Cap 13

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Passarono diverse ore, tutto era fermo, immobile, in attesa.

Calma e senza pensieri, la foresta sembrava farsi beffe del suo signore, nel quale sembrava essersi scatenata una tempesta.

Leader, Sterminatore, Lupo di ferro, Originale...........intrappolato in questi nomi, non si ricordava come fosse provare paura.

Aveva dimenticato l'ansia; ma lei è una compagna infame, sembri averla superata, di essertela lasciata alle spalle ma quella continua a tornare.

E lei, ora, se ne stava lì, seduta accanto a lui su quel freddo letto di neve, vicino al fiume che portava alla cascata, ormai ghiacciato.

Black rimaneva immobile e perso nei suoi pensieri, quasi fosse in altra  dimensione.

Pensava di dover tornare all'accampamento ma le sue gambe rimanevano ferme nella loro posizione.

Tanti nomi gli occupavano la mente, ognuno con necessità diverse:

Percy, doveva aiutarlo a guardare dalle ferite nel corpo e nell'animo.

Poul, sarebbe stato il primo Originale a rivederlo.

Lydia, voleva rivederla, dirle che era cresciuto e che ce l'aveva fatta.

Marcus, sentiva di averlo abbandonato.

Scott......Scott, cosa avrebbe fatto quando si sarebbero incontrati?

Voleva riuscire a trovare una soluzione a tutto quello che era successo, ma la sua mente vedeva un'unica possibilità.

Avrebbe dovuto salvare i suoi amici, anche se questo lo avrebbe costretto a fare i conti col suo passato.

Un brivido lungo la schiena lo fece distogliere dai suoi pensieri e un odore forte e impetuoso annunciò l'arrivo di un vecchio amico.

Paul < Ti credevamo morto >

Black si voltò e dopo anni incontrò di nuovo gli occhi dell'Ariete, il quale stava in piedi dietro di lui, le braccia incrociate al petto.

Black < Pensavate fossi così debole?>

La risposta di Paul non tardò ad arrivare.

< Eravamo in pensiero per te >

Il ragazzo si sedette al fianco di Black che si maledisse per essersi tolto la maschera.

Black < Morto eh? Voi siete legati a me, se fossi morto lo avreste sentito >

Paul lo guardò dritto negli occhi, la furia inprigionati in essi.

Paul < Abbiamo smesso di sentirti tre giorni dopo che te ne sei andato, e abbiamo ricominciato circa due mesi fa>

Black ridacchiò, schernendolo.

Black < Forse Marcus sta perdendo colpi >

Paul gli ruggi contro appena finita la frase ma il suo corpo era immobile, incapace di fare del male a Black.

Paul < Marcus e Scott hanno sofferto più di tutti la tua decisione, ti hanno difeso quando gli altri dicevano che li avevi abbandonati!!!>

Black < E tu invece? Cosa pensi?>

Gli occhi del biondo si rattristarono molto a quella domanda e lui si morse per qualche secondo il labbro.

Paul < Ho capito il motivo per il quale te ne sei andato ma non quello per il quale non sei tornato >

Black < Ma sono tornato!!>

Il ritorno nella città dei mostriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora