Capitolo 21

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|Mercoledì 17/03|
|10:00|

Y/n POV

<Ora andremo tutti a Busan!> esclamò Jimin contento.

<Cosa?! A Busan?> parlò Jungkook, sconvolto dall'informazione. Taehyung saltò sulle spalle del più piccolo, <Esatto, a Busan, solo ed esclusivamente per il tuo compleanno.> affermò sorridente.

Poi si girò interrogativo verso di me, <Ah noona, ti va bene?> mi chiese. Io annuì, <Come avete intenzione di andarci? In treno? Macchina? Aereo?> domandai.

<Andremo con il bus, noi abbiamo preso ieri 8 biglietti online di andata e ritorno, tu li puoi prendere ora alla tabaccheria qua davanti.> mi informò Cho-young indicandomi il negozio.

<Okay, torno subito.> risposi iniziandomi ad incamminare verso il negozio.

Una volta entrata nella piccola tabaccheria, fui subito accolta dal commerciante, <Buongiorno signorina.> mi salutò un signore sulla quarantina dietro il bancone. Gli feci un cenno con la testa, <A lei, vorrei un biglietto per il bus delle 10:30 di andata e ritorno per Busan.>

Il signore, prima di darmi quello chiesto, fece un paio di azioni a cui non prestai molta attenzione, in quel momento nei miei pensieri c'era solo una grande preoccupazione.

Yoo Jeongyeon, quella ragazza che scoprì andare nella stessa università di quei quattro, tornò per rovinarmi la vita insieme a Kim Jongin.

Avevo paura. Ebbene sì, la temeraria Y/n aveva paura, ma per quanto potessi sembrare forte, ero anch'io un essere umano.
Temevo che quei due potessero combinare qualcosa di orribile come al solito, ma soprattutto, ero spaventata dal fatto che potessero fare del male a Jimin.

Per quanto io conoscessi ancora poco Jimin, capì che era un ragazzo d'oro, innocente, maturo e che soffrì molto in passato; venne preso per il culo da tutti quelli che riteneva amici e stava incominciando a vivere veramente la vita da non molto tempo, da adulto.

Lo volevo aiutare a pensare meno e a vivere di più e avevo intenzione di farlo iniziando col conoscerlo meglio. Questa volta però, non avrei più fatto lo stesso errore di anni prima.

<Signorina, ecco a lei i biglietti.> una voce maschile fermò i miei pensieri, era quella del signore. Mi risvegliai dalla mia trance, <Oh sì, grazie mille. Quanto è?>

<Sono 21.896 ₩.> rispose. Io gli pagai il giusto prezzo e uscì dalla tabaccheria, accendendomi una sigaretta.

Tornai dal gruppetto con in mano i biglietti, <Ecco fatto.> dissi. <Bene, possiamo andare. Il bus passa alle 10:30 quindi muoviamoci perché sono e 20.> spiegò Jimin.

Quindi cominciammo tutti a camminare verso la fermata del bus. Durante il tragitto, tutto stava cominciando ad essere troppo noioso per i miei gusti, perciò decisi di sciogliere un po' il ghiaccio con uno dei miei giochetti particolarmente infantili. <Chi arriva per ultimo si siede da solo sul bus!> urlai cominciando a correre verso la meta.

Era molto banale come gioco, ma in quel momento avevo solo voglia di correre e divertirmi.

Iniziai a sentire altri passi veloci dietro di me fino ad essere superata da Jungkook e affiancata da Taehyung. <Sei lenta noona!> urlò il primo e la mia competitività si accese sempre di più.

Cominciai quindi a correre più veloce. <Ti facevo più veloce... noona.> sentì sussurrare da dietro di me. Girai leggermente il capo e notai Jimin guardarmi con un ghigno mentre mi superava.

𝑲𝒓𝒚𝒔𝒕𝒂𝒍 [𝑃𝑎𝑟𝑘 𝐽𝑖𝑚𝑖𝑛]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora