Cap. 18

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Angolo Aurrice:

Dopo questo capitolo spero che nessuno mi faccia un attentato 🙏

Da qui inizia una parte che potrebbe infastidire alcuni quindi chi non se la sente può direttamente saltarla e cominciare a leggere dal -●●●●-

Black non riuscì più a resistere, così con slancio afferrò i fianchi di Catrina e premette le labbra sulle sue.

La donna fece inizialmente un sussulto stupito, poi con un leggero sorrisetto rispose al bacio con trasporto.

Passò le mani fra i capelli di lui mentre Black stringeva con forza i fianchi e le cosce della donna seduta su di lui.

Non riusciva più a ragionare lucidamente, pensava solamente a soddisfare i suoi istinti.

Sentì chiaramente le unghie della donna graffiarli le spalle coperte dalla felpa.

Catrina prese a baciargli il collo e la mascella, infine gli strappò dalle braccia la felpa per vedere i suoi addominali stretti in una maglietta a maniche corte.

Se non fosse riuscita ad averlo con le buone, lo avrebbe preso con la forza.

Black, però, non oppose alcuna resistenza, anzi prese a toccare con i palmi aperti i seni di lei.

Black < Sei una maledetta troia, mi hai drogato >

Catrina < Non pensarci, ascolta il tuo istinto e prendi ciò che desideri >

Come risposta le arrivò solo un ringhio mal trattenuto e il suo corpo venne sbattuto con forza sopra il tavolo; le gambe di lui in mezzo alle sue e il corpo che sembrava circondata completamente.

Catrina sobbalzò leggermente a causa della forza di Black, ma si convinse ben presto che ci si sarebbe dovuta abituare.

Catrina < Sarai mio >

Black non le rispose ancora e preferì affondare il viso nel suo seno coperto dal vestito, stava inutilmente cercando di trattenersi dal strapparle il vestito.

La splendida donna ne approfittò per afferrare la bottiglia rimasta incustodita sul tavolo e l'avvicinò al viso del Leader, il quale non ci pensò due volte e bevve quella inebriante droga; poi tornò a divirarle il collo.

Catrina < Sei passionale, aggressivo, mi piaci......>

La sua frase venne interrotta da un lieve gemito perché la pantera le strinse con forza le cosce.

Catrina < Sei, sei più di quanto credessi >

Il suo respiro iniziava a farsi accelerato mentre le mani e le labbra di Black continuavano a torturarlo senza darle ciò che desiderava.

Black < Tu non hai capito, io SONO il migliore >

Catrina sorrise malvagia e lo fissò con sfida mentre gli toglieva anche la maglia, scoprendo il suo petto scolpito.

Catrina < Dimostramelo! >

In tutta risposta lui prese ad inginocchiarsi a terra, sotto il suo sguardo stupito, ma quando Black prese a leccare e a mordere il interno cosce le chiuse gli occhi, beandosi di quelle attenzioni dalla creatura.

Black però era una creatura con un grande ego, ego che doveva nutrire e quale modo migliore se non farsi pregare dalla donna che lo aveva soggiogato!?

Black prese a leccare vicino al tessuto dell'intimo, mandandole brividi fino allo stomaco, ma senza mai soddisfarla.

Catrina < Speri che io ti preghi? No, lo farai tu >

Detto questo lo fece alzare e lo bloccò al suo posto, incastrato fra il tavolo e il suo corpo.

Catrina non gli diede tempo di fare niente perché gli si inginocchiò davanti e prese ad aprire i jeans scuri.

Black nel frattempo iniziava ad ansimare e appoggiò le mani tremanti al tavolo dietro di lui mentre sentiva chiaramente Catrina afferrargli la crescente erezione.

La donna non faceva remore nel toccarlo e nel stimolarlo, alternava piccoli baci a lascive leccate che mandarono l'Originale alle stelle.

Il Leader ormai rischiava e sbuffava come un animale, i suoi occhi non erano mai stati così rossi e la trasformazione si era attivata.

Le unghie graffiavano il tavole, i denti afferravano l'aria con agitazione e la coda non riusciva a stare ferma un secondo.

I suoi ringhi trattenuti vennero liberati completamente quando la donna prese tutto il suo sesso in bocca e iniziò a succhiare.

Black perse completamente la testa, ormai era un animale fedele solo al suo istinto.

Dopo diversi minuti l'afferrò e la costrinse sdraiata sul tavolo, dove le strappò il vestito e l'intimo.

Catrina rimase senza fiato aspettando con impazienza che la creatura la prendesse.

Per sua fortuna non dovette aspettare molto perché Black entrò con fretta e senza esitazione dentro di lei, poi iniziò a spingere con forza e velocità.

I suoi ringhi si erano ben presto trasformati in veri e propri ruggiti e in preda alla foga animalesca morse la spalla della donna, la quale urlò di dolore e piacere.

L'Originale continuò a spingersi dentro  di lei come se fosse stata un semplice animale da monta.

Alla fine, in un barlume di lucidità, uscì da lei e le venne sullo stomaco mentre lei lo faceva lo stesso, colpita dalle forti e veloci mosse di lui.

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Rimasero per diversi secondi in silenzio, ansimanti, mentre una riprendeva il fiato, l'altro riconquistava la sua lucidità mentale.

Quando Black si rese conto di ciò che aveva fatto, rimase inorridito da se stesso e da ciò che aveva fatto.

Si sentiva un mostro, un animale, un ingenuo......

Gli occhi tornarono color ambra, così lui si apprestó a rivestirsi sotto lo sguardo malefico di lei che non si rifiutò di riappicciarglisi addosso.

Gli strinse il pettorale mentre lui non riusciva a muovere nemmeno un muscolo.

Catrina < Vieni con me Black e avrai il mondo ai tuoi piedi, potresti avere tutto: potere, soldi, tutti pronti a prostrarsi a te. Si mio e potrai avere tutto ciò che vuoi >

Gli accostò le labbra all'orecchio e gli leccò il lobo.

< Se accetterai libererò il Vero Alfa e il suo branco >

A quelle parole l'Originale indietreggiò sconvolto.

Non si prese nemmeno la briga di prendere la maglietta o la felpa; sfondó con il corpo la porta e prese a correre furiosamente verso il bosco.

Preso da tutte le emozioni finí per attivare completamente la trasformazione, tanto che il suo aspetto divenne completamente quello di una pantera.

Corse, disperato, senza veramente sapere dove stesse andando.

Sulla soia, Catrina osservava l'Originale allontanarsi, per poi rientrare e aprire con una chiave la porta chiusa.

Catrina < Era così perso che non ha nemmeno sentito il vostro odore >

Al centro della sala, legati con forti catene a delle sedie, vi erano Scott e Marcus con il viso ricolmo di lacrime.

Il ritorno nella città dei mostriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora