Capitolo 30 (M)

889 43 23
                                    

23 dicembre 2018

M: "E voi che ci fate qui?"

Fu l'unica cosa che riuscii a dire, anche se nella mia mente vi erano infinite domande.

Era un freddissimo e tristissimo pomeriggio.
Il mio umore non era alle stelle.
Non sentivo Damiano da giorni per mia scelta..avevo paura di un suo giudizio...ecco perché ritrovarmelo lì, davanti la porta di casa mia, con Victoria accanto che provava a sorridermi, mi lasciò senza parole.

V: "Ciao" disse la bionda continuando a sorridere
M: "Non è necessario" dissi scontrosa
D: "Ce fai entrà?" mi rispose Damiano senza considerare ciò che avevo detto precedentemente
M: "Ripeto, non è necessario"



Marlè ma te voi sta zitta o no?
Questi qua devono abbatterti come è stato fatto col muro de Berlino ?
Sei esagerata, primo o poi se scocceranno di rincorrerti.




V: "Dio Marlè basta" disse Victoria oltrepassandomi per entrare in casa seguita da Damiano
V: "Me so schiaffata un sorriso finto in faccia pure se te vorrei prende a schiaffi, quindi poi evitá de trattarci na merda?"




Hai ragione Vic, hai ragione.
Tu sai eh? Damiano vi avrà sicuramente raccontato tutto..forse anche per sfogarsi.
Gli ho dato un peso troppo grande per le sue esili spalle.




V: "Quindi prepara na cazzo de borsa, na valigia , quello che vuoi..velocemente"
M: "Che cosa?" dissi effettivamente non capendo nulla
D: "Passiamo il Natale tutti insieme in Toscana" disse Damiano con la sua voce roca, che non sentivo da giorni
M: "Voi siete pazzi" dissi accennando una risata nervosa per l'idea improvvisata che mi avevano proposto
V: "E mo te ne sei accorta? Vado in camera tua a prenne quarche vestito altrimenti nun ce sbrigamo più"

Victoria si diresse verso la mia camera come se questa situazione fosse la più normale del mondo.
La mente mi riportò involontariamente a mesi fa, quando avere la bionda che girava in casa mia era la quotidianità...quando tutto era semplicemente normale.



{"Secondo me, me potrei trasferì qui, tua madre fa dei dolci che me fanno impazzí" disse Victoria mentre pregustava la seconda fetta di torta al cioccolato
"Non per dire Vì, ma praticamente vivi già qui" dissi ridendo
"E te dispiace ? Stiamo a fa le prove..quando io diventerò famosa e ricca ce compreremo na casa , io e te."
"Sogni in grande" dissi sorridendo alla mia amica e alla sua folle idea che però mi elettrizzava molto}



D: "Forse dovresti raggiungere l'uragano Victoria" disse Damiano risvegliandomi
D: "Pe quattro giorni te farà portà sicuro tutto l'armadio"



'Nto sei bello Dam, da quanto tempo è che non te lo dico?
Sei proprio bello, e io so proprio fortunata ad averti.



M: "Non ti arrendi mai tu eh?" dissi al moro che mi fissava
D: "Se si tratta de te no" rispose Damiano avvicinandosi pericolosamente
M: "Hai parlato con loro?" chiesi titubante
D: "Si" mi rispose Damiano accarezzandomi con cautela la guancia , facendomi venire i brividi con un semplice tocco
D: "Avevano el diritto de sapè...ed io avevo bisogno de sfogamme"
M: "Scusami, per il peso che ti ho dato"

Le mani di Damiano in quell'istante andarono a circondare il mio viso, facendoci avvicinare ancor di più.

D: "Nessun peso Marl, te o ripeto, sto qua pe te"




Sei un essere speciale Damiano David, e probabilmente io non ti merito.
Perché ti ostini a lottare per me ?




V: "Marlè" disse Victoria facendo il suo ritorno in salotto, facendo finire quel contattato tra me e il moro
V: "Ma tutti quei perizomi che te avevo regalato 'ndo stanno? Tieni solo mutande della nonna" disse ridendo la mia amica con un paio di mie mutande nere semplici in mano

M: "Victoria" urlai io coprendomi il viso rosso con le mani, avvertendo alle mie spalle la risata di Damiano che man mano si univa a quella di Victoria



Quanto mi siete mancati regá.
Natale in Toscana con voi...non potrei chiedere di meglio.

MARLENADove le storie prendono vita. Scoprilo ora