Capitolo 5

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!AVVERTENZA!
ci tengo nuovamente a ricordare che tutti i contenuti relativi alla droga che sono scritti in questo capitolo sono FALSI e solamente inventati dalla mia immaginazione! grazie e buona lettura!

|Lunedì 08/03|

Ero a casa mia e come sempre, mi trovavo sdraiata sul divano. Questa volta però le mie gambe si appoggiavano sullo schienale e il corpo sul sedile, mentre la testa era a penzoloni. La giornata fu particolarmente tranquilla, le poche consegne furono già svolte e il resto del pomeriggio fu apparentemente libero.

Ero abbastanza tranquilla, felice di potermi finalmente riposare dopo giorni di intenso lavoro, quando ad un tratto suonarono al campanello. <Vaffanculo, mi stavo rilassando!> urlai a chiunque ci fosse al di fuori del mio piccolo appartamento, anche se un'idea me l'ero già fatta.

<Muoviti Y/n, aprimi o se no sfondo la porta.> mi rispose una voce ottavata dalla porta. La mia ipotesi su chi avesse deciso di venirmi a trovare fu corretta. <Arrivo!> di scatto scesi dal divano, cadendo per terra dalla velocità con cui lo feci e mi fiondai ad aprire.

<Ciao bellissima.> mi chiamò la persona appena svelata al di fuori della casa. <Yoon.> dissi per poi lasciarmi andare nelle sue braccia in un abbraccio tanto desiderato.

Poi lo feci entrare in casa e chiusi la porta alle nostre spalle. <Come va?> mi chiese Yoongi dopo essersi accomodato, anzi buttato, sul mio divano. <Bene, te? Finito di vendere?>

<Per oggi sì. Devo dire che Nam era proprio indietro col lavoro, mi ha fatto sudare sette camicie.> rispose il venditore di fronte a me, sventolandosi drammaticamente una mano davanti alla faccia per farsi vento.

<E tu?> continuò, <Non hai da spacciare oggi?> scossi il capo, <No, oggi quasi nessuna, a differenza di domani che sarò piena.> ammisi, mentre mi lanciai sul divano di fianco a lui, che annuì in risposta.

Lui è il mio ex ragazzo, ma migliore amico, Min Yoongi, ha ventotto anni, è poco più alto di me, i capelli tinti color menta e degli occhi neri in cui ci potrei sprofondare dentro, una pelle pallida, un viso perfetto e potrei andare avanti per ore ed ore a descrivere quanto affascinante fosse. Lavorava nella mia stessa fabbrica, ma come venditore.

Diciamo che ci sono tre ruoli in ogni fabbrica di droga che si rispetti: il fornitore, il venditore e lo spacciatore.
Il fornitore è colui che fornisce la droga, ha un'orto a casa con le rispettive fonti di ricavo, che in seguito verranno fornite al venditore.
Il venditore è colui che, per esempio, forma i sacchetti di cocaina o i rotoli di erba che poi venderà allo spacciatore.
Lo spacciatore è colui che spaccia il tutto ai clienti.
In ogni fabbrica ci sono delle squadre, nella nostra ce ne sono venti ed ogni squadra è formata da questi tre compiti.

Ma ritornando a noi, io e Yoongi ci conoscevamo da dieci anni ormai. Ci incontrammo per la prima volta nell'ufficio del direttore della fabbrica insieme ad un altro nostro amico, Kim Namjoon. Ed eccoci qua, questa era la nostra squadra; Namjoon il fornitore, Yoongi il venditore ed io la spacciatrice.

Ma con Yoongi fu diverso, sentii che con lui c'era un collegamento più forte, aveva qualcosa in più, il rapporto che instaurai con lui fu in qualche modo diverso dagli altri. Infatti dopo un anno di amicizia, egli si dichiarò a me dicendomi che mi amava da morire e non desiderava nient'altro che stare con me e visto che ricambiavo i suoi sentimenti, accettai.
Io e Yoongi quindi ci promettemmo che nessuno avrebbe mai dovuto tradire l'altro, ed eravamo riusciti a mantenerlo, ci amavamo troppo anche solo per provarci.

𝑲𝒓𝒚𝒔𝒕𝒂𝒍 [𝑃𝑎𝑟𝑘 𝐽𝑖𝑚𝑖𝑛]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora