" dico guardandola negli occhi.
"stai scherzando? Krys, sei la mia migliore amica. Sei l'unica amica che io abbia mai avuto. Sei l'unica persona che in mille anni mi abbia davvero capita, l'unica che non mi ha mai abbandonata. Come mi dissi tu nel 1376 quando scopristi del fatto che io fossi una vampira 'tu hai bisogno di un'amica, e io sono qua, non posso abbandonarti solo per questa cosa'. Poi so benissimo che hai tenuto tutto questo nascosto a Klaus solo per salvare le tue amiche".
"Grazie Bekah" le dico con le lacrime agli occhi. Mi stupisco del fatto che si ricordi ancora con precisione le mie parole.
Poi Rebekah continua "e comunque, fidati se te lo dico, anche tu gli piaci. Molto più di quanto immagini. Conosco mio fratello da più di mille anni e l'ho visto poche volte preso così tanto da una ragazza."
"ora non si fiderà più di me" le dico triste.
"dagli tempo. È un tipo abbastanza difficile. Ti direi di non fidarti di lui, ma è sbagliato dirtelo, perché tu devi seguire il tuo cuore. In ogni caso te lo dico: non fidarti troppo di lui".
"grazie Bekah" le dico io sorridendo tra le lacrime. Rebekah ha sempre avuto la capacità di farmi ridere anche quando di ridere non ne volevo sapere nulla.
"Krys, tu sei forte. Non sei un Originale, ma entrambe sappiamo che tu sei più forte di me e potresti battermi quasi facilmente. Quindi probabilmente Klaus ti starà lontano". Dice la bionda con un sorriso. Vede che io sto in silenzio e quindi lei continua "non l'hai ancora detto a nessuno cosa sei davvero, non è così?". Io annuisco. "perché? Dovresti dirlo a tutti invece, così tutti ti temerebbero".
"lo so, Bekah, ma io non voglio dirlo a nessuno perché la gente dopo mi userebbe solo per il mio potere. Molta gente l'ha già fatto in passato".
"ti capisco, amica mia" mi dice Rebekah.

Rebekah è a conoscenza della mia vera natura. Io e lei ci siamo sempre dette ogni tipo di segreto, quindi lei sa proprio tutto di me, esattamente come io so proprio tutto di lei.

Dopo il nostro discorso, arriva Klaus che apre gli sportelli del retro del camioncino e dice "bentornate a Mystic Falls!".
Io e Rebekah scendiamo dal camioncino. "voi due state qua, io e Stefan entriamo a scuola" dice Klaus.
"Krystal, non ti azzardare ad entrare a scuola" mi soggioga l'ibrido.
I due se ne vanno.

"Bekah, io vado".
"lo so che tu non puoi essere soggiogata, ma Klaus ti ha detto di restare qua".
"non mi interessa cosa dice Klaus"
"sei sempre la solita" Rebekah mi da una pacca sulla spalla e io le sorrido. "vai Krys e fatti valere."
"grazie Bekah, sei una grande amica"
"ora basta parlare e vai a vedere cosa combina quell'idiota di mio fratello. Quando è ferito tende a diventare uno psicopatico."
"vado, a dopo!".

Entro nella scuola. Regna il silenzio. Mentre cammino per i corridoi, mi ricordo che oggi è la giornata degli scherzi, quindi probabilmente qualcuno sarà nascosto per sorprendere alle spalle le altre persone.
Continuo a camminare, ma nessuno si fa vivo. Entro nell'unico posto che non ho controllato: la palestra. Spalanco il portone. Tutti, compreso Klaus, si girano verso di me. Klaus è visibilmente sorpreso e confuso, visto che mi aveva soggiogata ma io non ho fatto quello che lui mi ha detto di fare. Vedo Tyler a terra apparentemente morto, con Caroline e Matt in ginocchio accanto a lui che piangono. Elena è debole a terra, e Klaus è vicino a lei.
All'ibrido serve Elena perché per creare ibridi serve il sangue del doppelgänger.
Klaus comincia a parlare "bene bene, eccoti qua. Ti avevo soggiogata e ti avevo detto di restare fuori ma non so come sia possibile il fatto che tu non mi abbia ascoltato".
"cosa diavolo hai fatto??" gli urlo.
Intanto, Matt e Caroline stanno portando il corpo di Matt in un'altra stanza. Io li seguo.
"cosa è successo?"
"Klaus ha ucciso Tyler per farlo diventare ibrido" dice Caroline tra le lacrime.
"non vi preoccupate, si risveglierà" dice Rebekah entrando nell'aula.
"e tu chi saresti, scusa?" chiede confusa Caroline
"sono Rebekah, la sorella di Klaus".
"la mia migliore amica" aggiungo io.
"è colei che ti ha trasformata nel 1376, giusto?" mi chiede Caroline. Io annuisco e Care continua "sono contenta che l'hai ritrovata". Io le sorrido, ma in quell'istante entra Klaus. "allora, si è svegliato?"
"non ancora" risponde Matt.
"Matt, vai a casa" gli dico io.
"no Krys, devo assicurarmi che Tyler stia bene"
"ti prego, Matt. Non voglio che qualcun altro si faccia male. Vai a casa, ti avviseremo noi nel caso ci fossero novità".
Matt sospira e poi dice "va bene".
Matt sorpassa Klaus ed esce dalla porta.

