|Martedì 16/03|
|09:00|Quella era una giornata come le altre, quindi come di tradizione mi stavo annoiando a morte. In quel momento ero sdraiata sul divano per "guardare" la televisione.
Oggi le consegne erano prenotate per la mattina molto presto, finì poco tempo fa e tornata a casa cominciai ad annoiarmi di brutto. Pensai di chiamare qualche amico, ma probabilmente dormivano o lavoravano, quindi preferì evitare di disturbarli.
Poi mi alzai di scatto, <Facciamo una sorpresa a Jimin.> dissi, complimentandomi in seguito per l'idea geniale che mi venne in mente.
Come un fulmine presi il telefono, portafoglio, le chiavi di casa e della moto, mi infilai le mie vecchie scarpe, mi diressi verso la porta e uscì.
Mentre stavo per salire sulla moto però, realizzai di essere in reggiseno, quindi ritornai dentro casa e mi infilai velocemente la una felpa bordeaux di taglia rigorosamente oversize. Uscì nuovamente fuori dall'appartamento per finalmente accedere la mia bellissima moto nera e dirigermi verso l'università di Jimin, di cui conoscevo bene la strada grazie alle volte in cui dovetti consegnare droga a Cho-young.
***
|09:15|
Una volta arrivata parcheggiai e scesi velocemente dalla moto, dirigendomi verso l'ingresso dell'università. Dopo essere entrata, mi incamminai automaticamente verso l'ascensore che conduceva ai dormitori degli universitari.
La mia mente geniale però, non ragionò sul fatto che non ero a conoscenza del numero della stanza di Jimin. Feci tutto troppo di fretta che dimenticai i piccoli ma grandi dettagli.
Così tirai fuori il telefono dalla tasca dei jeans e cercai tra la rubrica il contatto di Cho-young con l'intenzione di chiamarla per farmi dire l'informazione mancante. Sinceramente non mi aspettai che effettivamente rispondesse, visto che tecnicamente a quell'ora dovrebbe star frequentando le lezioni, ma come dice il detto, tentar non nuoce.
<Ciao unnie, dimmi.>
Però mi ricordai che era con Hong Cho-young che avevo a che fare, da quella ragazza bisogna sempre aspettarsi di tutto.
Io iniziai, <Cho-young, come dire, sono nel piano del vostro dormitorio e->
<Che ci fai lì?!> urlò lei dall'altro capo del telefono.
<Ehi, ehi vacci piano. Volevo fare una sorpresa a Jimin per quando finiva i corsi, ma mi sono resa conto poco fa di non sapere il numero della sua stanza, non è che me lo potresti dire?> dissi alla ragazza.
Lei sospirò, <La numero 118.> rispose, <E comunque non farti strane idee, sono in bagno.>
<Ah ok, infatti mi chiedevo.> risi. <Per un momento ho temuto che fossi impegnata a scoparti qualche povera malcapitata.> la presi in giro.
Cho-young ridacchiò al mio commento, <Quello oggi pomeriggio, adesso che ci penso ho proprio bisogno di fare sesso, sono in astinenza.> disse, <Per caso ti vuoi proporre volontaria?> continuò in modo ironico.
<Perché no, prima di morire vorrei provare il sesso tra donne.> risposi, stando al gioco, <In ogni caso, grazie Cho-young, ci sentiamo.> La ringraziai.
<Di nulla unnie, solo non fare casini.> si raccomandò.
<Credo di essere abbastanza grande da saperlo.> sospirai, <Ciao Cho-yong. E torna a lezione!> dissi prima di chiudere la chiamata definitivamente.
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𝑲𝒓𝒚𝒔𝒕𝒂𝒍 [𝑃𝑎𝑟𝑘 𝐽𝑖𝑚𝑖𝑛]
Fanfiction𝙄𝙉 𝙋𝘼𝙐𝙎𝘼 𝐸' 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑎 𝑐𝑜𝑙𝑝𝑎 𝑑𝑖 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑟𝑎𝑔𝑎𝑧𝑧𝑎 𝑑𝑎𝑔𝑙𝑖 𝑜𝑐𝑐ℎ𝑖 𝑑𝑖 𝑐𝑟𝑖𝑠𝑡𝑎𝑙𝑙𝑜. 𝗔𝗧𝗧𝗘𝗡𝗭𝗜𝗢𝗡𝗘︎ questa storia conterrà contenuti relativi a: -droga -spaccio -alcol -fumo Ci tengo a precisare che ogni "i...