<< Ti dico che è meglio blu. >>, << No è inverosimile, guarda! L'acqua è trasparente mica azzurro pastello!>>
Ryo sbuffò esasperato , mise le braccia conserte al petto guardando accigliato il biondo, << Vuoi o non vuoi stupire? Alla fine nei disegni, l'acqua è anche azzurra. Cioè non è che ci allontaniamo molto dall'obbiettivo!A livello cromatico va bene!>>
Thomas alzò gli occhi al cielo. Era da quando avevano iniziato a creare le varie parti del dolce che lui ed il rosso, discutevano su ogni cosa animatamente.
Il primo problema si era presentato nella scelta dei sapori. Volevano un dolce innovativo riguardo l'uso di quegl'ingredienti tradizionali Giapponesi, ma giustamente, farli quadrare tra di loro in armonia era parecchio difficile.
Per cui, la tesi di Ryo d'abbinarli con altri sapori più conosciuti, non era del tutto sbagliata.
Per lui invece, era piú una sfida farli quadrare in quell'altro modo, ma alla fine convenne con quella testa dura ed accettò.
Avevano solo quel giorno a disposizione. Si erano dati appuntamento presto in pasticceria, praticamente erano lì dalle sei del mattino,così d'avere a disposizione tutto il tempo necessario per fare una prova, prima del giorno dopo, quando la madre di Thomas sarebbe poi stata con loro di continuo.
Stavolta, il motivo della discussione, era il colore che volevano dare all'infuso, il pezzo forte del dolce, che aveva il ruolo dell'acqua. Versato all'ultimo sopra il dessert, avrebbe dovuto ricordare la cascata. Sarebbe stato meglio farla blu o trasparente?
Inutile dire che i due, erano d'idee contrastanti, Ryo optava per il blu, quindi per un infuso di curacao*, mentre lui, l'infuso, l'avrebbe fatto trasparente, utilizzando un liquore giapponese.
Io rosso non era d'accordo. In parte il biondo gli dava ragione, il suo discorso era logico, se avessero utilizzato troppi ingredienti giapponesi, sarebbe passato come un tentativo di "corruzione" o ", d'arruffianamento", invece doveva essere in tributo ed una rivisitazione.
Solo che gli dava troppo su i nervi dargli ragione,per cui, liquidò momentaneamente la cosa con un, << Vediamo dopo. Cominciamo a fare la mousse di Anko e quella di Matcha, poi riproviamo con le spugne, al crumble va aggiunto il cioccolato e dobbiamo pensare al gusto delle merighe-...>>
Il biondo s'accorse con la coda dell'occhio che Ryo gli stava facendo il verso muovendo la mano a papera dietro di lui. Si morse l'interno della guancia e gli prese la mano d'improvviso voltandosi guardandolo di traverso. << Ti ricordo che siamo in una cucina, non all'asilo. Il verso ragazzino? Davvero?!>>, chiese retoricamente, trattenendo la risata per l'espressione buffa da angioletto innocente, che Ryo gli restituì.
<< Non ho fatto nulla, comunque va bene capo. Vado a prendere il sifone per le spugne..>>, rispose il rosso in tono canzonatorio. Stava amando quell'atmosfera, e dato che non mancava molto alla fine di quell'equilibrio, voleva godersela finché poteva e finché ce n'era.
Fece per allontanarsi, ma Thomas, lo prese fermamente per il polso guardandolo negli occhi in modo malizioso.
Lo tirò a sé, poggiò entrambe le sue mani sul collo del giovane Ryo, stringendo con le dita la parte posteriore del capo, prese il codino rosso tirandolo con forza.
Quel gesto, mise in totale mostra il collo bianco e la mascella del rosso, esponendola a qualsiasi sua voglia.
Famelico, cominciò a baciarlo e morderlo un pochino, sussurrando sopra quella pelle estremamente morbida e gustosa, << Vedi di fare poco il furbo .... O sarò costretto a punirti per la tua impudenza....>>. Ryo,che in una manciata di secondi aveva completamente perso il controllo del proprio corpo e dei propri battiti, lasciò andare un gemito trovando irresistibile quella situazione. Riuscì solo a balbettare poche parole, ormai rosso in viso, <<Il...mh...dolce, noi.... insommaaaah>>.
Thomas, rise vicino al suo orecchio, provocandogli in brivido, forse più forte dei precendenti provati per quei piccoli tocchi di lingua sotto la mandibola. Si staccò, dando al rosso l'impressione che l'anima ritornasse nel suo corpo.
Era incredibile come fosse diventato creta nelle mani del biondo, avrebbe potuto farlo sdraiare lì, sopra il bancone della pasticceria e non avrebbe detto assolutamente nulla. Anzi, ne avrebbe goduto molto ed ogni volta che ci pensava si sentiva un pervertito.
Rosso in viso, portò le sue iridi scure annebbiate da un po' di confusione, e Thomas gli chiarí subito la situazione avvicinando il viso al suo lasciandogli un dolce bacio sulle labbra per poi togliersi ed esclamare,<< Prima il dovere e poi ...il piacere! Vai a prendere il sifone, che io comincio a preparare gli ingredienti per il composto, dai>>
Ryo fece un finto broncio, mentre Thomas gli sorrise, dopodiché, portando la mano dritta e rigida alla fronte in posizione da cadetto, il rosso esclamò pieno d'energia, << Signor sì signore!!>>
E si misero al lavoro. Il piatto si componeva in modo da formare come una piccola oasi, una riva diciamo, della cascata, fatta da piante, muschio,sassi di fiume ed ovviamente l'acqua.
I gusti erano decisi, avrebbero fatto un crumble di nocciole, bruno come la terra grazie anche all'aggiunta di cacao e dato dalla tostatura della frutta secca e dal taglio un po' rustico a mezza luna.
Il muschio con un misto di mousse di tè Matcha ed Anko con spugne decorative al gusto di Sansho, giusto per dare un tocco sia amaro che acido con delle note agrumate al piatto, meringhe semplici all'italiana ed al cocco, mentre l'infuso, alla fine avevano deciso di farlo con il curacao, che donava al liquido quel colore blu molto allegro.
Si stuzzicarono ancora, fino alla fine delle preparazioni, discutendo per decidere la posizione di ogni singolo componente, mentre per fortuna, si trovarono d'accordo sulla scelta del piatto.
Semplicemente bianco a forma romboidale molto simile ad un petalo largo.
Stavolta, fu Thomas a comporre la creazione. Sotto l'occhio critico di Ryo che non ammetteva assolutamente nessuna sbavatura ed imperfezione, cominciò a disporre prima il crumble di nocciole e cacao a formare una mezzaluna a simulare la riva, i bordi della cascata, i ciottoli di cocco e meringa classica italiana, leggermente spruzzati di burro di cacao dal colore bianco liposolubile, al centro le mousse di Matcha e Anko guarnite con dei piccoli germogli di zucchero verde e le spugne di Sansho.
Entrambi osservavano in silenzio da più angolazioni per vedere che fosse perfetto e nel mettere ogni componente, le mani del biondo erano ferme e precise.
Sembravano in apnea, non una mosca volava in quella stanza sembrava quasi come se dalla riuscita di quel dolce, dipendesse la loro stessa vita, ed un po' era così alla fine.
Tra le mani di Ryo la piccola caraffina con all'interno l'infuso di curacao in attesa d'essere gettato su quel perimetro di dolcezze.
Alzarono tutti e due lo sguardo, incontrando l'uno quello dell'altro con una crescente soddisfazione e Thomas ruppe il ghiaccio dicendo, << Versalo.>>
Con un gesto eccessivamente ed estremamente elengante come quando si effettua la cerimonia del tè , versò l'infuso rendendo completo il dolce.
Un lampo di gioia attraversò gli occhi del biondo che meravigliato pervaso da una felicità incontenibile, alzò gli occhi da quel risultato meraviglioso sorridendo come non mai sciogliendo il cuore di Ryo, che ricambiò quell'espressione con un gridolino eccitato ed euforico.
<< C'è l'abbiamo fatta!!! È stupendo! Boku Wa totemo ureshī*!!!>>
Il biondo non poté fare altro che annuire convinto e concorde a quell'espressione alquanto bizzarra ed esotica, buttandosi letteralmente all'attacco del rosso.
S'impossessò improvvisamente delle sue labbra, mordendole, succhiandole, chiedendo prepotentemente l'accesso quasi subito concesso, mentre lo cingeva per i fianchi portandolo contro il bancone da lavoro.
Le mani accarezzavano il corpo del rosso con brama e lussuria. La felicità di quella riuscita aveva reso il biondo in vena di festeggiamenti.
<< .... Ed ora....tocca al piacere.>>
Disse in un flebile gemito, ormai accecato dalla crescente voglia che sentiva dentro di lui, Thomas, mentre sbottonava la coreana del rosso baciando con avidità ogni lembo di quella liscia e setosa pelle.
A Ryo ci vollero proprio pochi minuti di stupore per riprendersi e cominciare anche lui a contraccambiare quelle amorevoli attenzioni. Il punto era, che lo fece con più fervore rispetto al biondo.
Strinse le gambe attorno al suo bacino,portandolo a scontrare contro il proprio già eccitato, soffocando con un bacio passionale un ansimo dello stesso, mentre impaziente, spogliò anche lui il corpo di Thomas, trovando sotto il suo tocco ,la pelle del ventre rovente ed invitante.
In tutta quella felicità ed in quello sfogo passionale e spontaneo, i due ragazzi non notarono che qualcuno, grazie ad uno spiraglio tra le porte della pasticceria, osservava la scena in un pericoloso e rabbioso silenzio.
★★★★★★
Nello stesso giorno, ma verso il servizio serale, mentre in pasticceria si preparavano i dessert, in cucina l'atmosfera era altrettanto gioiosa e rilassata e soprattutto...canterina.
<< Tuuu...tu che sei diversoooo, almeno tu... nell'universooooo>>, intonava il bruno d'umore completamente diverso rispetto ai giorni prima, spadellando con velocità ed abilità solite, ma con un aura ed energia decisamente allegre.
<< Oh-ooh, che cambiamento il nostro usignolo, cosa ti è successo eh?>>, chiese curioso George,mentre con una sfumata faceva salire la fiamma del filetto flambè,<< Ma come? Non hai visto il fanciullo la sera del matrimonio con chi era mano nella mano?>>, Intervenne Annalise, mentre copriva con la mano una risatina maliziosa guardando i colleghi con sguardo furbetto da pettegola qual'era.
<< Ay carramba!! Chi hai fatto capitolare nella tua rete stavolta?! Lo conosco?!>>, chiese stupito Rudolf con gli occhi sgranati ed un ghigno sgembo, << Com'è che non ci dici niente??>>.
Michele con un'espressione sorniona e furbetta mise davanti alle loro facce l'indice dritto e scuotendolo a destra e sinistra disse << No,no,no,no>>, poi la stessa mano passò davanti alle labbra serrate facendo gesto di chiuderele con una cerniera e con un accento siculo alla 'io sono il padrino' esclamò, << se ve lo dicessi dopo dovrei uccidervi!>>
Risero tutti quanti mentre nello stesso istante, entrò in cucina Steven con aria severa esordendo con un, << Allora, la carbonara per il tavolo 35 è pronta?! >>
Michele, nel frattempo che si pavoneggiava con i colleghi, non stava
a dormendo sugli allori, prese la pentola con una mano, un piatto fondo ben caldo da sotto il pass con l'altra,ed impiattò con rapidità e precisione. <<Voilà mio piccolo carotino!>>, disse guardandolo profondamente negli occhi mentre spinse il piatto sotto lo sguardo severo del rossiccio.
"Quanto ti vorrei sdraiato qui sopra mio caro Steven."
Steven si morse le labbra a causa di quello sguardo malizioso e furbo del bruno e s'accigliò prendendo il piatto senza abbandonare quel contatto visivo guardandolo con sfida. <<Ti sei salvato in calcio d'angolo.>>
"Ma da me più tardi non so se ti salverai"
Gli ululi alle loro spalle di Annalise, Rudolf e George, fecero ridere Michele ed abbozzare un sorriso a Steven, che si voltò andando in sala a passo svelto con il bruno che guardandogli palesemente le chiappette intonò di nuovo, << Meeeravigliosa creaturaaaaa sei sola al mondoooo>>, continuando a tenere alto l'umore della brigata.
Qualche piatto più in là, lo Chef fece capolino in cucina dicendo, << Michele ragazzo, un cliente vuole complimentarsi di persona con te per i primi di stasera, vieni di là>>, << Oh, si chef!>>, rispose il bruno poggiando lo strofinaccio ed il cappello sopra il bancone da lavoro,mentre veloce, si levò anche il grembiule. Non era carino andare in sala con quell'indumento così disordinato e sporco.
Rapido, fece il giro della zona cottura uscendo dal passaggio tra i pass spingendo poi con la mano aperta la porta della cucina che dava nel corridoio.
Alla fine di esso vide la figura attenderlo in piedi di spalle. Esitò.
I suoi passi si fermarono forse troppo bruscamente e l'altra parte, sentendo del movimenti dietro di sé si voltò, guardando dritto negli occhi Michele.
Il cuore del bruno si pietrificò, come anche il sorriso, ritrovato poco prima, si disintegrò nell'immediato.
Blake Harrington in persona, con un sorriso beffardo stampato in volto era in piedi davanti a lui.Note:
*Curacao: Liquore a base di scorze di laraha, un tipo di arancia dal caratteristico sapore amaro che cresce a Curaçao, isola caraibica del Regno dei Paesi Bassi, dal caratteristico colore blu.
*Boku Wa totemo ureshī: Espressione che in giapponese vuol dire " sono molto felice" ( ringrazio la mia stellina DollyHaze0 per avermi aiutato con il giapponese! Arigatō <3)
Qui sopra invece, vedere il tipo di dessert che Thomas e Ryo hanno partorito! Ovviamente è un dessert reale, dal nome " In riva al mare" dello Chef Luigi Tramontano.
A mio parere bellissimo!
Besosssssssss
=Kiara=
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Taste Me
RomanceUna storia di rivalità e amore. Una storia che narra di una fiamma che brucia di passione per il cibo e per la ricerca del piatto perfetto. Due sconosciuti, Ryo Takawashi e Thomas Wentworth, aspiranti Chef di un rinomato ristorante di New York, si r...