Capitolo 26

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Come previsto mi sto dirigendo a Mystic Falls per un paio di giorni. Inoltre, poco fa ho soggiogato un ragazzo affinché non pagassi una nuova macchina; è una meravigliosa BMW nera.
Sulla strada noto il cartello "Welcome to Mystic Falls", e ciò significa che ho raggiunto la mia meta.

Parcheggio la mia macchina e vado a suonare alla pensione Salvatore. Ad aprirmi è Damon. "ehi Krys, vieni, entra pure."
"ciao Damon." dico abbracciandolo, poi continuo "C'è Stefan?"
"sì, dovrebbe essere in camera sua."
"ok, allora vado". Salgo le scale e raggiungo la sua camera. La porta è aperta, quindi entro, ma non lo vedo, perciò lo aspetto seduta sul suo letto. Sulla scrivania c'è il suo diario, che è aperto a una pagina, a quanto pare l'ultima, visto che c'è la data di oggi.

Caro diario,
Oggi finalmente tornerà Krystal a Mystic Falls. Anche se è solo per un paio di giorni, non posso fare a meno di essere felice. Il perché? Beh, è abbastanza semplice.
Da quando sono qui a Mystic Falls, lei è sempre stata la mia migliore amica, colei che mi ha sempre capito e ascoltato. Mi ha sempre sostenuto nelle mie scelte e non mi ha mai giudicato. Quando mi sono fidanzato con Elena, lei era lì a sopportare me e la mia incontrollabile gioia, mentre anche quando mi sono lasciato con Elena, Krystal era ancora lì che mi lasciava sfogare e permetteva che io piangessi sulla sua spalla.

Non ho mai pensato a me e Krystal come più di amici, ma da quando non c'è, ovvero più di cinque lunghi mesi, la mia mente non fa che pensare a lei. Il viso che sogno di notte non è quello di Elena, ma è il suo. Non so nemmeno se ho il coraggio di dirle tutte queste cose. Chi lo sa, magari, anzi sicuramente, lei non prova le stesse cose che provo io.
Sono il suo migliore amico. Proprio per questo motivo noi ci siamo sempre raccontati tutto, e anche se in questo momento lei non lo ammette, il suo cuore è ancora occupato, e probabilmente ciò non cambierà mai.

"lo sai che è maleducazione leggere il diario degli altri?". Io mi giro ancora un po' provata dalle cose che ho appena letto, e vedo Stefan appoggiato allo stipite della porta. "Stefan!" urlo andando ad abbracciarlo. Lui ricambia l'abbraccio e dopo qualche manciata di secondi sciogliamo l'abbraccio.
Ci sediamo sul letto per parlare.
"finalmente sei tornata, mi sei mancata."
"anche tu, Stef, mi sei mancato tanto."
Dopo pochi attimi di silenzio, prendo un minimo di coraggio e gli chiedo "Stef, mi dispiace, non volevo leggere il tuo diario, ma era lì sulla scrivania, aperto, e sembrava che mi chiamasse per leggerlo."
"non fa niente" ridacchia lui.
"ma le cose che hai scritto..."
"si, beh, io non... Non volevo che lo sapessi in questo modo, ma ormai eccoci qua."
"ed è quello che senti veramente?" gli domando io.
"sì..." dice lui distogliendo lo sguardo.
Io mi avvicino lentamente e lo abbraccio. "mi dispiace, Stef" sussurro io con gli occhi lucidi.
"e per cosa?" mi chiede lui confuso.
"per questo, per tutto. Forse hai ragione, il mio cuore è ancora occupato, ma purtroppo credo che la cosa non sia ricambiata. Sono cinque mesi che provo ad andare avanti, ma non ci riesco. Sono stufa di tutto quanto, sono stanca." dico mentre delle lacrime mi bagnano le guance. Stefan si avvicina e mi asciuga le lacrime con i pollici. "non piangere, ti prego. Sei sempre bella, ma quando sorridi lo sei ancora di più". A quel suo commento a me viene da sorridere tra le lacrime.
"ecco, vedi? Così va molto meglio." afferma lui sorridendo.
"mi sento uno schifo." dico io.
"perché?" mi chiede il mio migliore amico.
"perché io non credo di sentire per te gli stessi sentimenti che provi tu nei miei confronti." gli confesso.
"non fa niente, Krys. Indipendentemente da quello che provi, rimarremo migliori amici. Ricordi? Migliori amici per l'eternità." dice mentre indica l'anello identico che abbiamo entrambi sul dito medio della mano destra; su di esso ci sono le lettere K&S, ovvero Krystal e Stefan. Ci eravamo comprati questi anelli due anni fa, il giorno in cui erano passati 4 anni dal nostro primo incontro, e quindi dal giorno in cui nacque la nostra bellissima amicizia.
Io annuisco, e poi entrambi ci alziamo dal letto, visto che volevo andare a trovare anche tutti gli altri i miei amici.

