Cap. 10

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Le apparenze spesso ingannano, non bisogna giudicare un libro dalla copertina; a chi se non a Cristian possono essere riferite queste semplici regole?

Chi più di lui può confondere e illudere l'avversario? Chi meglio di lui può rivelarsi una tigre nel corpo di un agnello?

Così gentile e cordiale, così simpatico e amichevole che nessuno si aspetterebbe una tale precisione nei colpi, una forza così spropositata, una velocità che può raggiungere quella di un Originale.

Purtroppo il branco si è lasciato ingannare, mentre Paul è un cane che abbaia ma non morde, Cristian arriva in silenzio e quando attacca lo fa per ferire.

Scott era disteso a terra con la schiena appoggiata al muro dello studio veterinario, sua madre e Deaton giravano fra i ragazzi cercando di medicare le ferite di tutti.

Scott < Non credevo fosse così forte >

La madre gli si avvicinò e si mise a disinfettare una brutta ferita che aveva sul braccio.

Melissa < Come potevi immaginarlo >

Lo sguardo del ragazzo era perso, la sua espressione era sofferente.

Scott < Mi aveva avvertito, mi aveva detto di non sfidarlo e ora guarda cosa è successo, è tutta colpa mia >

La mano della madre si posò sulla sua guancia e lo costrinse dolcemente a guardarlo.

Melissa < Forse uno scontro non è stata l'idea migliore ma ora hai un'idea di chi avete davanti, Paul stesso ha il compito di mostrare agli avversari la sua forza per intimorirli, è il suo ruolo, forse quei ragazzi dovevano fare lo stesso >

Peter < In realtà non era questo il loro compito >

Nessuno lo aveva sentito entrare, nessuno si era accorto della sua presenza.

Scott appena sentì la sua voce venne percorso da un fremito, il suo cuore prese a battere velocemente e sentì gli occhi illuminarsi.

Peter <Percy e Cristian non dovevano avere contatti con voi ma Percy è un coglione e si è comportato come tale. Cristian si è semplicemente difeso >

Liam fece un verso di disapprovazione

Liam < Si è solo difeso?! Hai visto come ci ha ridotti?>

Malia < Quel tipo ci ha attaccati, non noi>

Peter allora si voltò verso l'Alfa e gli si avvicinò; vedendo ciò che stava facendo, gli occhi di Scott presero ad illuminarsi senza controllo, la pelle iniziò a bruciare e il cuore a battere nel petto.

Peter gli appoggiò una mano sul viso, dove poco prima vi era quella della madre.

Peter < Noi non siamo qui per farvi del male ma per aiutarvi e difendervi. I cacciatori stanno venendo in massa qui a Beacon Hills a causa della grande comunità di soprannaturali presenti qui>

Scott < P-perché vengono proprio ora?>

Peter < Da qualche tempo si è diffuso il commercio di creature soprannaturali, li catturano e li rivendono al miglior offerente. Io e il mio branco da tre anni sabotiamo tutte le attività di cattura >

Passarono diverse settimane da quell'incontro e nessuno aveva più sentito parlare del branco dello sterminatore.

Lydia si riprese velocemente, così come il resto del branco di Scott.

Solo gli Originali continuavano a sospettare, avvertivano un continuo senso di terrore e malessere, un calore che sembrava distruggerli e rigenerarli allo stesso tempo.

Il ritorno nella città dei mostriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora