E poi succede...
Un giorno ti svegli e sei in questo posto.
Sei in questo posto dove tutto sembra giusto.
Il tuo cuore è calmo. La tua anima è accesa.
I tuoi pensieri sono positivi. La tua visione è chiara.
La tua fede è più forte che mai. E tu sei in pace.
In pace con dove sei stato.
In pace con quello che hai passato.
E in pace con dove sei diretto...
Un libro atterrò sul pavimento con un forte tonfo, aggiungendosi alle pile di libri che già circondavano il divano di pelle nera. Un libro rosso e spesso con iscrizioni in latino volò dallo scaffale dell'ufficio di Tom e atterrò senza sforzo nelle mani di Alexis, costringendo la ragazza a sdraiarsi sul divano e a riprendere la lettura. L'odore del caffè aleggiava nell'aria, conseguenza delle cinque tazze di caffè che erano state servite fino a quel momento quella mattina. Erano le undici e non aveva trovato alcun segno di vita umana nella residenza di Carrow, non dandole altra scelta che chiedere la colazione agli elfi domestici e recarsi nell'ufficio di suo fratello con una malsana quantità di caffè. Non aveva assolutamente idea di dove fossero andati tutti e alla fine notò che era meglio così. Voleva godersi la beatitudine della sua ignoranza.
Fu solo due ore dopo che ebbe la sua prima interazione umana della giornata, con Tom che si intrufolò nella stanza con il silenzio e la precisione di un gatto. Sarebbe potuto quasi passare inosservato se non fosse stato per la sua presenza snervante che avvertí tutti intorno a lui del suo arrivo. "Le porte esistono per poterci bussare," commentò con nonchalance, i suoi occhi ancora intenti a seguire le parole del libro.
"Questo è il mio ufficio."
Alexis prese la sua tazza e indicò vagamente il disordine intorno a lei. Un pasticcio che aveva creato. "Assomiglia di più al mio ufficio adesso."
Tom non obbiettò, scelse invece di focalizzare la sua attenzione sui numerosi libri che circondavano la ragazza. Alcuni non contenevano alcun titolo, molti erano scritti in dialetti stranieri, tutti li conosceva e sapeva recitare a memoria. "Hai imparato qualcosa con questo?" Si sedette all'altra estremità del suo divano e prese alcuni dei libri sul pavimento.
"Come far sciogliere gli organi di una persona con un colpo di bacchetta." Alzò le sopracciglia mentre ricordava la sinistra maledizione.
"E?"
"Come coprire il corpo di una persona con ustioni di terzo grado in una frazione di secondo."
"Brava ragazza," sorrise con orgoglio, un sorriso quasi felino. Alexis non poteva fare a meno di notare come anche quando suo fratello faceva quello che poteva essere considerato un caloroso saluto, come un sorriso o una risata, c'era sempre qualcosa di strano, qualcosa di sinistro dietro. "Quel libro che stai leggendo è in latino."
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𝐋𝐈𝐓𝐓𝐋𝐄 𝐑𝐈𝐃𝐃𝐋𝐄, 𝑗𝑎𝑚𝑒𝑠 𝑝𝑜𝑡𝑡𝑒𝑟
FanfictionJames Potter era un mago abile e di grande talento, il suo nome era rinomato tra gli studenti di Hogwarts. Molti lo conoscevano per le sue eccezionali capacità nel Quidditch, soprattutto per la sua infatuazione per Lily Evans, ma tutti sapevano che...