|Sabato 13/03|
Ed ecco che anche questa settimana giunse al termine. Ma non per noi universitari, visto che lunedì avremmo avuto, per l'ennesima volta, un'esame di coreano. Io studiai sdraiato sul letto, mentre Taehyung era impegnato a guardare allo specchio i suoi nuovi capelli verdi.
<Tae, piantala, direi l'hanno capito pure i muri che hai cambiato il colore.> sbuffai frustato. Faceva così da quando giovedì tornai al dormitorio, dopo essere andato a casa di Krystal. <Lo so, ma sono troppo belli.> esclamò il ragazzo.
<Perché non studi un po'? Vuoi beccarti un'insufficienza lunedì?> scossi il capo e riportai la mia attenzione sul libro di coreano. <Lo farò dopo, tanto sai bene che riesco in ogni modo a passare gli esami.> mi liquidò. Aveva ragione dopotutto.
<Tae, dopo esco con Kook e mi aveva chiesto di dirlo anche a te, ma visto che non studi mi sa che devo dirgli che non verrai.> spiegai al mio coetaneo, così da convincerlo ad iniziare a fare sul serio. Taehyung si girò di scatto, <Cosa?! Uscire senza di me?! Non esiste.> detto questo si buttò sul letto, aprì il libro di coreano e iniziò a leggere freneticamente le pagine. E' un uomo grande e vaccinato, ma certe volte sembra proprio un bambino.
***
<Bene, Chim, passami il tuo profumo, il mio è finito.> ordinò Tae, tendendomi una mano pronto ad afferrare la boccetta. Sbuffai e glielo passai, inutile dire che se ne mise addosso mezzo litro.
<Quale camicia mi consigli di mettere, questa rossa o questa nera a righe?> chiese consiglio il ragazzo una volta tirato fuori due camicie dall'armadio. <Quella nera a righe, si abbina meglio con i jeans bianchi.> risposi, mentre mi infilavo la maglietta azzurra pastello dentro i jeans.
<Uh, okay. Allora metterò quella rossa.> disse, posando quella nera. Feci una smorfia, <Cosa me lo chiedi a fare se tanto fai di testa tua?> lui si limitò ad alzare le spalle.
***
<Sbrigati Tae, dobbiamo andare in camera di Kook, muoviti.≥ esclamai all'uscio della porta. <Un attimo!> urlò lui dal bagno. <Ma che stai facendo in quel bagno, dai se no Jungkook ci uccide.> urlai a mia volta, avvicinandomi per aprire la porta del bagno. <Eccomi!> disse Tae precedendo le mie intenzioni. <Andiamo.>
E così, uscimmo da camera nostra e ci dirigemmo verso l'ascensore per andare al secondo piano. Una volta arrivati, corremmo come due pazzi verso la camera 68, quella di Jungkook. Quando ci trovavamo davanti ad essa, il nostro amico ancora non era uscito quindi decisi di bussargli.
Ad interrompere il mio gesto a metà strada, fu una voce femminile che non sentivo da molto tempo e che avrei voluto continuare a non udire. <Jimin, Taehyung, da quanto tempo!>
Entrambi ci girammo verso la ragazza, posizionata esattamente dietro di noi. <Jeongyeon?> disse il mio amico. <Ciao ragazzi, come va? Vi sono mancata?> chiese lei con un ghigno. <Jeongyeon, ciao anche a te.> dissi io annoiato. <E dai Jimin, non fare così, non è educato.> si finse offesa la ragazza con voce ironica.
<Non è meglio se vai dove devi andare?> sputai acido. La ragazza sbuffò, <Park Jimin, non sarai ancora arrabbiato per quello? E' successo 8 anni fa, è acqua passata.> disse, incrociando le braccia al petto. <No, mi hai illuso come tutti gli altri.> la guardai truce. <Jimin, smettila. Jeongyeon, è meglio se vai. Ci vediamo domani in aula.> intervenne Tae.
<Eccomi hyung, sono pronto.> disse Jungkook, uscendo dalla sua camera. Poi si fermò all'improvviso dopo aver visto la ragazza insieme a noi, <Jeongyeon-noona?> sussurrò JK <Ciao anche a te Jungkookie. Ci si vede in giro.> comunicò prima di darci le spalle e andarsene.
<Facciamo come se non fosse successo nulla.> dichiarò Tae, per poi andarcene dal lato opposto in cui era andata la ragazza.
Lei era Yoo Jeongyeon, una mia compagna di classe alle superiori, che come tutti fingeva di essere mia amica per i soldi.
