Fourteen🔪🍅🧅

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La scena che gli si parò davanti,non appena entrò in cucina,lo fece diventare rosso come un peperone.
Ryo non era abituato a vedere scene con contatti così intimi,certo, era molto meno ingenuo e bacchettone rispetto ad un Giapponese normale, questo perché nei suoi viaggi era venuto a contatto con molte culture differenti e meno "fredde" della sua, ma rimaneva pur sempre un po' vergognoso.

Già l'essere attratto fisicamente da Thomas lo aveva scosso in maniera esagerata, trovandosi in difficoltà nel saper gestire i vari impulsi che gli si presentavano ogni volta che incrociava il suo sguardo, ma trovare Michele con le mani "in pasta" assieme a Steven con quello sguardo da cacciatore stampato in viso, era davvero troppo per lui.

Il cigolio della porta fece tornare i due piccioncini con i piedi per terra, ma, colui che saltò allontanandosi velocemente fu Steven.
Non era successo niente, ma era proprio il fatto che di sperare che succedesse qualcosa il problema che lo attanagliava.
Si sistemò nervoso la cravatta salutando con un cenno del capo Ryo, comportandosi come se fosse stato scoperto nel bel mezzo di un atto osceno, mentre Michele, come se niente fosse, con la solita faccia da bronzo, prese un altro tortellino e lo mise davanti al viso di Ryo, che nel frattempo si era avvicinato ai ragazzi.

<< Tortellino, assaggia e dimmi cosa ne pensi!carotino si è bloccato...>>
Esclamò con tono malizioso. Steven si risentì non tanto per la presa i giro, tanto quanto per il fatto che Michele stesse facendo la medesima cosa che aveva fatto con lui, con Ryo.
Infatti si avvicinò , tenendo il tortellino con le dita, alla bocca del rosso, che visibilmente imbarazzato stava indietreggiando, << No Miky grazie devo andare a lavorare->>, << EH DAII TORRELLINO! Dimmi qualcosa, assaggia, su!>>

Michele si stava divertendo ad inseguire il rosso con quel pezzo di pasta ripiena in mano, quando lo scontro con un petto vigoroso fermò l'indietreggiare  di Ryo.
Voltandosi incontrò quei occhi glaciali che lo fecero scansare. Tra i quattro cadde un silenzio abbastanza pesante, ognuno per motivi differenti.
Steven si sentiva preso in giro, quindi senza dire una parola passò vicino ai tre andando via, Michele si trattenne dal fermarlo perché sarebbe stato sospetto agli occhi di Thomas che con il solo sguardo stava fulminando tutti e due, rosso compreso.

<< Non ti avevo forse detto di andare in pasticceria ed iniziare le preparazioni?>>, Il tono severo accompagnato da quello sguardo che avrebbe trafitto chiunque, fece morire in gola la risposta che Ryo avrebbe voluto dargli.
A disagio, tanto per cambiare, disse velocemente a Michele che si sarebbero visti dopo e senza aggiungere altro se ne andò in pasticceria.
Aveva chiesto una tregua, non poteva rimangiarsi la parola rispondendogli a tono o mettendosi a litigare.

Rimasero quindi Michele e Thomas a guardarsi. Il giullare di corte e la regina di ghiaccio faccia a faccia.
<< Vuoi che assaggi io per lui?>>, << Uhm...mi dispiace, ma se faccio assaggiare a tutti, rimaniamo senza nulla per stasera...! La prossima volta magari.>>
Il viso fintamente  gentile e dispiaciuto di Michele non fece altro che fare prudere le mani a thomas.
Quella voglia di prenderlo a schiaffi era diventata una costante.

Si avvicinò al viso del bruno e con un Righini disse, << non mi sei mai piaciuto. Stagli lontano,lo distrai dai suoi doveri. Ora lavora per me, non per te.>>
Michele sostenne lo sguardo del biondo alzando le mani in segno di resa e sorrise spavaldo, << il sentimento è reciproco, ma Hey, non ho fatto niente, ho solo chiesto un parere ad un amico...!>>

Ghignò,mettendo in poi quelle braccia alzate sulle spalle del biondo davanti a sé, << ho saputo dallo Chef che avrete un bel dolce di nozze da fare, sappi, caro collega, che sei avete bisogno di me, sono qui.>>
Thomas, incrociò le sue braccia con quelle del bruno togliendosele di dosso.
<<Piuttosto lavo i piatti tutta la vita.>>

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