Cap. 4

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La nebbia avvolgeva ogni cosa, si era impadronita senza pietà della foresta di pini.

C'era un'aria soffocante e tesa che rendeva tutto più tetro e asfissiante.

In lontananza rumori di lotta

Rumori di distrazione

Bestie che si battevano una contro l'altra senza esclusione di colpi.

In lontananza due fratelli volevano distruggersi a vicenda.

Una pantera dal manto scuro come la notte, gli artigli e i denti luminosi quanto le stelle e occhi rossi come il fuoco d'Inferno.

Un lupo dal manto castano scuro, i denti affilati come lame, zampe possenti e muscolose e occhi rossi come il sangue che gli scorreva furente nelle vene.

Si stavano distruggendo a vicenda, si ringhiavano contro ma nei loro occhi pieni di rabbia vi erano lacrime.

Gocce di fuoco che scendeva a mescolarsi con il loro stesso sangue.

Piangevano all'idea di chi stessero cercando di uccidere, di che stessero odiando.

Avrebbero voluto fermarsi ma la rabbia e la paura erano più forti.

Una zampata del lupo mandò la pantera contro un pino distruggendolo.

Un basso ringhio accompagnato da respiri affannoso si levarono dalla nera creatura.

Si alzò con lentezza mostrando il suo muso sfregiato da tre orribili e sanguinanti tagli.

Black si risvegliò di soprassalto, con il fiatone e il corpo completamente bagnato di sudore.

Il suo cuore batteva forte come ogni notte da quando faceva quel sogno.

Inizialmente non sapeva dove si trovasse ma dei ricordi sfuocati gli rammentarono che si trovasse al motel.

Ci mise più del previsto a riprendersi, questa volta non c'erano Derek e Lucas a tranquillizzarlo.

Non aveva mai capito casa volesse dire quell'incubo ma in quel momento gli sembrò così chiaro e preciso.

Si alzò di scatto dal letto e si precipitò alla reception, incurante di essere a petto nudo.

Come sempre la vecchia era lì ad aspettarlo

Black < Spiega >

Il suo sguardo era furente, le iridi si erano colorate si rosso e i canini premevano per uscire.

Signora < Il sonno ti ha portato consiglio vedo >

Preso dalla rabbia il ragazzo scavalcó il bancone, mettendosi davanti all'anziana con fare aggressivo.

Black < Ho detto: Spiega!>

La signora non sembrava per niente intimorita dall'Originale, anzi, gli sorrise come era solita fare e lo condusse oltre le porte che aveva alle sue spalle.

Era una piccola stanzetta con un grosso tavolo in legno di quercia e vari ripiani con sopra grossi libri.

Il giovane si guardò in torno circospetto, passando lo sguardo dalla stanza all'anziana.

Signora < Che cosa hai sognato di preciso ragazzo? >

Black < Una pantera e un lupo, lottavano fra di loro in un bosco di pini. Ad un certo punto il lupo sferra una zampata più forte alla pantera che va sbattere contro un albero; quando si rialza ha tre graffi sul muso >

L'anziana signora si sedette con calma sulla sedia vicino al tavolo.

Black < È sempre lo stesso sogno, avvolte mi terrorizza, altre mi sveglio con una tale rabbia che vorrei solo spaccare qualcosa >

Signora < Che ne dici di sederti e darmi la tua mano? >

Black fece ciò che la donna gli aveva chiesto ma i suoi sensi rimanevano in allerta e i suoi occhi erano fissi su di lei.

Appena tocca la mano del giovane, sul viso della donna si dipinsero strane espressioni: prima sofferenza, poi tristezza e infine panico.

Signora < Cosa ci fai ancora qui! Devi tornare a casa! Hanno bisogno di te, corri a casa e porta il branco!!!>

Prese a spingere il ragazzo fuori dalla porta, il quale era ancora più confuso di prima.

Black < Aspetti! Cos'ha visto?>

Non fece in tempo a dire nient'altro perché ormai era fuori dal motel.

Inizialmente non sapeva cosa fare ma rammentando le parole confuse che la signora gli aveva detto, si mise a correre verso l'accampamento del branco.

Appena si ritrovò vicino alle tende vide tutto il branco in piedi; Sally e Lucy erano in lacrime e a stento Lucas se lo impediva.

Il primo ad accorgersi di lui fu Derek che gli andò incontro furioso.

Derek < DOVE DIAVOLO ERI?!>

La voce del lupo avrebbe fatto rabbrividire chiunque, apparte il suo Leader il quale lo guardò con un semplice sguardo dispiaciuto.

Black < Non ho avuto materialmente il tempo di avvisarvi, senza accorgermene sono finito al "The Dream" e ci ho passato la notte >

Se poterono gli occhi di Derek divennero ancora più rossi e i muscoli delle braccia che teneva incrociate, sembrarono gonfiarsi.

Il resto del branco osservava la discussione in un timoroso silenzio; vedere arrabbiato Derek era una cosa, vedere arrabbiato Black era un'altra ma insieme potevano distruggere un'intera foresta se si fossero impegnati abbastanza.

Black < La buona notizia è che credo di essere riuscito a capire da che punto dobbiamo iniziare per risolvere il mio "problema" >

Peter si avvicinò lentamente e con gli occhi leggermente bassi, come se anch'egli fosse timoroso di una loro sfuriata.

Peter < E quale sarebbe questo "punto"?>

Black < È stata l'anziana della reception a farmelo capire: dobbiamo tornare a Beacon Hills!>

Le bocche di entrambi i lupi si spalancarono, sconcertati.

Derek < Come sarebbe a dire?! Cosa ti ha detto?>

Black rimase in silenzio per qualche momento prima di rispondere con incertezza

< Ha detto: Torna a casa! Hanno bisogno di te!.........ho pensato che si riferisse a Beacon Hills, infondo è stato l'ultimo posto che noi abbiamo chiamato "casa" >

Dei singhiozzi più forti attirarono l'attenzione dei tre, i quali si girarono verso il branco.

Tutti sembravano avere gli occhi arrossati, quasi stessero tentando di non piangere.

Sally < Q-quindi.......c-ci lasciate........soli?......V-ve ne a-andate?>

Immediatamente Black strappò la bambina dalle braccia di Percy prese a cullarla con dolcezza e le regalò molti baci su entrambe le guance un po paffute.

Black < Come potrei abbandonare la mia famiglia?>

A quelle parole il respiro di tutti accelerò e le guance si tinsero di un leggero rosso.

Passarono tutto il resto della giornata insieme, senza mai separarsi; Black aveva concesso loro una giornata di riposo e la passarono nella più completa serenità.

Chi prendeva il sole, chi si riposava sotto albero e chi come Percy e Cristian erano impegnati a mostrarsi i muscoli a vicenda, pur di far colpo su gli Alfa e il Leader.

Black non faceva altro che pensare e ancora pensare.

Ma soprattutto si chiedeva se fosse davvero pronto a tornare indietro.

Il ritorno nella città dei mostriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora