Capitolo 14

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Con fatica apro gli occhi. La luce mi impedisce di aprirli complemente, e mi obbliga a mettere una mano su di essi.
Finalmente riesco ad aprirli e noto che sono circondata da muri fatti di roccia grigia. Mi alzo ed esco. Mi rendo conto che è la cripta dei Gilbert. Subito mi ritorna in mente tutto quanto. Mi ricordo Mikael, Klaus, il paletto di quercia bianca, il fuoco, le urla dei miei amici, e poi il buio.

Diciamo che ormai sono abituata. A cosa? Beh, lo scoprirete.

Comincio a camminare e mi dirigo al Mystic Grill. Ho sete, ho bisogno di un Bourbon. Dopo aver bevuto, mi dirigo a casa Salvatore. Entro, e vedo tutti quanti che si girano verso di me stupiti. "è morto qualcuno?" chiedo io scherzando.
Tutti si avvicinano a me e mi abbracciano. "come è possibile?" mi chiede Stefan.
"ehm.. Non lo so, mi sono risvegliata nella cripta dei Gilbert e sono venuta qua" mento io.
"non ci credo, è un miracolo!" esclama Caroline.
"Care ha ragione. Abbiamo visto il tuo corpo diventare cenere" dice Elena.
"eh già, un vero miracolo..." mormoro io.

Io e Rebekah ritorniamo a casa mia.
"perché non gliel'hai detto?"
"detto cosa?"
"avanti, Krys. Sai benissimo quello di cui sto parlando"
"Bekah, non voglio dirglielo. Te l'ho già detto il motivo".
"prima o poi lo verranno a sapere"
"lo so, lo so. Ma non voglio che sia adesso"
"Krys, loro non sono come tutti gli altri che hai conosciuto. Loro sono veri amici, non ti useranno solo per le tue capacità."
"intanto è grazie a loro se sono morta".
"lo so.. A proposito, la colpa è anche mia.. Se non avessi detto loro dove si trovava il corpo di Mikael, tu non sar-"
"lo so, Bekah, stai tranquilla. Ormai è andata. Da voi non me l'aspettavo, ma tanto sapevo che non sarei morta per sempre".

Rebekah mi ha avvisata che Klaus ha appena finito di allestire una grande casa che si trova a pochi isolati da qui, perché vuole che in quella casa ci abitino tutti i Mikaelson; infatti Klaus ha già risvegliato tutti quanti, che prima erano dentro delle bare con un pugnale nel cuore. All'inizio si sono arrabbiati tutti quanti con Klaus per essere stati pugnalati, ma dopo hanno trovato la pace.
Rebekah ha lasciato casa mia ed è andata ad abitare con loro.
La bionda Originale, inoltre, mi ha detto che dopo la mia morte e durante la mia assenza di un mese, Klaus si è chiuso in sé stesso ed è ritornato ad uccidere persone come uno psicopatico spietato.

Vado verso quella casa. La strada, in precedenza, me l'ha indicata Rebekah, la quale ora è andata a fare delle commissioni.
Arrivo dinanzi a quell'immensa casa.
Suono il campanello.
Ad aprire la porta è una signora anziana. "come posso aiutarla, signorina?"
"ehm, stavo cercando Klaus. Klaus Mikaelson"
"il signor Klaus al momento non è in casa. Lo dovrà aspettare qui."
"posso entrare?"
"non posso far entrare nessuno senza il suo consenso. È una vampira?"
"sì."
"allora deve aspettare che il padrone di casa la inviti ad entrare. Se vuole può sedersi sulle scale".
"ehm, ok, grazie mille."

Aspetto circa un'ora seduta su queste scale, fino a che ad un certo punto vedo una macchina che entra nel cancello. Mi alzo in piedi e mi auguro che dentro quella macchina ci sia Klaus, visto che sono stanca di aspettare.
Per mia sfortuna, a scendere dalla macchina non è Klaus, ma è suo fratello, Elijah.
"Krystal?"
"ciao Elijah"
"ma tu non eri...?"
"morta? Sì, lo ero. Ma eccomi qua"
"come hai fatto?"
"è top secret" dico io con un sorriso e facendogli l'occhiolino. Elijah ridacchia e poi mi dice "da quanto sei qua seduta?"
"da più di un'ora" dico io alzando gli occhi al cielo.
"ti serve qualcosa?"
"no no. Sono venuta per vedere Klaus. Sai, sono risorta sta mattina".
"ah ok, capisco. Klaus sarà estremamente contento di rivederti. Senza di te è peggiorato alla grande".
"sì, me l'ha detto Rebekah".
"comunque vieni, puoi entrare".
"grazie, Elijah."
"io vado di sopra, tu puoi aspettare qui Klaus. Fa' come se fossi a casa tua"
"va bene, ti ringrazio".
Per aspettare mi siedo sul divano. Intanto mi guardo intorno. Devo dire che questa casa è stupenda.

Dopo un quarto d'ora, con il mio udito da vampiro, sento dei passi fuori dalla porta. Mi alzo in piedi. La porta si apre e vedo...

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