Eight🔪🍅🧅

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Steven era rosso in viso,tanto che le leggere lentiggini sembravano essere state dipinte di un marroncino vivace sul suo viso, sottolineandole di più.  Perfino le orecchie erano tinte in punta.
Michele era sempre più vicino,  ad ogni strofa cantata, ammiccava verso il suo carotino in modo sfacciato senza paura ne vergogna.
Ogni parola del ritornello era scandita bene

Sono stato fatto per amarti, e tu sei fatto per amare me.

I loro occhi s'incontrarono, c'era una tensione palpabile nell'aria, piena di aspettativa da parte di Michele. I suoi occhi neri erano completamente catturati dal colore verde del suo amato. Quella per lui era a tutti gli effetti una confessione d'amore, perché sì, ogni scusa era buona per cercare di fare cadere la sua carotina in pentola a rosolare per bene.
<< Piaciuta la serenata?>>, Chiese sfacciato con uno sguardo malizioso, mentre la canzone dei Kiss lasciava il posto ad una dei Queen in sottofondo. Steven, che era rimasto per tutto quel tempo in imbarazzo ed in silenzio, soffocato da sensazioni contrastanti, si riprese posando la mano sulla fronte di Michele allontanandolo dal suo viso.

Era troppo vicino, così tanto che poteva sentire il suo respiro solleticargli la guancia, la ragione veniva meno così, quindi era meglio mettere più distanza possibile e lasciare che i neuroni respirassero,<< Sei davvero un cretino. Rimettiti al lavoro per favore.>>, << Dai che ti è piaciuto, altrimenti non saresti tutto rosso!>> , << TU!!! Io non sono rosso!!>> ,Rispose furente, cedendo a quel battibecco, spingendolo ancora di più con la mano.  Venne però bloccato dal bruno, che gli prese furtivamente la cravatta, tirandolo di nuovo verso si se,<< il tuo cuore... Lo sento battere forte solo per me..!>>

Steven era ormai senza parole, non sapeva cosa dire. Sentiva solo il suo cuore sussultare e cominciare a battere all'impazzata in maniera inspiegabile. Era vero che lo sentiva? Quel viso pulito e spontaneo, quei bei occhi rotondi scuri, lo scaldavano e mettevano in soggezione nello stesso momento.  Non voleva ammetterlo, ma erano anni ormai che il suo "muscolo vitale" batteva solo in presenza di Michele e più il suo cervello cercava di autoconvincersi del contrario, più il cuore faceva di testa sua e continuava a reagire.

Il rossiccio si morse le labbra nervoso, chiuse gli occhi per un'istante, riaprendoli piano, lanciando uno sguardo freddo, avendo riasquistato lucidità. Staccò la mano  di Michele dalla sua cravatta con la sua, creando un contatto leggero, quasi uno sfiorare da cui scarurí una scossa. In modo brusco e senza dire nulla, si rivolse verso Thomas ,<< Andiamo, che qui stiamo perdendo solo tempo con i dementi.>>.

Ovviamente il 'complimento' non era riferito a Ryo.
Thomas e Ryo, che avevano assistito a tutta la scena, chi guardando schifato e chi ridendo sotto i baffi, distolsero entrambi lo sguardo dalla coppietta. Il rosso si rimise al lavoro con i balanzoni, mentre Thomas seguí Steven fuori dalla cucina scuotendo la testa come se si trovasse in una gabbia di matti.

Avrebbe dovuto essere abituato al modo di fare di Michele, erano anni ormai che ci provava spudoratamente con Steven, ma ogni volta aveva la capacità di stupirlo.

<< Andiamo mio piccolo sformatino di carota, stavo scherzand->>, non fece un tempo a finire di parlare che il cigolio delle porte si portò via la vista della splendida figura del suo amato, lasciandolo lì a sospirare con un ghigno beato stampato in viso.
<< che splendida creatura...! Awww>>, << tu sei proprio pazzo!>>, commentò Ryo lasciandosi andare ad un risata spontanea e frizzante.

★★★★★★

POV THOMAS

Udì il suono della risata di Ryo provenire dalla cucina. Erano appena usciti e già era irritato, primo perché aveva dovuto visto assistere a quella scena pietosa, e secondo, cos'aveva da ridere? In cucina si doveva lavorare non divertisi in modo  così sfacciato, cantare, fare serenate, ridere e scherzare.
E quelli si considerano professionisti.

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