Cap. 30

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Lucas alzò la testa di scatto verso il punto di provenienza della voce.

Incontrò subito due profondi occhi neri, completamente oscurati da quella sostanza catramosa tipica della presenza di Hunter, il Nogistune legato per sempre a Black.

Lucas < Hunter >

L'altro fece una smorfia che doveva sembrare un sorriso rassicurante.

Hunter < Non voglio più sentirti dire che sono un egoista, capito? >

L'Originale annuì, troppo sconvolto dall'apparizione del tutto inaspettata di Hunter; gli era stato detto che le volpi nere fossero crudeli e spietate, ma lui non era mai riuscito a crederci davvero.

Abbracciò di slancio il corpo sotto di sé, con una smorfia sorpresa da parte di Hunter, il quale, titubante, ricambiò l'abbraccio.

Dalla stanza affianco giunse Deaton, che subito si immobilizzó difronte a quella scena e all'oscuro sguardo di Hunter.

Deaton < Lucas, allontanati subito, quello non è Black >

L'altro si voltò verso l'uomo con un sorriso a trentadue denti e gli occhi luccicanti.

Lucas < Oh lo so signore, lui si chiama Hunter, ci aiuterà a riportare Black indietro, è molto bravo con la magia >

Al veterinario quasi venne un colpo a quelle parole così gioiose del piccolo, che in quella circostanza, ai suoi occhi sembravano un presagio di sventura.

Lucas non ci mise molto per richiamare indietro Scott e Derek, con un leggero disappunto del primo che si era quasi addormentato.

Quando i due entrarono nello studio trovarono una scena piuttosto inusuale, che se per Derek non era così strabiliante, per Scott era ai limiti dell'orrore più puro; i ricordi della battaglia contro il Nogistune e di tutte quelle sofferenze provate lo colpirono come un mare in piena.

Lucas se ne stava tranquillamente seduto sul lettino di ferro, in mezzo alle gambe di un Hunter, il quale gli avvolgeva il busto con le braccia e teneva la testa sulla sua spalla con un espressione annoiata. Nel frattempo Deaton si teneva a debita distanza con un pallore in viso molto evidente.

Lucas < Finalmente! Stavo per chiamate Peter per farvi svegliare >

La risposta corale da parte dei due lupi fu molto rapida.

<No!>

Scott < Lucas...tu stai bene? >

Il Vero Alfa guardava il piccolo con fare preoccupato, non capendo le intenzioni del Nogistune, il quale non stava minimamente prestando attenzione.

Lucas < Certo! Ora che c'è Hunter possiamo far svegliare Black >

Scott < Hunter sarebbe...>

Derek scosse la testa esasperato ripensando alle stupide motivazioni che Black gli aveva dato per non rivelare niente al branco di Beacon Hills, e soprattutto a Scott.

Derek < Hunter è il nome che Lucas ha scelto per chiamare il Nogistune >

Scott guardò sia Derek sia Lucas con un esoressione stralunata. (Chi l'ha capita? Scott, un lupo, la luna, straLUNAta? No? A me fa ridere)

Era sconvolto e incredulo, non capiva la situazione e se potesse o meno fidarsi della volpe che, ancora una volta, controllava il corpo del suo migliore amico.

Stava diventando una situazione parecchio imbarazzante per tutti quando una voce sicura e ferma non interruppe quel momento.

Hunter < Non ti preoccupare, purtroppo la fusione che abbia attuato influisce su entrambi; se ti uccidessi, sentirei i sensi di colpa si Black per tutta la vita e la cosa potrebbe essere parecchio noiosa >

Scott < Fusione? Di cosa stai parlando? >

Derek < Quando venimmo qui, Black sapeva che avrebbe avuto bisogno di tutto il potere necessario per abbattere l'organizzazione, così si è affidato al collegamento con il Nogistune, che ,a quanto pare, non si é mai infranto del tutto >

Scott osservò il piccolo Lucas, il quale annuì confermando le parole di Derek.

Derek < Ha utilizzato un rituale molto antico e il potere del Nemeton per risvegliare il Nogistune e legarlo a sé. Purtroppo non è reversibile >

A quelle parole Hunter rivolse uno sguardo di sfida e di scherno al maggiore, come per beffarsi di lui.

Scott < Ho combattuto contro di lui, non ci si può fidare, forse è stato lui a fare questo a Stiles! >

Gli occhi completamente neri della volpe, in un qualche modo si fecero furenti per quelle parole.

Hunter < Beh, il tuo migliore amico si è fidato di me! Del mio potere e di quello che con me può fare! E anche questo piccolo innocente ragazzo si fida. Perché proprio tu, così buono e dal cuore puro, non puoi fare lo stesso? >

Il Vero Alfa si avvicinò a passi lenti ai due seduti continuando a guardare negli occhi il freddo Hunter.

Scott < Perché so che le volpi sono ingannatrici e tu, faresti di tutto per il piacere di fare del male agli altri >

Hunter fece scendere il giovane Lucas dal proprio grembo e, messosi in piedi di fronte al lupo lo guardò sorridendo malefico.

Hunter < Credi davvero che Black non mi dia abbastanza sofferenza e distruzione per saziarmi? Oh beh, sappi che il tuo migliore amico ha sulle spalle un numero assurdo di cadaveri >

A quelle parole il corpo di Scott si mosse quasi da solo e le mani si strinsero intorno al collo di Hunter, spingendolo con la schiena sul banco di ferro; i suoi occhi erano rossi come il fuoco puro.

Hunter < Uhuh, non vorrai che il tuo primo omicidio sia il tuo migliore amico!? >

Scott non fece in tempo a rispondere per davanti a lui, dalla parte opposta del tavolo, il giovane Lucas gli ruggì con tutta la forza che aveva in corpo, mettendosi a pochi centimetri dal suo viso.

Le zanne lunghe e appuntite era in mostra, gli artigli affilati posti ai lati della testa di Hunter e gli occhi blu erano illuminati di luce propria.

Il Vero Alfa fece appello a tutta la sua forza di volontà per non indietreggiare.

Lucas < Toccalo e ti faccio fuori con le mie mani >

Il ringhio di Lucas era così intenso che le vetrate delle finestre vibravano e lo stesso i flaconi sui vari scaffali.

In un puro scontro di sguardi, Scott e Lucas si scontrarono come due potenti bufali, troppo testardi per indietreggiare, troppo alla pari per primeggiare l'uno sull'altro.

Per fortuna Derek fermò entrambi, riportando la stanza ad una leggera quiete e pace; Scott liberò Hunter dalla propria presa e Lucas si rilassò facendo tornare il sé allegro e tranquillo.

Hunter si alzò lentamente massaggiandosi il collo come se fosse una leggera bottarella. Poi fece uno sbadiglio annoiato e con faccia indifferente disse:

< Comunque basta aspettare che Marcus si risvegli, a quanto pare il loro legame si è riformato, quasi non ci speravo più >

In risposta ottenne quattro espressioni confuse e interrogative

Hunter < Che c'è? >

Il ritorno nella città dei mostriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora