Taste Me

Eleven 🔪🍅🧅

Le uova s'infransero ad una ad una attorno a loro, ma non sembrava che i due ragazzi se ne fossero accorti.
Le braccia del biondo stringevano forte la vita del rosso ed i loro visi erano vicini.
Persi, entrambi in un limbo strano, assurdo, con le anime rapite.

Se Ryo il giorno prima si era trovato completamente smarrito in quel sorriso, in quel momento , non sentiva nemmeno più la terra sotto i piedi.
Quel viso angelico, quei occhi glaciali ma stupendi come due diamanti luminosi, chiari come l'acqua puntati sui suoi, quei lineamenti dolci  e perfetti e quelle labbra ben delineate così vicine alle sue, tanto da poter sentire il suo respiro sulle proprie, lo fecero impazzire.

Sentiva un impulso pericoloso, quasi soffocante , di voler unire le loro estremità. Nessuno parlò, l'atmosfera si fece strana, sentì le mani di Thomas stringergli i fianchi e gli sembrò quasi di vederlo più vicino quando...
<< che cosa sta succedendo qui?>>

Una voce maliziosa interruppe quella che sembrava essere una scena da film, o più precisamente, da drama asiatico.
Thomas scattò spaventato lasciando Ryo che cadde a terra sbattendo un poco le chiappe e la schiena.

Non si fece nulla per fortuna ,perché la distanza dal suolo non era tanta.
Il biondo arrossì in viso preso alla sprovvista, non seppe subito che cosa dire, perché in quel momento si sentiva scombussolato, quindi nel dubbio imprecò, << guarda che disastro! Sei un imbecille, il primo giorno e già fai cazzate. Pulisci tutto e vai subito a prendere delle uova!!>>, Sbraitò cercando di non incontrare lo sguardo di Michele che si sarebbe volentieri buttato a terra dal ridere

Thomas lo superò, sentiva il bisogno di andare a prendere aria.
"È l'unica soluzione, per due mesi almeno dovrete lavorare assieme. Questo è un ordine."

Le parole di suo zio gli tornarono in mente all'improvviso.
Scosse la testa e si diresse verso l'uscita di emergenza che dava verso un balcone. Aveva bisogno di fumare.

Michele non disse nulla e lo guardò fuggire letteralmente via. Meglio che li avesse beccati lui che lo zio di sicuro. Sorrise al sol pensiero,ormai aveva capito tutto e quasi certamente, lo aveva capito prima lui che quei due broccoli.
Rivolse quindi il suo sguardo a terra dove un Ryo disperato, si teneva la testa tra le mani.
<< Vorrei infierire perché la situazione è troppo esilarante, ma non lo faccio perché ti voglio bene, sappilo.>>

Il rosso allargò le dita creando una fessura tra di esse guardando il bruno, << grazie, come sei gentile >>, << dai ti prego, è palese, sembravate i personaggi di un drama->>,<< zitto!!.... È già imbarazzante così.>>
Quel battibecco giunse al termine in fretta, Michele non voleva infierire troppo veramente. La faccia paonazza dell'amico era una vittoria più che sufficiente, inoltre dovevano muoversi a risolvere quel casino. << Su alzati, devi pulire ed andare a prendere le uova, altrimenti sono cazzi amari.>>
Esordì lo stallone italiano che protese la mano verso Ryo per aiutarlo ad alzarsi.

Il rosso sbuffò disperato. Due mesi? Come avrebbe potuto resistere due mesi così?

★★★★★★

POV THOMAS

Le labbra strinsero la cicca inspirando il fumo che gl'invase i polmoni. La nicotina fece il suo lavoro ed il battito accelerato del suo cuore tornò calmo.
Poggiò entrambe le mani sul bordo in cemendo del balcone, buttando fuori il fumo bianco incantandosi ad osservarlo.
Che cos'era stata quella sensazione?
Che diavolo era successo in quel brevissimo lasso di tempo? Perché?

Non aveva mai aiutato nessuno, lui quel ragazzino lo odiava. Quindi perché si era buttato ad aiutarlo evitandogli la caduta? Si era mosso solo d'istinto. Non aveva pensato ed il suo corpo era andato avanti da solo prendendolo tra le sue braccia.
Quel corpo così leggero, gli diede un senso di fragilità, quando in realtà aveva potuto vedere lui stesso, che non lo era.
Arrossì vistosamente e si agitò di nuovo .
La mano libera dalla sigaretta si poggiò sul viso, scivolando verso le labbra toccandole inconsciamente.