|Giovedì 11/03|
|16:15|<Jimin? Tutto okay? Che carino che sei quando ti imbarazzi.> disse Krystal, vedendomi diventare rosso come un peperone dall'imbarazzo. <S-sì tutto bene, procedi pure.> balbettai io.
La ragazza non se lo fece ripetere due volte e proseguì togliendosi la felpa e rimanendo solo con addosso un top sportivo nero. Ero rimasto senza parole, il suo tronco era completamente decorato da tanti tatuaggi di forme e colori diversi, era come vedere una tavolozza di acrilici. Erano tutti fantastici.
Lei sorrise, <Ti piacciono? Il primo che ho fatto è stato il 1993 sul polso destro a 17 anni.> iniziò spiegando. <Ognuno di essi ha un significato, come ad esempio il 1993 che sta ad indicare il mio anno di nascita.> continuò.
Io ascoltai ogni minima parola che diceva. Anche io avevo un tatuaggio, una scritta "Nevermind" sotto il pettorale destro, ma non avevo intenzione di farglielo vedere, mi vergognavo troppo.
<Ne ho anche sulle gambe, ma non mi toglierò anche i pantaloni.> disse ridacchiando e rimettendosi la felpa nera. <Ti stanno davvero bene addosso.> mi complimentai io in modo sincero. Lei fece un piccolo cenno con la testa come ringraziamento e tornò a sedersi di fianco a me.
<Bene Jimin, dimmi, cosa vuoi fare ora?> mi chiese, facendo tornare il solito ghigno malizioso sulle sue labbra. Io, a disagio, risposi, <Non lo so, tu che vuoi fare?> domandai, guardandomi le mani.
<Hai fame? Vuoi mangiare qualcosa?> propose lei. Quando lo disse, un po' di fame mi venne, quindi accettai l'offerta. <Perché no.>
Lei si alzò di scatto dal divano per dirigersi verso la porta della cucina che vidi prima. <Perfetto, ho fatto la spesa sta mattina, ti va bene un croissant alla marmellata?> mi alzai anche io per seguirla, <Sì, va bene.> poi entrai nella piccola cucina e notai in fondo un'altra porta, che interpretai come quella del bagno.<Vieni siediti pure.> disse mentre mi offriva il croissant avvolto in un tovagliolo.
Dopo un paio di minuti di silenzio, dove gli unici rumori udibili era quello del mio masticare, Krystal, si accese una sigaretta e prese parola. <Visto che il silenzio in casa mia non esiste, giochiamo ad un gioco.> parlò, facendo un tiro.
A causa dell'insopportabile odore del fumo storsi il naso, la prossima volta che fuma in mia presenza le spengerò la sigaretta.
La mia attenzione si rivolse su di lei. <A turno, ci faremo una domanda a cui dovremmo rispondere per conoscerci meglio. Ci stai?> propose la ragazza. Io annuì ingoiando l'ultimo pezzo del croissant e mi pulì le briciole dalla bocca col tovagliolo per poi concentrarmi completamente su Krystal e sul gioco.
<Bene, inizia l'ospite. Fammi una domanda.> mi spronò lei. Decisi di partire con qualcosa di banale. <Se hai 28 anni, devo chiamarti 'Noona'?> lei rise, <Non è d'obbligo, però se ci tieni tanto, fai pure.>
Io annuì imbarazzato e Krystal passò subito a farmi una domanda, <Provieni da una famiglia benestante?> chiese e buttò fuori il fumo dai polmoni. Ingoiai il groppo alla gola, <Sì.> risposi secco, pensando al peggio. La ragazza mi posò una mano sulla spalla e a quel tocco sobbalzai leggermente. <So a cosa stai pensando e no, l'ultima cosa che voglio è usarti per i soldi, non mi interessa sinceramente.>
Tirai un sospiro di sollievo e chiesi la mia domanda, <Perché spacci?> lei si fece seria e assottigliò gli occhi, come se fosse infastidita da questa domanda, <Per sopravvivere.> decisi di non dire niente e sviare l'argomento, ma una cosa era certa, avevo toccato un tasto dolente.
