|Lunedì 01/03|
Un nuovo anno di università iniziò.
Finalmente le vacanze finirono, non ne potevo più.<Hey Jimin!>
Chiaramente, ricominciò la solita routine scolastica, alla quale mi sarei dovuto nuovamente abituare.
<Ciao, Cho-young...> replicai, annoiato già da subito. <Che succede? Non sei felice di vedermi?> mi chiese lei, con in faccia stampato un sorrisetto beffardo. <Dimmi quello che devi dirmi e siediti al tuo posto, tra poco comincerà la lezione.>
La ragazza sospirò, annoiata dalla mia riposta. <Sono qui ad inquinare l'aria per ricordarti che questo sabato ci sarà il mio venticinquesimo compleanno.> disse, incrociando le braccia al petto. Alzai gli occhi al cielo, <Allora?>
lei si schiarì la gola. <Sabato pomeriggio terrò una festa a casa mia, alla quale sono invitati tutti e ovviamente ci dovrai essere anche tu.>Mi appoggiai allo schienale della sedia, frustrato. <E cosa mi convincerà a venire?> Cho-young ghignò, <Il semplice fatto che ti tormenterò fino a venerdì.>
la guardai cercando di opporre resistenza, ma il suo sguardo era troppo serio e implorante, così mi arresi. <Va bene, sabato verrò alla tua festa.> il ghigno della ragazza si allargò, <Sapevo di riuscire a convincerti, sono troppo brava modestamente.>I miei occhi si spostarono, dalla modesta ragazza di fronte a me, alle due persone che stavano entrando dalla porta d'ingresso dell'aula.
Cho-young seguendo il mio sguardo si girò, <Vedo che sono arrivati i tuoi amici. Beh allora penso che andrò a sedermi, ciao Jimin!>Non le risposi, troppo contento nel vedere i miei primi ed unici amici entrare in classe. Notandomi sorrisero e si avvicinarono.
<Hyung, da quanto tempo!> disse il più piccolo. <Hai passato buone vacanze?> chiese l'altro. <Certo che sì, e voi ragazzi?> domandai loro, sorridendo come un ebete. <Sono state super! Peccato che non c'eri anche tu...><Scusatemi tanto, la prossima volta verrò sicuramente.> poi mi fermai, notando che qualcosa non quadrava, <Jungkook, sei di nuovo nel nostro corso? Dovresti essere in quello del secondo anno...> esclamai al mio amico alzando gli occhi al cielo. <Lo so, sono solamente passato per salutarti!> rispose egli ridacchiando.
Loro sono Kim Taehyung e Jeon Jungkook, i primi ed unici amici che io abbia mai avuto in tutto il corso della mia vita.Il mio nome è Park Jimin, ho 25 anni e nacqui a Busan, decisi però, qualche anno fa, di trasferirmi nella capitale, per frequentare l'università più prestigiosa della Corea del Sud.
Provengo da una famiglia benestante, mio padre è un bancario e lavora nella Banca di Corea, mentre mia madre è un avvocato. Grazie ai lavori dei miei genitori, la mia famiglia è molto ricca e prestigiosa.
Io vivo bene, non ho problemi in questione di soldi e il rapporto con i miei è normale. Mi hanno sempre consigliato la via migliore per avere carriera nella vita, come era giusto che sia.
Nei miei anni di scuola, eccellevo in tutte le materie, i professori mi veneravano. Ero conosciuto dall'intero istituto e tra gli studenti si parlava spesso di me, per molti motivi in realtà; principalmente però, perché ero ricco, quindi per me era facile far cadere tutte le ragazze ai miei piedi, certe volte mandavo in cortocircuito addirittura ragazzi omosessuali.
Mi trovai anche degli "amici", certo tutti lo volevano essere, peccato che da adolescente ero solo un piccolo e stupido ragazzino, e questo mi portò a cadere sempre nella loro trappola.
Non erano veri amici, mi usavano per i soldi, ma questo lo scoprì solo quando uno di quelli che consideravo "miei amici" me lo rinfacciò, dicendomi che venivo usato da tutti.
Arrivato all'università, fortunatamente, conobbi Taehyung, il quale era un mio compagno di corso e tramite lui conobbi, durante il mio terzo anno qui, Jungkook che era due anni più piccolo di noi.
Loro nel corso del tempo mi fecero capire che non mi stavano usando e che volevano essere solo miei amici, questo bastò per fargli guadagnale la mia fiducia.Cho-young, invece, era una compagna di corso mia e di Tae. Non fraintendete, non ci fu mai nulla tra di noi e lei, per di più, era lesbica. Non è antipatica, per carità, è solo molto invadente e testarda. E' anche molto popolare qui a scuola per essere una ragazza molto festaiola, simpatica e ricca.
Qui nella Seoul National University, sono tutte persone di buona famiglia, non a caso è l'università più prestigiosa di Seoul. Se prendevi anche solo un brutto voto, diventavi immediatamente lo zimbello dell'istituto, visto che le notizie lì si spargevano molto velocemente.
Anche qui, come quando frequentavo la scuola, tutte le ragazze mi stanno dietro, peccato che io non badi a nessuna. Mi sono sempre promesso che non avrei badato a nessuna donna, non prima di trovare il vero amore.
I miei genitori hanno sempre provato a presentarmi qualche ragazza, inutile dire che non me ne piaceva nessuna, erano ragazze ricche e vanitose, non mi sentivo a mio agio con loro. Vorrei una ragazza semplice, gentile e dolce, possibilmente più piccola di me e carina.<Ragazzi e ragazze bentornati! Velocemente prendete posto.> entrò in aula la sig.a Kang, la nostra insegnante di storia. <Bene, allora inizia- JEON, non cambi mai eh!? Fila subito nel tuo corso!≥ ed ecco che ci risiamo. È tipico di Jungkook rimanere nel corso mio e di Tae per troppo tempo, per poi farsi rimproverare dai nostri insegnanti. Ormai lo conoscono tutti nel corso del quarto anno.
Come una furia, il più piccolo pronunciò qualche parola di scusa e corse fuori dall'aula, io e Tae ci guardammo a vicenda, facendoci scappare una risatina per la solita sbadataggine del nostro amico.<D'accordo, ora possiamo davvero incominciare la nostra lezione. Innanzitutto, come sono andate le vacanze?>
***
Finalmente suonò la campanella che segnava la fine delle prime due ore.
La sig.a Kang uscì dalla classe per lasciare posto all'insegnante successivo che, secondo l'orario che mi ero ordinatamente stampato prima dell'inizio delle lezioni, dovrebbe essere il sig. Kin.
<Mi chiedo sempre come fai ad essere così precisino... io è già tanto se mi sono alzato dal letto questa mattina.> commentò Taehyung. <Non ne ho idea, sono nato così.> risposi, alzando le spalle.<Tae, anche a te Cho-young ha chiesto di andare alla sua festa sabato sera?> domandai al mio amico di fianco a me. <Sì, e ho risposto che andava bene. Dopotutto mi sono sempre divertito alle feste di Cho-young.> affermò lui. <Capisco, allora ci andremo insieme. Pensi l'abbia chiesto anche a Jungkook?> chiesi nuovamente. <Non saprei, chiediamoglielo.> rispose divertito. <Ehi Cho-young, sabato hai invitato anche Jungkook?> urlò Tae, per farsi sentire dall'altro lato dell'aula.
La ragazza si girò verso la voce e la sua risposta non tardò ad arrivare. <Certo che sì, per chi mi avete presa?!> rispose.
<Okay, grazie!> continuò il bruno, urlando, per poi rigirarsi verso di me. <Bene, ora abbiamo la conferma.> dissi io. <Già.> affermò Tae, con il suo sorriso a cui mi ero tanto affezionato.<Buongiorno ragazzi.> ecco il sig. Kin, il nostro insegnante di lettere.
<Credo che mi addormenterò.> mi disse Tae. <Suvvia, lettere è così bella.> risposi alzando gli occhi al cielo. <Infatti, soprattutto con la voce "stimola sonno" del prof. Kin.> continuò lui.
<Basta parlare, iniziamo la lezione.> si intromise il sig. Kin.
Ed ecco come il primo lunedì del nuovo anno universitario, continuò a procedere...spazio autore
ciao a tutti, questa è la mia prima fanfiction perciò siate clementi in caso di errori.
scusate se trovate il capitolo noioso, ma avevo bisogno di raccontarvi com'è la situazione di jimin e compagnia bella.
non temete perché nel prossimo capitolo arriverete anche voi.
grazie per aver letto!

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𝑲𝒓𝒚𝒔𝒕𝒂𝒍 [𝑃𝑎𝑟𝑘 𝐽𝑖𝑚𝑖𝑛]
Fanfic𝙄𝙉 𝙋𝘼𝙐𝙎𝘼 𝐸' 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑎 𝑐𝑜𝑙𝑝𝑎 𝑑𝑖 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑟𝑎𝑔𝑎𝑧𝑧𝑎 𝑑𝑎𝑔𝑙𝑖 𝑜𝑐𝑐ℎ𝑖 𝑑𝑖 𝑐𝑟𝑖𝑠𝑡𝑎𝑙𝑙𝑜. 𝗔𝗧𝗧𝗘𝗡𝗭𝗜𝗢𝗡𝗘︎ questa storia conterrà contenuti relativi a: -droga -spaccio -alcol -fumo Ci tengo a precisare che ogni "i...