È il secondo giorno che sono a Mystic Falls, e domattina presto parto per ritornare a New Orleans.
Per stasera abbiamo organizzato una festicciola al Grill, visto che tra poche ore riparto, e quindi loro volevano salutarmi con stile, come ha detto Caroline.

Io e le ragazze siamo tutte a casa di Elena e ci stiamo preparando per la festa. "come sto?" chiedo io facendo un giro su me stessa.
"sei bellissima, Krys" mi dicono loro. Indosso un abito blu sopra il ginocchio, con uno scollo a V.
"anche voi siete stupende." dico io.

Arriviamo al Grill e andiamo al bancone. Ordiniamo tutti un Bourbon, poi le mie amiche vanno sulla pista da ballo. Io vado da Stefan "Stef, vieni, balliamo" gli dico prendendogli la mano.
"detesto ballare." afferma lui.
"ti prego, fallo per me." dico con gli occhi da cucciolo.
Lui sospira e poi annuisce "e va bene, però solo un ballo". Io sorrido e lo trascino in pista.

Dopo qualche ballo scatenato, parte un lento. Io alzo gli occhi al cielo e sussurro a Stefan "odio i lenti."
Lui ridacchia. "in effetti nemmeno a me piacciono molto."
Gli metto le braccia attorno al collo e lui mi mette le mani sui fianchi. Appoggio la testa sulla sua spalla. "domani devo già andare via."
"fosse per me potresti anche stare qui per sempre."
"lo so, ma non posso lasciare Rebekah con quegli idioti degli altri Mikaelson". Lui ride.
"la tua amicizia con Rebekah è meravigliosa. Vi conoscete da più di 600 anni, non vi siete viste per più di 400 anni, e nonostante le cose belle e brutte che sono successe, vi siete ritrovate e ora siete legate come se niente fosse successo. È ammirevole."
"già, le voglio un mondo di bene." sorrido io, pensando alla mia migliore amica.

Finita la festa, torniamo tutti a casa propria, mentre io dormo dai Salvatore, visto mi hanno invitata a stare lì con loro per questa notte, essendo l'ultima volta che ci vedremo per un po' di mesi.
"scegli pure una camera" mi dice Damon, e io annuisco.

È la mattina dopo, mi alzo e vado in cucina a fare colazione. Prendo una sacca di sangue, e finito di berla, preparo le mie cose per andare.
"grazie per avermi ospitata" dico ai due fratelli.
"grazie per essere venuta. Ti vogliamo bene, Krys." mi dice Damon. Stefan annuisce, essendo d'accordo con il fratello, e viene ad abbracciarmi.
Esco fuori di casa e ci sono anche Caroline, Bonnie ed Elena, che sono venute a salutarmi. Le abbraccio, le saluto e poi do un ultimo abbraccio a Stefan.
Salgo sulla mia nuova macchina e metto in moto, pronta per ritornare a New Orleans.

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