<Sei gay?> domandò Krystal. Io spalancai gli occhi e cominciai a tossire, dopo essermi quasi strozzato con la mia stessa saliva. <C-cosa?! Certo che no! Sono etero!> risposi totalmente a disagio. Lei rise di gusto, <Scusa, volevo solo assicurarmi che ti piacciano le donne.>
<Dove sono i tuoi genitori?> le chiesi. <Mio padre è morto e mia madre vive in Canada.> comunicò con nonchalance. <Oh, mi dispiace per tuo padre.≥ dissi, mi dispiacque veramente, non dev'essere stata facile. <Non fa niente, non sentirti in pena per me, ho amici, ho un lavoro e vivo bene. Non ho bisogno di una famiglia, sono grande e vaccinata.> rispose secca lei.
Io annuì e poi lei mi porse la domanda, <Hai amici? Cho-young mi ha detto di sì, ma non ricordo i loro nomi.> chiese mentre spegneva la sigaretta nel posacenere. Io spalancai gli occhi e sentì il fiato farsi corto.
Avevo promesso che non li avrei coinvolti in tutto questo, ma Cho-young sembrava aver mandato già tutto all'aria. Ormai era fatta, sapeva già di loro, ma questo non significava nulla, giusto?
Io guardai il pavimento, <Sì, ho due amici, si chiamano Taehyung e Jungkook.> Krystal annuì, ricordandosi dei nomi, <Ecco come si chiamavano!> esclamò lei prima di tornare seria.Continuai quindi con l'argomento delle amicizie, <Hai detto che anche tu hai amici.> lei rispose subito, <Sono in quattro più Cho-young.> io annuì, <Ci siamo conosciuti a lavoro, sono fantastici, un giorno te li presenterò sicuramente.> disse riferendosi agli amici.
Si alzò di scatto, <Bene, questo gioco mi ha rotto il cazzo, sono le 16:45 e io tra un quarto d'ora ho una consegna. Chiamo Cho-young così ritornate all'università.> lei recuperò il telefono buttato sul divano e digitò, il numerò di Cho-young per chiamarla. Le due si scambiarono poche parole e dopo poco, bussarono alla porta.
<È arrivata.> affermò Krystal. Io aspettai posizionato vicino al divano. Dalla porta sbucò la testa bruna di Cho-young che mi fece cenno di andare verso di lei. Prima però, mi rivolsi a Krystal, <Grazie.> lei si sventolò le mani davanti alla faccia, <Non mi ringraziare.>
Ancor prima che potessi mettere piede fuori dalla porta, sentì la voce di Krysral rivolgersi a me ancora, <Ci rivedremo, Park Jimin.> mi assicurò la ragazza, ghignando.
Io deglutì e uscì, non dimenticandomi di dare un'ultima occhiata alla ragazza dagli occhi di cristallo.
spazio autore
che dite, faremo incontrare gli amici di Krystal a Jimin e il contrario?
risposta: ovvio che si
grazie per aver letto!
STAI LEGGENDO
𝑲𝒓𝒚𝒔𝒕𝒂𝒍 [𝑃𝑎𝑟𝑘 𝐽𝑖𝑚𝑖𝑛]
Fanfiction𝙄𝙉 𝙋𝘼𝙐𝙎𝘼 𝐸' 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑎 𝑐𝑜𝑙𝑝𝑎 𝑑𝑖 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑟𝑎𝑔𝑎𝑧𝑧𝑎 𝑑𝑎𝑔𝑙𝑖 𝑜𝑐𝑐ℎ𝑖 𝑑𝑖 𝑐𝑟𝑖𝑠𝑡𝑎𝑙𝑙𝑜. 𝗔𝗧𝗧𝗘𝗡𝗭𝗜𝗢𝗡𝗘︎ questa storia conterrà contenuti relativi a: -droga -spaccio -alcol -fumo Ci tengo a precisare che ogni "i...