Capitolo 13

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|Sabato 13/03|

<Non ci credo, davvero Nam ha rotto una cabina telefonica?!> esclamò Hobi prima di incominciare a ridere come un matto. <Cioè, sapevo benissimo che Nam sarebbe stato capace di fare una cosa del genere, però fa lo stesso ridere.>

Io risi a mia volta, <Voleva telefonare a sua madre, ma aveva il telefono scarico, quindi gli è venuta la grande idea di usare una cabina telefonica, peccato che gli ha fottuto i soldi, quindi si è incazzato, gli ha tirato un pugno e si è spaccata.> spiegai io tra le risate. Io e il mio amico ridemmo ancora più forte.

Gli raccontai un aneddoto della vita di Namjoon accaduto una settimana prima e a cui io avevo assistito. Chiaramente non avrei dovuto spifferarlo agli altri, ma poco importava.
Quel ragazzo era veramente impossibile, qualsiasi cosa finisse tra le sue mani era destinata a rompersi.

<Cavolo, avrei voluto vederlo in diretta.> ammise il corvino dopo essersi calmato e asciugato gli occhi dalle lacrima. Io a stento riuscivo a respirare, <Fidati, è stato epico.>

Dopo un minuto di silenzio, presi parola. <Ma, dove sono gli altri? Sono le 22:00 dovrebbero essere qu-> ad interrompermi furono proprio le loro voci da dietro la porta. Mi stavano urlando di aprirgli. <Parlando del diavolo.> disse Hobi.

<Arrivo.> urlai. Mi alzai dal divano e mi diressi verso la porta, una volta aperta mi ritrovai davanti Nam, Yoon e Jin.

<Ragazzi, benvenuti nella mia dimora.> li invitai io scherzosamente. <Ah, da quanto tempo non mettevo piede in questa casa...> affermò Jin.

Lui è Kim Seokjin, ha 29 anni ed è il più grande del nostro gruppo. Anche con lui ci incontrammo per la prima volta in fabbrica.
Il suo nickname è semplicemente Jin, questo nome però diventò ben presto l'appellativo che usavamo quotidianamente, quindi non solo nel mondo del lavoro. Jin si fa chiamare anche "Worldwide Handsome", molto bello quanto modesto.

Jin si preoccupa molto degli altri, è considerato da noi la mamma nel gruppo, visto che ci tratta tutti come i suoi bambini. E' un amico speciale per me, credo mi abbia fatto da genitore più lui che la mia attuale madre, per questo gli voglio un bene dell'anima

<Già, mi era mancata la tua presenza qui.> dissi, abbracciando il più grande. Egli ricambiò il gesto e cominciò a farmi domande di tutti i tipi.

Nel frattempo, Yoongi e Namjoon si erano già accomodati sul divano, vicino a Hoseok. <Quanto prima di noi sei arrivato?> gli chiese Yoongi puntandogli un dito contro. <Da questo pomeriggio, Y/n si annoiava e ha chiamato me, voi lavoravate.> spiegò il corvino. Yoongi si limitò ad annuire.

<Nam, ma è vero che hai rotto una cabina telefonica?> chiese Hoseok ridendo. Il bruno si girò di scatto verso di me, <Noona! Non avresti dovuto dirlo, doveva essere una cosa tra me e te!> esclamò. Io lo guardai cercando di non ridere, <Scusa Nam, ma è stato esilarante.> dissi prima di scoppiare a ridere, seguita a ruota dal corvino.

<Kim Namjoon, quante volte ti ho detto di contenerti!> urlò Jin, causando solo più risate da parte mia e di Hobi. <Noona, ti uccido.> mi minacciò Nam, lanciandomi uno sguardo truce. <Ehi, vacci piano, rispetta i più grandi.> sghignazzai.

<Invece che fare i deficienti, non potremmo iniziare ad incamminarci?> si lamentò Yoongi, portandosi le dita sul ponte del naso. <Suvvia hyung, non fare il guastafeste. Ci eravamo messi d'accordo che saremo partiti alle 22:45, mancano ancora 35 minuti.> puntualizzò Namjoon.

𝑲𝒓𝒚𝒔𝒕𝒂𝒍 [𝑃𝑎𝑟𝑘 𝐽𝑖𝑚𝑖𝑛]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora