Capitolo 1 (M)

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26 ottobre 2018

G: "Marl svegliati"

La voce di mio fratello Giacomo iniziò a farmi aprire lentamente gli occhi.
Quando questi furono completamente aperti il suo viso che mi guardava apprensivo mi fece storcere il muso.

M: "Cosa vuoi Giacomo?"
G: "Sono le otto meno venti, se vuoi un passaggio a scuola sbrigati che io alle otto e un quarto in punto devo stare in facoltà"

Controvoglia mi alzai dal mio letto cercando in fretta e furia le ciabatte.
Mio fratello Giacomo era il mio supereroe, ma anche un rompicoglioni di prima categoria. Era una persona molto fiscale e precisa per avere solo ventiquattro anni...ma dopotutto era il mio angelo custode.

...

ALFREDO (A): "MariaElena buongiorno" disse mio padre appena scesi in cucina per fare colazione
A: "Allora sei felice di ritornare nella tua vecchia scuola qua a Roma ?"

Roma. Quanto mi era mancata la mia Roma.
Dopo la separazione dei miei, mia madre insieme a me decise di trasferirsi a Milano, andando a vivere con il suo nuovo compagno.
Mi trasferii a  Milano con una persona estranea che voleva farmi da padre e un ragazzo di ventitré anni che inizialmente voleva farmi da fratello maggiore, ma che poi divenne il mio inferno personale .
All'inizio provai a combattere con le unghie e con i denti, ma fu tutto inutile.
Resistetti solo cinque mesi, poi decisi di tornare qui a Roma..ma solo per mio fratello e per la mia città.
Io e mio padre eravamo da sempre cane e gatto. Io e lui non ci capiremo mai.

...

G: "Marl devo dirti una cosa" disse mio fratello con aria seria appena entrammo in auto, accarezzando i miei ricci che stamattina erano più indomabili del solito

G: "É uscito il loro primo album" mi disse sottovoce quasi avendo paura di pronunciare quelle parole

Gli avrei voluto tanto rispondere che lo sapevo, sapevo che data fosse oggi e sapevo benissimo che oggi sarebbe uscito 'Il Ballo Della Vita'.
Quanti no prima di questo giorno. Quante porte chiuse in faccia. Quante lacrime che costantemente io asciugavo.

G: "Sanno che stai a Roma da un paio di settimane?" chiese mio fratello
M: "No, non ho ritenuto opportuno avvisare" risposi come se la situazione non mi toccasse
G: "L'album l'ho sentito, è uscito a mezzanotte . È bello, molto. Dovresti sentire qualche canzone Marl"
G: "Vuoi che ti faccio sentire qualcosa?" continuò mio fratello
M: "Giacomo se vedi che non ti rispondo è perché non mi interessa" dissi sbuffando sperando che mio fratello capisse

Cinque mesi fa quando partii da Roma decisi di tagliare il cordone ombelicale, ovvero abbandonare tutto ciò che avrebbe potuto farmi soffrire. Non avevo mai creduto alle relazioni a distanza, e quando partii per Milano decisi di troncare la mia relazione.

{"Stai buttando nel cesso otto mesi de relazione Marlè, e per cosa? Pa distanza? A distanza a l'amore nostro ce fa n'baffo"}

Avevo gettato via otto mesi d'amore, amore che ormai anche stando a Roma non avrei mai più recuperato.

G: "Marl" riprovò mio fratello
G: "Parla di te"

Mi voltai di scatto verso Giacomo, con uno sguardo dubbioso , che lui però non riusciva a sostenere.
Presi velocemente il telefono per digitare qualcosa su internet, dove trovai la tracklist dell'album uscito da poche ore dei fenomeni del momento, i Måneskin.

M: "Quale metto?" dissi a mio fratello con una voce per nulla sicura
G: "Inizia con Torna a casa"

"Quindi Marlena torna a casa, che il freddo qua si fa sentire
Quindi Marlena torna a casa, che non voglio più aspettare
Quindi Marlena torna a casa, che il freddo qua si fa sentire
Quindi Marlena torna a casa, che ho paura di sparire"

...

Varcai i cancelli della mia scuola dopo mesi e mesi. Era cambiato tutto nella mia vita, tutto tranne Cristina.

C: "Sono così felice Marl" disse abbracciandomi, notando però una leggera freddezza da parte mia
C: "Cha hai?" mi chiese quando il nostro contatto terminò
M: "Lo sai"

Cristina non era brava a fingere, non lo era mai stata. Quell'abbraccio che mi diede oltre che felicità racchiudeva anche compassione.

C: "Hai ascoltato qualche canzone?"
M: "Giacomo mi ha obbligata ad ascoltare torna a casa..non lo avessi mai fatto"
C: "I social sono esplosi, vogliono sapere tutti chi sia questa Marlena" disse ormai senza filtri
M: "Magari è solo una stupida coincidenza"
C: "Non ci credi nemmeno tu"

{"E quindi te che te chiami MariaElena nun tieni un soprannome ? Ma come po esse? Cì ce metto venti minuti solo pe te chiamà. Famo che da oggi te chiamo Marlena, unimo i due nomi in uno più corto. È strano lo so , Marlena, ma sempre meglio de MariaElena"}


Ciao a tuttiiii..sono tornata finalmente.
So che questa storia è completamente diversa da tutte le altre che ho postato fino ad ora, ma spero che vi piaccia.
I primi due capitoli saranno un po' statici, giusto per farvi capire in che modo ho deciso di improntare la storia...
Un bacio grande e fatemi sapere cosa pensate di questo primo capitolo❤️

MARLENADove le storie prendono vita. Scoprilo ora