Capitolo 31 (M)

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23 dicembre 2018

M: "Dove stiamo andando?" chiesi a Damiano e Victoria dopo aver concluso i vari giri di chiamate che fui costretta a fare per avvisare della mia assenza di questi giorni

D: "Da Grillo" mi rispose il moro mentre era intento a guidare con Victoria accanto che lo distraeva
D: "Ce aspettano lì col minivan"
M: "Minivan?"
V: "Si, sti coglioni hanno deciso de andá in Toscana col minivan. Ma io l'ho detto eh, le donne non guidano..se riposano"
D: "Magari sarà divertente" disse Damiano cercando dei punti positivi in questa situazione
V: "Cor cazzo Damià , cor cazzo"

M: "Lo sapete vero che sono quattro ore di viaggio in auto?" chiesi preoccupata
D: "Si"
M: "E sapete anche che con l'aereo o con il treno avremmo fatto più velocemente ?"
V: "Gesù grazie, finalmente qualcuno che ragiona" disse Victoria dandomi ragione
V: "Sti coglioni nun me ascoltano mai, me sei mancata Marlè"




Anche tu Vic.
Anche se la vedo la tua faccia ora...forse te sei pentita di avermelo detto.
Stai realizzando solo adesso , e ti stai fissando con Damiano che ti sorride.




D: "In quattro ore si possono fare tante cose"
V: "Del tipo? Famme sentì"
D: "Recuperare il tempo perso"





Ce vorrebbero anni Dam per recuperare tutto.
Ma forse, ad oggi, me sento pronta.

...

Era passata circa un'ora dall'inizio del viaggio della speranza. Un'ora che stranamente non mi era pesata per nulla...si comportavano tutti gentilmente e soprattutto normalmente con me.
Grillo e Thomas erano i disturbatori seriali del gruppo.
Ethan guidava in religioso silenzio.
Victoria dormiva da quando avevamo messo piede nel minivan.
Damiano, invece, mi fissava senza dire nulla, sorridendomi ogni tanto come per rassicurami.




Grazie Dam.
So che questo è tutto merito tuo.
Forse dovrei trovare il coraggio di ringraziarti, come dovrei trovare il coraggio per chiedere scusa agli altri.





D: "Stai bene?" sussurrò Damiano seduto di fronte a me per non farsi sentire dagli altri
M: "Si"




Quanto vorrei venì lì accanto a te Dam e rifugiarmi tra le tue braccia.
Per il momento però me accontento del tuo sguardo attento e possessivo che non cambia mai direzione.




L: "Il proprietario della villa che abbiamo fittato ci ha detto che ci sta pure la piscina coperta" disse Grillo interrompendo quel gioco di sguardi tra me e Damiano

L: "Così poi fa pure a sirenetta Marl" disse ricordandosi della mia passione, mai approfondita, per il nuoto
M: "Non vedo l'ora" dissi sorridendo
T: "Magari se Vic nun se sveglia quando arriviamo la menamo co tutti i vestiti in piscina"
D: "Te ammazza Thò" disse Damiano dando voce più o meno ai pensieri di tutti...mai mettersi conto Victoria

E: "Dovremmo andare a fare la spesa" ci ricordò Ethan, che anche se concentrato sulla guida, stava ascoltando i nostri discorsi
T: "Sei na palla Edgar"
E: "Vuoi stare digiuno per quattro giorni?"
T: "Vanno le femmine" disse Thomas guadagnandosi uno sguardo accigliato da parte mia
T: "Che voi Marlè? Io cucino"
M: "Ma se non sai nemmeno riscaldare la pizza nel microonde" dissi facendo ridere tutti



{"Thò perché ce stanno le buste del Mc sul tavolo?" chiese Damiano appena io lui ed Ethan entrammo nell'appartamento di Thomas per pranzare tutti e quattro insieme
"Già, non dovevamo mangiare gli avanzi della pizza di ieri?" dissi io sorpresa
"Me sa che ho rotto er forno regà" ci disse Thomas con sguardo colpevole
"Che vor dì?" chiese Damiano ridendo
"Ma che ne so, ho messo a pizza dentro per riscaldarla ed è annato a fumo tutto" confessò il chitarrista, guardandoci male a causa delle nostre risate che non cessavano di far rumore nella sua cucina}

MARLENADove le storie prendono vita. Scoprilo ora