Capitolo 6

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|Martedì 09/03|

Sentendo il suono di una notifica, di colpo abbandonai il libro di matematica e mi lanciai sul letto, dove si trovava il mio cellulare, per vedere qual era la causa della vibrazione. Appena lo accesi rimasi molto deluso, era solo una notifica da Instagram. Non che stessi aspettando un messaggio in particolare, forse cercavo solo una buona scusa per distrarmi dalla statistica.

Sbuffando, ritornai alla scrivania della mia camera condivisa con Taehyung, che anche adesso stava dormendo e ripresi con la teoria che il sig. Kin ci diede da studiare per l'indomani.

Ma bastò poco tempo ed altre due notifiche arrivarono sul mio cellulare. Nuovamente mi fiondai sul letto e e lo sbloccai. <Cazzo.> imprecai a bassa voce per non svegliare il ragazzo dormiente nel letto difronte al mio. Una era una notifica normale, ma l'altra era un messaggio da Krystal. Aprii i messaggi e subito lessi cosa mi avesse scritto.

Krystal: -ciao di nuovo, Jimin

Non persi tempo a replicare.

Tu: -Cosa vuoi?

La sua risposta non si fece attendere.

Krystal: -come siamo acidi, comunque nulla, volevo solo infastidisti

Mi accigliai, ma risposi comunque,

Tu: -Allora trovati un altro bersaglio, ho da fare.

Krystal: -che succede? hai mangiato pane e frustrazione per pranzo?

Tu: -Grazie miss simpatia. Ora che mi hai dato abbastanza fastidio, torna a spacciare.

Krystal: -nah, le consegne oggi le ho dopo le 16, ho ancora mezz'ora per infastidirti

Tu: -Krystal, te lo chiedo per piacere.
Tu: -Trovati un altro bersaglio.

Krystal: -non ho voglia, tu sei l'unico interessante

Tu: -sei incredibile, mi dici come posso essere un soggetto interessante se l'unica volta che ci siamo visti era ad una festa dove ti ho beccato spacciare?

Krystal: -non saprei, intuito femminile forse? poi, che ne dici di rimediare subito?

Rilessi il messaggio più volte, confuso. Non riuscii a comprendere dove volesse arrivare.

Tu: -Rimediare? In che senso?

Krystal: -magari incontrandoci dal vivo

Lessi le sue parole con occhi spalancati.

Tu: -Incontrarci?!

Krystal: -wow, mi hai confermato le tue abilità di lettura

Decisi di ignorare il commento, procedendo con le domande.

Tu: -Dove scusa?

Krystal: -a casa mia

Io deglutì, non pensai di arrivare già fino a questo punto. Ammirai però l'audacia della ragazza. Dopotutto Cho-young mi avvertì sul fatto che Krystal otteneva sempre ciò che voleva.

Tu: -Casa tua?

Krystal: -sì. chiedi a Cho-young di accompagnarti, lei sa la strada
Krystal: -direi dopodomani? alle 16:30 magari, così ho finito le consegne

Tu: -Perfetto, peccato che manca la mia conferma.

Krystal: -non fare così. allora, accetti sì o no?

Ci riflettei su, era necessario? Era davvero necessario ficcarmi in questo casino?
Ripensai alle parole di Taehyung alla festa, mentre stavamo ballando, quando mi disse di lasciarmi andare. Volevo provarci, morivo dalla voglia di abbassare la guardia ogni tanto e prendere la vita così come andava. Perciò accettai, convinto del fatto che dopo quella volta non ci saremo più visti o sentiti,

Tu: -Dopodomani, alle 16:30, a casa tua.

Krystal: -ora sono felice, tanto anche se avresti detto di no, sarei venuta io da te

Tu: -Allora cosa me lo hai chiesto a fare?

Krystal: -per vedere la tua reazione, chiaro
Krystal: -ora però ti devo lasciare, tra cinque minuti ho una consegna e non posso fare tardi
Krystal: -a dopodomani :)

Non risposi più ai suoi messaggi, lasciando il visualizzato alla ragazza. Successe tutto così velocemente, e quando realizzai davvero ciò che avevo appena combinato, quasi mi venne una crisi d'ansia. Mi sarei dovuto incontrare con una perfetta sconosciuta, correndo il rischio di finirci secco.

Mi chiesi se la dovessi presentare a Tae e Kook, ma poi cancellai quel pensiero dalla testa, li avrei portati solo nella cattiva strada ed era l'ultima cosa che volevo, li avrei tenuti fuori da tutto.

Posai il telefono e sospirai nervoso, dopo poco continuai lo studio per il giorno dopo, ma mi sembrò impossibile, la mia testa era completamente proiettata altrove e non stavo ragionando nel modo giusto, motivo per cui sbagliai persino a sottolineare gli argomenti.

<Con chi ti scrivevi?> mi domandò all'improvviso il mio compagno di stanza. Sobbalzai per lo spavento. <Tae! Mi hai spaventato a morte!> semi-esclamai, portando una mano sul cuore, <Da quanto tempo eri sveglio comunque?>

Il bruno alzò il busto dal letto per mettersi seduto, <Da abbastanza tempo per vederti scrivere in modo molto concentrato con qualcuno.> rispose incrociando le braccia al petto, <Quindi? Con chi ti scrivevi?> insistette il ragazzo. Io andai nel panico più totale, non avevo idea di cosa inventarmi, ma di certo tutto tranne la verità. <Ma no, nessuno era solo... Cho-young! Voleva i compiti per domani, certo.> mentii, grattandomi il retro del collo.

Il ragazzo sembrava poco convinto, ma non fece più domande sull'argomento. <Che ore sono?> chiese sbadigliando. <Le 16:00> risposi, lanciando un'occhiata all'orologio appeso sul muro. Egli annuì, alzandosi successivamente dal letto. <Usciamo? Chiedo a Jungkook di venire.> propose Taehyung mentre camminava verso il cassetto dell'intimo.

Sapevo che avrei dovuto prima finire statistica, ma ero a conoscenza anche del fatto che provare a farla in questo momento sarebbe stato tempo sprecato, per cui sfruttai quell'uscita per schiarirmi i pensieri e liberare la mente dai recenti avvenimenti. <Come vuoi.> egli sorrise. <Bene, io mi faccio una doccia, tu nel frattempo chiama Jungkook e diglielo anche a lui.> disse prima di scomparire nel bagno.

Io ridacchiai, abbandonando la matematica e prendendo il cellulare in mano, per fare quello che Tae aveva detto.











spazio autore
questo capitolo era più corto rispetto agli altri, lo ammetto
grazie per aver letto!

𝑲𝒓𝒚𝒔𝒕𝒂𝒍 [𝑃𝑎𝑟𝑘 𝐽𝑖𝑚𝑖𝑛]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora