James Potter era un mago abile e di grande talento, il suo nome era rinomato tra gli studenti di Hogwarts. Molti lo conoscevano per le sue eccezionali capacità nel Quidditch, soprattutto per la sua infatuazione per Lily Evans, ma tutti sapevano che...
TUTTO QUELLO CHE VOLEVA ERANO BACI IMPREVEDIBILI E RISATE INDIMENTICABILI
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"Finalmente!" Alexis corse fuori casa drammaticamente, andando oltre i divertiti Malandrini mentre usciva.
"Dannazione, ti comporti come se fossi tenuta in ostaggio o qualcosa del genere." scherzò Sirius, guadagnandosi le risatine dalla ragazza e uno schiaffo nella nuca da parte di Remus. "Troppo presto?"
"Dove andiamo, ragazzi?" Alexis camminò all'indietro, affrontando i Malandrini che non stavano al passo con il suo ritmo veloce.
"Prima Diagon Alley. La mamma ha bisogno di noi per fare delle commissioni." James aggrottò le sopracciglia mentre esaminava la lunga lista che Euphemia gli aveva dato, prima di rimettersela in tasca. "Possiamo andare ai negozi babbani in centro più tardi."
"Sì!" Sirius balzò eccitato. "Vado a vedere il mio bambino!"
Remus notò il cipiglio confuso di Alexis e spiegò. "Una moto. Moriva dalla voglia di prendere una moto da secoli."
"Non è pericoloso guidare uno di quelle cose?"
"Oh, conosci Sirius." James sorrise. "Sempre preoccupato per la sicurezza."
Il Paiolo Magico era vuoto e inquietante come sempre quando entrarono. Il posto non aveva alcun colore, e le storie che la gente raccontava sul loro soggiorno nell'alloggio erano a dir poco interessanti.
"Josh Davis mi ha detto che si è imbattuto in un elfo domestico che si scopava una strega qui." Sbottò, facendo fermare i ragazzi e girarsi verso di lei con un misto di espressioni disgustate e confuse.
"È.. biologicamente possibile?" Remus fece una smorfia di disgusto.
"Non so." Alexis scrollò le spalle. "spero di no."
"Anche io." Peter sussurrò con un'espressione inorridita incisa sul viso.
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"Era tutto?" Sirius gemette infastidito mentre portava tre borse in ogni braccio.
"Meglio che lo sia." Remus sbuffò mentre trasportava lui stesso diverse borse.
"Coraggio, ranuncoli!" Alexis saltellava allegramente, essendo l'unica a non essere gravata dal pesante carico di borse che gli altri stavano trasportando.
Il viso di Peter era rosso per la stanchezza o per la mancanza di circolazione sanguigna, Alexis non sapeva dire quale.
"Possiamo fermarci da Fortescue? Per favore?" Un sospiro di sollievo lasciò le labbra dei ragazzi quando si sedettero in gelateria e posarono le borse mentre Alexis ordinava.
"Vuoi vedere in che tipo di guai possiamo cacciarci?" Sirius fece il suo ben noto sorriso malizioso mentre prendeva con gratitudine il gelato che Alexis gli porgeva prima di sedersi lei stessa.