A differenza degli altri però, lei si nascose molto bene e interpretò la sua parte come una vera attrice, mi aveva proprio fatto cascare nel suo tranello, aveva finto talmente bene che mi ingannò dal primo giorno di liceo fino all'ultimo giorno dell'ultimo anno, dove mi sputò in faccia tutto.
Quando sentì la sua dichiarazione, mi crollò il mondo addosso, la consideravo una vera amica e scoprire che invece anche lei era come tutti gli altri mi distrusse completamente. Quello fu il periodo più orribile della mia vita.Ora, non saprei dirvi se fosse una coincidenza o se fosse solo il karma, ma frequentiamo la stessa università e lo stesso corso. Quando il primo giorno di università la vidi seduta in fondo all'aula, per poco non scoppiai a piangere nel sapere che anche questi quattro anni sarebbero rovinati dalla sua presenza, ma per mia pura fortuna, arrivarono gli angeli Taehyung, Jugkook e Cho-young a salvarmi, quest'ultima però a modo suo.
La odiavo, non riuscivo a guardarla in faccia e cercavo di evitarla il più possibile, ma lei, era sempre dove ero io. L'anno prima confessò il suo amore per me e ovviamente la rifiutai, dicendole che era solo un'incoerente, pazza, stalker e psicopatica.
***
Con i miei due amici andammo a prendere qualcosa da bere in un bar del centro, vicino all'università. <Questo frullato è davvero buono!> esclamò Jungkook. <Concordo, ottima scelta Kook, vero Chim?> continuò Tae.
Io non li ascoltai, ero pensieroso e si accorsero di questa mia assenza mentale dal pianeta, <Terra chiama Park Jimin...> disse Taehyung, sventolandomi una mano davanti alla faccia.
A causa di quel gesto mi risvegliai subito dalla trance, sobbalzando. <Mh? Cosa? Parlavi con me?> borbottai distratto. Tae alzò gli occhi al cielo, <Sì, ti ho chiesto se ti piaceva il frullato.> io annuì, ancora non ben cosciente di cosa stesse accadendo, <Ah sì, buono.> risposi vago.
<E dai hyung, non sarai ancora turbato per Jeongyeon-noona.> mi chiese Jungkook. <In realtà sì, ero così tranquillo fino a quando non la vidi.> affermai sbuffando. <Non ci pensare, sai com'è fatta.≥ mi consolò Tae, mettendo una mano sulla mia spalla.
<Sì, ma-> provai a parlare io, solo per venire interrotto da Jungkook. <Sentite, ho una proposta. Sta sera, noi tre, potremmo andare bere, così che Jimin-hyung si senta meglio, per aiutarlo a divertirsi.> propose il più piccolo. <Bella idea, io ci sto!> esultò Tae, per poi rivolgere la sua attenzione su di me. <Tu Chim? Dovresti proprio accettare, hai una brutta cera e lasciarti andare un po' ti aiuterà.>
Ha ragione Taehyung, in effetti, una serata tra amici non mi farebbe male. <Va bene.≥ dichiarai accennando un sorriso. <Bene, è deciso! Finalmente dopo tanto tempo si ritorna a bere.> urlò Jungkook, facendo girare nella nostra direzione qualche persona seduta al bar.
Io risi, <Già, io direi di tornare in camera, ordinare qualcosa e una dopo mangiato aspettiamo e poi ci prepariamo, no?> proposi, cominciando ad alzarmi dal mio posto al bar. <Sì, andremo per le 23:00, così per non essere solo noi. Domani è domenica, perciò potremmo rimanere fino a molto tardi.> disse JK, seguendo i miei movimenti. Noi annuimmo in accordo e andammo a pagare il frullato alla cassa.
Ero completamente ignaro di quello che sarebbe successo più tardi.
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𝑲𝒓𝒚𝒔𝒕𝒂𝒍 [𝑃𝑎𝑟𝑘 𝐽𝑖𝑚𝑖𝑛]
Fanfiction𝙄𝙉 𝙋𝘼𝙐𝙎𝘼 𝐸' 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑎 𝑐𝑜𝑙𝑝𝑎 𝑑𝑖 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑟𝑎𝑔𝑎𝑧𝑧𝑎 𝑑𝑎𝑔𝑙𝑖 𝑜𝑐𝑐ℎ𝑖 𝑑𝑖 𝑐𝑟𝑖𝑠𝑡𝑎𝑙𝑙𝑜. 𝗔𝗧𝗧𝗘𝗡𝗭𝗜𝗢𝗡𝗘︎ questa storia conterrà contenuti relativi a: -droga -spaccio -alcol -fumo Ci tengo a precisare che ogni "i...