La sorpresa lasciò rapidamente spazio al dolore.
Fú questione di un secondo, e si trovò accovacciato su se stesso a tenersi lo stomaco.
Un dolore lancinante, che gli fece anche sputare un po' di saliva,il respiro venne meno, tanto che cercò di tenersi al muro lì vicino con una mano per non cadere a terra per il capogiro ed il tremore alle gambe.
Quel cazzo di pugno era stato davvero forte per lui.
Confuso, cercò d'alzare lo sguardo, ma ciò che ne guadagnò ne fu un'altro colpo alla schiena, cadendo a terra.
Attaccato in quella maniera non aveva avuto il tempo di reagire, s'era voltato ed aveva visto solo quel bastardo che ora lo stava prendendo a calci sempre nel medesimo posto, coperto in volto da una mascherina e con il cappuccio della felpa nera tirato su, per celare il viso, che urlando , continuava a chiedergli il portafoglio, << Forza bastardo...dammi il cellulare ed il portafoglio se non vuoi morire...>> Sibilò.
Ryo tossiva e cercava di tirarsi su in tutte le maniere. Si dimenava e divincolava, strisciando a terra. Cercò di reagire, e con le mani, riuscì a bloccargli un piede,dopo averci rimesso anche uno zigomo, facendo perdere l'equilibrio a quello stronzo.
<<Te lo puoi scordare ...>> Disse in un sussurro quasi, poiché la voce non voleva saperne d'uscire più forte.Non sembrava, ma il rosso era in grado di difendersi,ma non in quel caso. In un normale combattimento faccia a faccia , senza essere preso di sorpresa ed alle spalle, l'avrebbe fatto a brandelli, l'unico problema, oltre quello di essersene già prese un bel po', era che il suo avversario era poco più di un armadietto a quattro ante, ed il suo contrattacco durò pochissimo.
Il rosso era riuscito a tirarsi su,in quel momento poggiato al muro, che osservava la figura poco prima spinta giù, rialzarsi a sua volta e prendere la carica contro di lui.
Ryo chiuse gli occhi, incapace di reagire per il forte dolore allo stomaco e per il fatto che sentiva la testa girare a causa dei colpi e del l'alcol, attendendo quel pugno che però non arrivò.
Sentì dei rumori dati da una colluttazione e le urla di dolore dell'uomo incappucciato. Lentamente s'accasciò a terra aprendo gli occhi cercando di vedere meglio cosa stesse succedendo, in quel vicolo poco illuminato,al suo carnefice.
Thomas, aveva preso quell'uomo da dietro e con una mossa rude e decisa gli stava torcendo il braccio, causandogli molto dolore. Lo sbatté contro il muro tirandogli due pugni ben assestati, ricevendone anche uno indietro, che però non servì a piegare il biondo, che con un calcio, fece volare a terra quel teppista, che realizzò d'essere a quel punto, in minoranza ed in difficoltà, con la paura d'essere in qualche modo scoperto, s'alzò e scappò via.
<< Tsk...bastardo. Avevo appena iniziato>>, disse Thomas sputando a terra, voltandosi poi con urgenza andando da Ryo.
Non stava messo bene, lo zigomo sanguinava e continuava a tenere le braccia attorno allo stomaco respirando affannosamente, << Hey Ryo .... Sai chi sono?>>, chiese Thomas prendendogli il viso tra le mani cercando poi di controllare che non avesse nulla di rotto. Il rosso lo guardò, le ciocche di capelli spettinate a coprirgli un po' gli occhi, piegò leggermente le labbra e sussurrò tossendo un pochino, <<...stronzo...>>,<< Lo stronzo però ti ha appena salvato il culo. >>
L'abbracciò tirandolo un po' più su contro il muro, mentre con la mano cercava il cellulare del rosso, trovandolo nella tasca interna del giubbino, e subito cominciò a chiamare Michele.
<< Ti senti qualcosa di rotto? Ce la fai ad alzarti?>>, Chiese mentre, con entrambe le mani cercava di sostenerlo e vedendolo annuire alla sua domanda, internamente, tirò un sospiro di sollievo.
STAI LEGGENDO
Taste Me
RomanceUna storia di rivalità e amore. Una storia che narra di una fiamma che brucia di passione per il cibo e per la ricerca del piatto perfetto. Due sconosciuti, Ryo Takawashi e Thomas Wentworth, aspiranti Chef di un rinomato ristorante di New York, si r...