15 dicembre 2018
C: "Sei tesa?" mi chiese Cristina mentre eravamo in fila per entrare nel palazzetto
M: "Da morire"
G: "Oh sorè nun me svenì" disse mio fratello ridendo, trovando forse quella situazione comicaErano le 19:50 e da lì a breve saremmo entrati nel palazzetto dato che alle 21 sarebbe iniziato il concerto.
Avevo l'ansia a palla e non trovavo un modo per calmarmi.Pensa a lui Marlè, pensa a lui così te calmi.
Immagina lui davanti a te che canta, sorridendo e guardandoti negli occhi, le canzoni che te ha dedicato.
Pensa a lui, così tutto passa.C: "Secondo voi ci vedranno?"
M: "Mi avete costretto a venire qui alle due del pomeriggio e ciò ha comportato essere quasi i primi della fila..siamo in piedi da cinque ore, quindi Cris, credo proprio che capiteremo anche troppo avanti"
C: "Bene, ci vedranno" disse la mia amica soddisfatta facendomi alzare gli occhi al cielo
G: "Daje Marl, pensa positivo, nun te buttá giù"
M: "Come faccio a pensare positivo Giacomo?" dissi voltandomi nervosa verso mio fratello
M: "Mi avete costretto a fare questa pazzia che non so se andrà a buon fine. Il non sapere le cose mi mette ansia, lo sai. Devo sempre avere tutto sotto controllo. E venire qui, a scatola chiusa, non è una cosa da me, non è una cosa che mi trasmette tranquillità." dissi gesticolando e parlando velocemente
G: "Siete proprio uguali oh, è vero allora il detto - chi se assomiglia se piglia - " disse mio fratello prendendomi in giro insieme alla mia migliore amica, riferendosi a me e a Damiano
M: "Ve l'ho già detto vero che considero questa cosa un sabotaggio?"
C: "Ce lo stai ripetendo da quindici giorni" disse Cristina abbracciandomiCris ma che sto facendo? Andrà tutto na merda Cris me lo sento.
Damiano nun me vorrà vedere, Vic nemmeno, e la mia vita andrà a rotoli più di quanto già non lo sia adesso.
Perché me avete costretto a fa sta cosa ?C: "Stai tranquilla, quante volte te lo devo dire che sono tutti innamorati di te?" sussurrò la mia amica per confortarmi
Improvvisamente la gente che iniziò a spingere ci fece rendere conto che i cancelli erano stati , finalmente, aperti.
Giacomo prese me e Cristina per mano, trascinandoci con lui nella sua maratona per prendere i posti migliori.Ah Già ma te sei impazzito? Che cazzo te corri..nun hai capito che più dietro stamo meglio è...e poi me stai a stacca ' nbraccio.
State troppo euforici regà...
Forse so io quella sbagliata ?C: "Perfetto" disse Cristina applaudendo le mani una volta che ci fummo fermati
M: "Perfetto? Se mi allungo col braccio tocco il palco" dissi rendendomi conto dell'eccessiva vicinanza
C: "Ecco perché è perfetto"Nulla era perfetto in quel momento, nulla.
Che dici Marlè , se chiudi gli occhi te riesci a teletrasportà a casa sul divano pe evitá sta figura de merda ?G: "Marl" disse mio fratello sussurrando al mio orecchio destro
G: "Guarda 'npo chi ce sta dietro le quinte che te sta a fissà"Mi voltai di scatto dopo le parole di Giacomo per capire chi fosse il soggetto in questione.
Di nuovo tu? È un vizio questo allora..
Vabe però daje oggi te sorrido e non scappo...
Ciao Lellì.Ed eccoci finalmente arrivati ad uno dei momenti che preferisco di questa storia...
Spero che stia piacendo anche a voi perché davvero sto mettendo tutta me stessa in questi capitoli.
Un bacio❤️
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MARLENA
Fanfiction"E quindi te che te chiami MariaElena nun tieni un soprannome ? Ma come po esse? Cì ce metto venti minuti solo pe te chiamà. Famo che da oggi te chiamo Marlena, unimo i due nomi in uno più corto. È strano lo so , Marlena, ma sempre meglio de MariaEl...