Capitolo 33

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È sera. Poco prima ho raccontato tutta la faccenda a Rebekah e Klaus, e adesso loro si trovano al falò con tutti noi. Il falò si trova in un posto vicino al bosco.
"quindi... Che facciamo?" chiede Rebekah.
"aspettiamo." dico io alzando le spalle, non sapendo cos'altro fare.

Dopo un po' di tempo che siamo al falò, notiamo che il fuoco si è alzato, e dopo una manciata di secondi ritorna come in precedenza.
"pensate che sia arrivato il momento?" domanda Caroline. Dopo un attimo di silenzio, io dichiaro "Samhain può rinascere dal fuoco di un falò. Quindi questo può significare solo una cosa: Samhain è tornato sulla Terra."

Ci siamo divisi per controllare tutta la città, visto che non sappiamo dove si trova né che faccia ha assunto il demone.
Siamo divisi in coppie, e io sono finita con Klaus, essendo che nessuno voleva stare in coppia con lui.
Stiamo controllando nel bosco. "non lo troveremo mai. Come può essere in un bosco?" chiedo io annoiata.
"in effetti non hai tutti i torti. Potremmo occupare il nostro tempo facendo altro." dice lui con un sorriso malizioso in volto. Io ridacchio e gli dico "non ci pensare nemmeno."
Lui si avvicina e mi bacia. Io, dopo un istante di esitazione, ricambio il bacio e lui mi spinge contro l'albero più vicino a noi. Accarezza ogni mio lineamento e mi incoraggia ad allacciare le gambe alla sua vita. Comincia a baciarmi il collo, fino a che sento un rumore in lontananza.
"fermo" sussurro ritornando con i piedi per terra.
"cosa c'è, tesoro?" mi chiede lui confuso.
"ho sentito un rumore. Vieni." dico prendendolo per mano.

Arriviamo in un punto del bosco in cui c'è un uomo al centro di un cerchio composto da altre persone. L'uomo ha i capelli neri, occhi bianchi, di altezza media e la pelle chiara.
Ci nascondiamo dietro ad un albero per non farci vedere.
L'uomo al centro comincia a parlare. "Miei uomini. Siamo qui tutti riuniti per festeggiare Halloween alla nostra maniera. Vi ho creati per una semplice ragione: creare e diffondere il caos in questa fantastica cittadina. Mystic Falls è piena di mostri: vampiri, lupi mannari, streghe. Ma noi siamo più forti di loro. Noi possiamo ucciderli tutti e conquistare il mondo.
Io sono il vostro creatore. Mi chiamo Samhain e voi obbedirete solo e soltanto a me. Siete zombie e quello che dovete fare è distruggere e uccidere tutto ciò e tutti coloro che vi si presentano davanti.
Ora andate e fate il vostro compito!" dichiara il demone.
Io guardo Klaus preoccupata e lui guarda me. "cosa facciamo?" sussurro io per non farmi sentire da nessuno. Lui mi prende per mano e, con la velocità da vampiro, andiamo al falò, dove incontriamo anche gli altri.
"tutti noi non abbiamo trovato niente." dice Caroline.
"noi invece sì." dico io. Poi, insieme a Klaus, spiego quello che abbiamo visto e sentito.

"quindi ha creato gli zombie? Bene, esaudirò il mio sogno di vederne uno." dice Damon sarcastico, alzando gli occhi al cielo.
"dobbiamo trovare Samhain." dico io.
"e come facciamo con gli zombie?" chiede Bonnie.
"possiamo dividerci." risponde Elena, poi aggiunge "alcuni combattono gli zombie e altri vanno a cercare Samhain."
"abbiamo solo un problema. Chi va da quel demone e chi sta con i mostri." dice Damon. Dopo un attimo di silenzio, Stefan dice "i più forti vanno da Samhain, e gli altri si occupano degli zombie."
"esattamente. Krystal, Klaus e Rebekah potrebbero andare a cercare Samhain, mentre noi stiamo con gli zombie." suggerisce Caroline.
"uffa, io devo sempre fare le cose più noiose." mormoro io sbuffando.
"dai, andiamo." dice Klaus, mentre tutti cercano di trattenere una risatina.

"che noia." dico io, mentre siamo nuovamente nei boschi per cercare il demone.
"già, è stato molto più divertente prima." afferma Klaus, sorridendo maliziosamente.
"di cosa state parlando?" chiede Rebekah confusa.
"è meglio che tu non lo sappia." dico io ridendo.
"ok, forse ho capito. Ma voi non fate nient'altro quando siete soli?" ci domanda lei con una faccia tra lo schifato e il divertito. Io e Klaus ridacchiamo.

Arriviamo al centro della città. Le strade sono deserte, visto che probabilmente la maggior parte delle persone si trovano al falò.
"come lo troviamo?" chiede Rebekah, poi continua "potrebbe essere ovunque."
"potrei essere ovunque, ma siete fortunati, visto che sono proprio qua." dice una voce dietro di noi. Ci giriamo e vediamo l'uomo che io e Klaus abbiamo visto nel mezzo del bosco: Samhain.
"Samhain" sussurro io.
"tu devi essere Krystal Baker. Sai, all'Inferno si parla così tanto di te. L'unico demone con gli occhi blu, a parte me ovviamente.
Aspetta, ora tolgo di mezzo questi vampiretti." dice il demone, spingendo Klaus e Rebekah più lontano da noi. Samhain ha anche creato una barriera che divide noi da loro. Poi continua a parlare.
"Stasera due streghe mi hanno riportato in vita. Le ho uccise subito. Il loro piano era che io sterminassi tutte le creature soprannaturali del mondo, così che rimanessero solo le streghe, ma io non amo molto le streghe." dice lui ridendo, poi aggiunge "Ho sempre pensato che tutto ciò è strano. Io ero l'unico con gli occhi blu, ma poi tu nel 1376 sei diventata un vampiro e si è sbloccato il demone dentro di te. Sai come mai il demone si insinua dentro una persona? Per quello che essa ha fatto nella sua vita da umana. Certe persone che commettono una o più azioni orribili diventano le prescelte ad avere una creatura demoniaca dentro di sé, e i demoni se la spassano a guardare le inutili vite delle altre persone.
Di solito è più divertente quando i prescelti sono i più piccoli. Un po' come te.
Ti ricordi quello che hai fatto quando eri una semplice ragazzina? Io me lo ricordo bene, sai? Era il lontano 1367..."

1367, Belfast, Irlanda del Nord

Era una calda mattinata di giugno. Il vento soffiava debole sulle foglie degli alberi, e il sole ricopriva gran parte del territorio.
La giovane Krystal aveva 10 anni, e quel giorno andò a giocare con la figlia dei vicini. Si chiamava Paula e aveva due anni in meno di lei. Mentre i genitori di entrambe le fanciulle prendevano insieme il tè, le bambine corsero lungo il prato della grande dimora, e raggiunsero un piccolo ponticello sotto il quale scorreva un grazioso ruscello.
Per giocare portarono delle bamboline di pezza che erano state cucite a mano dalla madre di Paula.
Ad un certo punto, la bambina più piccola fece cadere per sbaglio la bambolina di Krystal. Quest'ultima si arrabbiò, e chiese a Paula di andare a riprendere il gioco caduto, ormai trascinato lontano dalle correnti. Ovviamente la bambina le disse che non poteva andarla a prendere per il semplice motivo che non sapeva nuotare, essendo piccola. Ma a Krystal non interessava. Cominciò a piangere perché quella bambola le piaceva, e dal nervoso spinse Paula. Ella, però, a causa della spinta perse l'equilibrio e, inciampando sui suoi piedi, cadde da quel ponticello. Atterrò in acqua, ma non sapendo nuotare fu trascinata dalla corrente. Krystal si spaventò, corse dai genitori e raccontò loro l'accaduto, ovviamente omettendo il fatto che lei l'avesse spinta.
Nessuno seppe mai quello che in realtà successe, ma Krystal visse sempre con il senso di colpa.

"... E fu da lì che venne deciso che tu eri perfetta per essere un demone. Una bambina così indifesa, ma che uccise una persona e non lo raccontò mai a nessuno. Perfida." finì lui con un ghigno sul volto.
Io avevo gli occhi lucidi a quel ricordo. Mi sono sempre sentita in colpa per questo. Non avevo mai raccontato a nessuno di quel momento; lo sapevo solo e soltanto io.
Da tempo avevo cercato di rimuoverlo dalla mia mente e andare avanti, e ora lui mi ha sbattuto in faccia l'orribile verità. Ha ragione, io sono una persona cattiva, perfida, un'egoista che pensa solo a sé stessa.
Una lacrima mi bagna la guancia. Da lontano sento che Klaus picchia i pugni sulla barriera invisibile che ci divide. "Krys, tesoro, non ascoltare quello che dice. Vuole solo renderti più debole, non permetterglielo. Tu sei forte, non importa quello che hai fatto. Il passato è passato. Forza, tu sei l'unica che può sconfiggerlo." urla Klaus, riferendosi a Samhain.
"che carino il tuo fidanzatino. Niklaus Mikaelson, se non sbaglio. L'ibrido Originale. Sarai anche il lupo e il vampiro più forte, ma lo sai che io potrei farti fuori in un istante?" chiede il demone sarcastico.
"tu non lo toccherai." sibilo io, mentre gli occhi mi diventano blu.
"ecco il punto debole. Già, tutti ne hanno uno. Il tuo è l'amore. Interessante..." dice lui, mettendosi le dita sul mento teatralmente.
Io mi precipito su di lui, ma subito mi scaraventa addosso a un muro.
"davvero credi di potermi battere? Ho migliaia di anni in più di te e sono uno dei demoni più forti di tutti. Poi ho anche loro..." dice Samhain mentre i suoi zombie camminano verso di noi.
Con la coda dell'occhio vedo che anche i miei amici ci stanno raggiungendo.
Samhain viene davanti a me, mi prende per il collo e dice "io sono sempre stato l'unico della mia specie, e sarò ancora l'unico. Non c'è posto né all'Inferno né sulla Terra per due come noi. Di' pure addio ai tuoi amichetti."

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