Narrazione esterna
L'ibrido guarda male l'umano mentre esce, palesemente geloso del fatto che Krystal si preoccupi così tanto per lui.

Narrazione interna
Mentre aspettiamo che Tyler si svegli io sussurro a Klaus con gli occhi lucidi "perché l'hai fatto?"
"oh tesoro, ad ogni azione corrisponde una reazione. Magari se tu e il tuo amico Stefan mi aveste detto la verità, sarei stato più, se così si può dire, gentile. Però voi avete deciso di tenermi nascosto tutto e quindi mi sono arrabbiato. Ascolta bene le mie parole. Di Stefan non mi interessa più di tanto, da lui me lo sarei aspettato; ma da te no, non me l'aspettavo. È per questo che sono arrivato a tanto. Quindi, se Tyler è morto, è solo colpa tua."
Queste sue parole mi frantumano il cuore in mille pezzi, e adesso non riesco a fare a meno di pensare al fatto che sia davvero tutta colpa mia. Se avessi detto tutto a Klaus, le cose sarebbero potute andare diversamente.
Mi scende una lacrima dagli occhi, e successivamente scendono copiose altre lacrime. Mi vado a sedere su uno dei banchi dell'aula e fisso il vuoto, fino a che Caroline e Rebekah si avvicinano a me e mi dicono che non è colpa mia, che sarebbe successo lo stesso.
Rebekah mi accompagna fuori dall'aula. "non è colpa tua"
"invece si, Klaus ha ragione, se avessi detto tutto, sarebbe potuta andare meglio"
"ehi ehi, non è vero, smettila di dire così"
"allora, se non è vero, perché ha detto quelle cose?" chiedo singhiozzando.
"perché è ferito e, di conseguenza, arrabbiato. Quando è ferito fa e dice cose che non dovrebbe né fare né dire".

Rientriamo nell'aula, e vediamo che Tyler si è svegliato. Sento lo sguardo di Klaus addosso, ma non ho intenzione di guardarlo negli occhi. Non dopo le cose che mi ha detto. Vado da Tyler e lo abbraccio. "menomale che ti sei svegliato!"
"non vi libererete facilmente di me, Kry" mi risponde Tyler sorridendo, mentre mi accarezza la schiena.
Klaus, infastidito, prende Tyler da un braccio e fa sciogliere il mio abbraccio con il licantropo. Io lo guardo male, ma lui decide di non farci caso. Caroline rimane lì con Tyler, mentre io, Klaus, Stefan e Rebekah usciamo dalla scuola e ci dirigiamo verso il camioncino.

Prima di arrivare al camioncino, Klaus mi prende da un polso e mi ferma. "che vuoi?" gli chiedo io arrabbiata.
"mi dispiace per quelle cose che ti ho detto".
"un 'mi dispiace' non cambierà le cose. Mi hai ferita dicendo quelle cose."
"lo so, Krys, perdonami, ti prego. Ero arrabbiato e non so cosa mi sia preso"
"di solito quando si è arrabbiati si dice quello che si pensa davvero" mormoro io guardando a terra. Klaus mi prende il mento tra le dita e mi alza la testa, in modo che io lo guardi negli occhi "credimi, mi dispiace davvero tanto. Farò qualsiasi cosa per farmi perdonare. Questo è perché ci tengo a te". Dopo un attimo di silenzio, Klaus continua "posso farti una domanda?"
"si.."
"come hai fatto a resistere al soggiogamento?"
"ti ricordi quando ti avevo detto che c'è un particolare nella mia vita che nessuno sa? Ecco, questo fa parte di quel particolare."

"ora devo andare, non so quando ci rivedremo, probabilmente presto".
A me scappa un "dove andrai?", ma ormai l'avevo detto e non potevo tornare indietro.
"non lontano da qui, devo occuparmi di alcune cose. Ci vediamo." ci saluta Klaus. "arrivederci, tesoro" sussurra poi guardandomi.
Io rimango stupita, visto che non mi aspettavo quelle sue ultime due parole, quindi gli sorrido e subito dopo se ne va.

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